Dilettanti con lettera maiuscola perché cito un titolo tedesco dello Spiegel, dove il sostantivo va scritto così.
Lo Spiegel commentava sul partito dei Pirati, un gruppo di personaggi entrati in alcuni Parlamenti regionali, che sembrava portare una rivoluzione politica.
Il movimento nel frattempo ha perso i colpi, principalmente per litigi interni, confusioni, incoerenze, e mancanza di un programma.
Stiamo parlando quindi di cose che diversi vedono succedere anche in Italia.
Una cosa che non mi permetto definire dilettantesca è la sincerità.
Ma sincero può essere anche uno stupido o un incompetente. E non ci servirebbe a molto.
Leggo molti rimproveri a chi si astiene, e sebbene incallito astensionista, riconosco che sono rimproveri ragionevoli.
Prendiamo un caso:
In Parlamento si discute una nuova legge che o evita sanzioni giuridiche a qualcuno, oppure lo esonera da processi pendenti.
Per anni mi sono irritato al vedere quanto tempo e energie i Parlamentari devono dedicare a litigarsi su cose del genere.
O al vedere, che tali proposte si votavano con il voto di fiducia (ovvero: Se cado io cade il governo!)
Preferiamo che siano personaggi interessati a conservare il loro mandato coloro che decidono, o ci farebbe comodo una fazione addizionale che per principio rifiuta proposte di questo tipo, anche se non riesce a fare troppe proposte per la mancanza di esperienza e qualificazione?
Io preferirei la seconda possibilità.
Quindi faccio male a non "votare" contro il peggiore.
Se fosse tutto qui, avrei votato.
Ma purtroppo le intenzioni ogni tanto si vedono, e sono quelle che non mi trovano d'accordo!
Io non voterei contro l'Europa. Comincerei con l'arduo compito di pulire e fare una riforma della pubblica amministrazione. Non solamente tagli da ogni lato fino a lasciare mozzo tutto il corpo, sanguinando da ogni lato, ma rimanendo goffo e impacciato.
Non mi sembra sufficiente il lavoro da ragioniere, di ridurre i numeri, e neanche l'idea di una rottura radicale perché non riusciamo a mantenere il passo. È l'ammissione, che vogliamo continuare il sistema costruito sul favoritismo, sul posticino di lavoro statale creato solo per dare l'impiego come premio al voto, etc.
In altre parole: Per me il voto lo merita chi ha INTENZIONE di migliorare l'Italia, no chi solo fa potature richieste dal mondo delle finanze o chi vuole cambiare le cose senza rendere chiara la direzione.
venerdì 2 novembre 2012
Spazio ristretto: Sorci feroci!
In uno studio etologico fatto su topi si riscontrò che l'aggressività degli animali aumenta col decrescere del loro spazio disponibile.
Dalle notizie che leggo sull'Italia, o sono più feroci coloro che cercano gli infrattori (per cui meritano i complimenti), oppure sono aumentati gli infrattori perché "lo spazio" (non saprei che tipo di spazio) in Italia è diminuito, e la ferocia per ottenere benessere materiale è aumentata.
Per dirla direttamente: Mi sorprende quanta gente è inquisita, quanti imbrogli, favoreggiamenti, appofittamenti e fregamenti (scusate la sgrammatica) si commettono.
Ammetto che è scoraggiante. Sembra che l'italiano nasce con la corruzione nel sangue, e senza coscienza civica e sociale.
L'altra cosa molto comune che riscontro è non tanto la rassegnazione quanto le mille critiche e il stare in disaccordo tra tutti.
E in parte mi sembra che siccome siamo impotenti, perlomeno la sappiamo più lunga e possiamo discordare verbalmente e mantenere un granello di potere personale.
Anche a me da fastidio la mancanza di spazio. Qual che sia lo spazio, bisogna farlo, no?
Mi direte che faccio il Grillo ed è per l'effetto satirico. Ma sapete che la convinzione è seria e secondo me fa senso:
Seggi vuoti, cosi si sentono meno oppressi i poveri deputati!
Passata la battuta, che aveva il solo scopo di ricordarvi il progetto di rispettare esattamente alla lettera la scelta elettorale (che consiste ormai di una maggioranza che si astiene dal mandare gente alle poltroncine di prima classe!), ribadisco l'osservazione:
È feroce e animale come rubano in Italia, e la sfacciataggine che hanno nonostante la magistratura e le forze dell'ordine siano più efficienti di prima!
