martedì 31 gennaio 2012

Controllare le spese e le economie dei greci

La richiesta di alcuni paesi europei (in testa la Germania) di controllare gli sforzi greci mediante un commissario europeo era prevedibile.
C'erano due possibilità: O i greci riescono a mantenere le promesse, o il buco rimane aperto, e forse aumenta.
Nel secondo caso, dopo ripetuti aumenti e aggiustamenti, era ovvio che si alza la voce "è ora di farci controllare per finirla con gli inganni!".

Leggo ora, che altri invece non sono d'accordo, perchè bisogna rispettare la sovranità nazionale.

Valida allora la mia proposta, di preparare un sistema efficiente per la pubblica amministrazione, e consegnarlo a nazioni come la Grecia, che sono campioni in spreco.
Senza offendere la sovranità nazionale, si potrebbe far dipendere aiuto economico dall'applicazione di tale sistema.
Anzi, andando più in la, visto che la Comunità Europea si è fatta principalmente come comunità economica, si completa finalmente la ciambella e si fa il buco giusto: Comunità retta dallo stesso sistema di amministrazione pubblica.
Per garantire che gli Stati spendono allo stesso modo e funzionano con la stessa efficienza.
In altre parole ... in fondo sarebbe un livellamento e un tentativo di ridurre la corruzione o ostacolarla seriamente.

Per ragioni di sovranità nazionale, ciò di sicuro non interesserà a molti Stati.
Sospetto che interesserà maggiormente agli stati che pagano.