giovedì 27 giugno 2013

Obama non manderà aerei da caccia per arrestare Snowden

Il Presidente Obama non ha la vita facile.
Dopo aver ricevuto il premio Nobel, ha l'obbligo morale di meritarselo, ma lo sorprendono vicende alle quali deve rispondere in modo soddisfacente, già che le sue azioni vengono vagliate in patria, e la maggioranza americana ritiene che i diritti del loro paese stanno al disopra di chiunque.

Oggi Obama assicura che non farà uso di aerei da caccia per riportare Snowden negli Stati Uniti dove dovrebbe essere castigato per spionaggio.

L'accusa di spionaggio sia per Snowden che per Manning è abbastanza generosa.
Dai film di James Bond abbiamo appreso che gli spioni sono agenti che vendono informazione segreta di un paese a un altro, o si impossessano di informazione segreta di un paese per consegnarla a un altro paese.

Da qualche anno invece gli Stati Uniti ci stanno insegnando che uno spione è anche colui che rende pubblica informazione "classificata" degli Stati Uniti (Manning), e chi rende pubblico che Stati Uniti e Gran Bretagna sono spioni universali.

Questa la devo ripetere:
Obama non manderà cacciabombardieri per arrestare un hacker di 30 anni, ma autorizza e ritiene legale spiare TUTTI i cittadini del mondo per fermare alcune centinaia di terroristi.

Non capisco: Spiare si può, ma smascherare le spie - se sono americane - non si può?

Obama è avvocato e dovrebbe sapere benissimo, che legalmente non c'è modo di rendere logica questa linea di principio.

Ci sta quindi dimostrando un fatto interessante:
La legge vale per i cittadini, ma non per i governi.
I governi le leggi le applicano a se stessi solo quando vogliono, e devono tenerne conto solo quando l'opinione pubblica li costringe.

Esempio eccellente per Berlusconi.

Ai mafiosi di tutto il mondo si suggerisce di cercare con tutti i mezzi di costituire il governo del proprio paese. L'immunità che ne deriverà permetterà loro di fare una vita tranquilla in una zona grigia del diritto.

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