Se la speranza di sostituire parte dei "soliti eletti" con novellini del M5S è solamente quella di sfoltire le reti di ladroni ... si fa meglio con la mia proposta.
Io sinceramente preferirei - da veterano astensionista che sono - evitare di divenire il nonno dell'astensione, e trovare un programma sensato, graduale e di riforma profonda da poter appoggiare. O col mio voto, o con una candidatura (che vedo come possibilità di essere una piccola ruota che aiuta a far girare meglio il sistema).
Gli astensionisti siamo la maggioranza politica!
Riusciremo ad essere d'accordo perlomeno su questo fatto reale, per chiedere che come minimo ci tengano in conto, ovvero ci contino e non fingano che non ci siamo?
Vediamo se un giorno ci sarà una risposta!
Dalle notizie che leggo sull'Italia, o sono più feroci coloro che cercano gli infrattori (per cui meritano i complimenti), oppure sono aumentati gli infrattori perché "lo spazio" (non saprei che tipo di spazio) in Italia è diminuito, e la ferocia per ottenere benessere materiale è aumentata.
Per dirla direttamente: Mi sorprende quanta gente è inquisita, quanti imbrogli, favoreggiamenti, appofittamenti e fregamenti (scusate la sgrammatica) si commettono.
Ammetto che è scoraggiante. Sembra che l'italiano nasce con la corruzione nel sangue, e senza coscienza civica e sociale.
L'altra cosa molto comune che riscontro è non tanto la rassegnazione quanto le mille critiche e il stare in disaccordo tra tutti.
E in parte mi sembra che siccome siamo impotenti, perlomeno la sappiamo più lunga e possiamo discordare verbalmente e mantenere un granello di potere personale.
Anche a me da fastidio la mancanza di spazio. Qual che sia lo spazio, bisogna farlo, no?
Mi direte che faccio il Grillo ed è per l'effetto satirico. Ma sapete che la convinzione è seria e secondo me fa senso:
Seggi vuoti, cosi si sentono meno oppressi i poveri deputati!
Passata la battuta, che aveva il solo scopo di ricordarvi il progetto di rispettare esattamente alla lettera la scelta elettorale (che consiste ormai di una maggioranza che si astiene dal mandare gente alle poltroncine di prima classe!), ribadisco l'osservazione:
È feroce e animale come rubano in Italia, e la sfacciataggine che hanno nonostante la magistratura e le forze dell'ordine siano più efficienti di prima!
Se la speranza di sostituire parte dei "soliti eletti" con novellini del M5S è solamente quella di sfoltire le reti di ladroni ... si fa meglio con la mia proposta.
Io sinceramente preferirei - da veterano astensionista che sono - evitare di divenire il nonno dell'astensione, e trovare un programma sensato, graduale e di riforma profonda da poter appoggiare. O col mio voto, o con una candidatura (che vedo come possibilità di essere una piccola ruota che aiuta a far girare meglio il sistema).
Gli astensionisti siamo la maggioranza politica!
Riusciremo ad essere d'accordo perlomeno su questo fatto reale, per chiedere che come minimo ci tengano in conto, ovvero ci contino e non fingano che non ci siamo?
Vediamo se un giorno ci sarà una risposta!
lunedì 29 ottobre 2012
Il doppio legame
Mamma, me li dai tu cinquanta Euro per comprarmi gli spinelli, o me li da papà? (Sottinteso, uno dei due paga!)
Cittadino, voti A o B (o C, etc.?) - (Sottinteso: Voti tra la selezione che ti è offerta ...)
Il doppio legame è una strategia comunicativa di apparente scelta, che in realtà serve a "legare" il soggetto a un campo ristretto di scelte.
IL VOTO DEMOCRATICO È UN DOPPIO LEGAME!
Col doppio legame per cominciare si cerca di manipolare.
Pierino, i compiti li farai prima o dopo cena? (Sottinteso: I compiti ovviamente li farai!)
Risposta: Non c'ho voglia di farli!
Reazione: Non si accetta il no e si ribadisce l'apparente scelta tra le due proposte originali, o si inventano altre opzioni, ma sempre sotto la premessa, che i compiti si devono fare, e la libera scelta è solo per i dettagli.
Nel nostro voto la premessa è, che noi accettiamo il sistema elettorale e la maniera come l'azione del popolo elettorale viene trasformata in mandati.
Non siamo né in grado di dire che i compiti non li faremo e basta, e non possiamo neppure rispondere: E tu chi ti credi, che mi cerchi di condizionare alle tue "proposte" limitate?
Se non rispondiamo facendo una delle scelte che ci sono state offerte ...
NON ESISTIAMO!
Chi ha dimestichezza con il doppio legame (studiato approfonditamente da Gregory Bateson, ma anticipato da Milton Erickson e usato da questi in tecniche ipnotiche), sa che applicarlo in una cosa così libera, così legata alla "volontà" democratica ... è vergognoso.
Ripeto per l'ennesima volta:
Il processo elettorale democratico NON PUÒ ignorare l'astensione, senza squalificarsi da solo.
Viviamo nel 2012.
È già da un pezzo che è impossibile preservare vecchi schemi di controllo del voto.
I mandati non sono atti di rinuncia a favore di pochi individui.
Il voto non è una lotteria, il cui esito si rivela solo col trascorrere del periodo legislativo.
Immaginiamo un buffet di pietanze.
Si aprono i battenti, e gli invitati possono scegliere.
Se si limita la loro scelta (o accetti qualcosa di quello che ti è offerto, o devi fare la fame!), i cuochi non avranno mai la necessità di migliorare, e potranno servire i resti, perché tanto, o mangi o crepi, e le lamentele mi fanno solo ridere.
Se invece i cuochi perdono clienti, e la loro piazza è aperta per nuovi concorrenti ... presto migliora la cucina, e gli invitati trovano più cose appetitevoli.
Tornerò sull'argomento quando avrò meno sonno e il concetto riesco a spiegarlo in maniera più illuminante.
Cittadino, voti A o B (o C, etc.?) - (Sottinteso: Voti tra la selezione che ti è offerta ...)
Il doppio legame è una strategia comunicativa di apparente scelta, che in realtà serve a "legare" il soggetto a un campo ristretto di scelte.
IL VOTO DEMOCRATICO È UN DOPPIO LEGAME!
Col doppio legame per cominciare si cerca di manipolare.
Pierino, i compiti li farai prima o dopo cena? (Sottinteso: I compiti ovviamente li farai!)
Risposta: Non c'ho voglia di farli!
Reazione: Non si accetta il no e si ribadisce l'apparente scelta tra le due proposte originali, o si inventano altre opzioni, ma sempre sotto la premessa, che i compiti si devono fare, e la libera scelta è solo per i dettagli.
Nel nostro voto la premessa è, che noi accettiamo il sistema elettorale e la maniera come l'azione del popolo elettorale viene trasformata in mandati.
Non siamo né in grado di dire che i compiti non li faremo e basta, e non possiamo neppure rispondere: E tu chi ti credi, che mi cerchi di condizionare alle tue "proposte" limitate?
Se non rispondiamo facendo una delle scelte che ci sono state offerte ...
NON ESISTIAMO!
Chi ha dimestichezza con il doppio legame (studiato approfonditamente da Gregory Bateson, ma anticipato da Milton Erickson e usato da questi in tecniche ipnotiche), sa che applicarlo in una cosa così libera, così legata alla "volontà" democratica ... è vergognoso.
Ripeto per l'ennesima volta:
Il processo elettorale democratico NON PUÒ ignorare l'astensione, senza squalificarsi da solo.
Viviamo nel 2012.
È già da un pezzo che è impossibile preservare vecchi schemi di controllo del voto.
I mandati non sono atti di rinuncia a favore di pochi individui.
Il voto non è una lotteria, il cui esito si rivela solo col trascorrere del periodo legislativo.
Immaginiamo un buffet di pietanze.
Si aprono i battenti, e gli invitati possono scegliere.
Se si limita la loro scelta (o accetti qualcosa di quello che ti è offerto, o devi fare la fame!), i cuochi non avranno mai la necessità di migliorare, e potranno servire i resti, perché tanto, o mangi o crepi, e le lamentele mi fanno solo ridere.
Se invece i cuochi perdono clienti, e la loro piazza è aperta per nuovi concorrenti ... presto migliora la cucina, e gli invitati trovano più cose appetitevoli.
Tornerò sull'argomento quando avrò meno sonno e il concetto riesco a spiegarlo in maniera più illuminante.
venerdì 26 ottobre 2012
Atto simbolico?
Leggo appena 30 secondi fa che il Cav. Silvio Berlusconi è stato condannato in prima istanza a 4 anni di reclusione per giochetti torbidi con compra di diritti di trasmissione.
Ovviamente si arriverà alla Corte Suprema, e se si scoprisse vita aliena, alla fine Berlusconi si rifarebbe anche a una Corte Cosmica per proteggersi.
Sappiamo infatti da tempo, che la magistratura italiana è infestata da personaggi di sinistra, nemici naturali dei benefattori capitalisti.
Al leggere il titolo della notizia pensavo che la condanna fosse stata proferita per la faccenda della prostituzione minorile o per l'abuso di autorità nel fare di una detenzione per furto di una vergine (suppongo) un caso diplomatico. Forse anche li si arriverà ad alcuna condanna di dispetto contro l'ex Premier.
Sia come sia, credo che siamo in molti coloro che non godiamo di simili notizie, e neppure crediamo che il mondo forse qualche volta funziona.
Sappiamo invece che funziona male, e che si può e si deve fare qualcosa per migliorarlo.
Per il puro fatto di mostrare a chi ci segue, che non siamo dei cretini, che pensiamo a loro, e che le nostre vite non sono né apatiche, né passive.
Insomma: I fatti di Berlusconi sono cose sue private. A noi deve interessare cosa facciamo noi con la società in cui ci troviamo. Se la miglioriamo, o se ci vegetiamo inerti e diamo la colpa ad altri per tutto quello che non funziona.
Ovviamente si arriverà alla Corte Suprema, e se si scoprisse vita aliena, alla fine Berlusconi si rifarebbe anche a una Corte Cosmica per proteggersi.
Sappiamo infatti da tempo, che la magistratura italiana è infestata da personaggi di sinistra, nemici naturali dei benefattori capitalisti.
Al leggere il titolo della notizia pensavo che la condanna fosse stata proferita per la faccenda della prostituzione minorile o per l'abuso di autorità nel fare di una detenzione per furto di una vergine (suppongo) un caso diplomatico. Forse anche li si arriverà ad alcuna condanna di dispetto contro l'ex Premier.
Sia come sia, credo che siamo in molti coloro che non godiamo di simili notizie, e neppure crediamo che il mondo forse qualche volta funziona.
Sappiamo invece che funziona male, e che si può e si deve fare qualcosa per migliorarlo.
Per il puro fatto di mostrare a chi ci segue, che non siamo dei cretini, che pensiamo a loro, e che le nostre vite non sono né apatiche, né passive.
Insomma: I fatti di Berlusconi sono cose sue private. A noi deve interessare cosa facciamo noi con la società in cui ci troviamo. Se la miglioriamo, o se ci vegetiamo inerti e diamo la colpa ad altri per tutto quello che non funziona.
mercoledì 24 ottobre 2012
La fine del mondo
Comincia il conto alla rovescia fino al 12 di Dicembre del 2012, ma dato che i Maya vivevano tra Guatemala e Messico, la fine del mondo potrebbe essere regionale come il Diluvio, e il Sole ci brucia le cocozze solo da queste parti, risparmiando l'Europa.
Prevedo comunque, che prima della seconda metà del 2013 qualche americano del nord (perché gli americani del sud sono i latinoamericani) pubblicherà qualche libro interpretando la fine del mondo come una profezia sulla crisi economica mondiale, concentratasi in questi ultimi 2 anni circa attorno al 12 di Dicembre del 2012.
O forse abbiamo fortuna, e il 12 le borse cadono sostanzialmente, così la opportunità di dare un significato alla profezia dei Maya non si perde.
Fino ad allora ho altre 7 settimane circa, e forse viene a me qualche idea.
Sicuramente nessuna idea lucrativa.
Eventualmente sto fuori tutta la giornata, cosi mi scotto il naso, e do la conferma nel mio piccolo, che il disgraziato che ha inventato la storia e ha venduto libri un minimo di ragione la aveva.
Il 13 di Dicembre spero possiamo lasciare da parte la fine del mondo e cominciare a dedicarci a cose più importanti?
Prevedo comunque, che prima della seconda metà del 2013 qualche americano del nord (perché gli americani del sud sono i latinoamericani) pubblicherà qualche libro interpretando la fine del mondo come una profezia sulla crisi economica mondiale, concentratasi in questi ultimi 2 anni circa attorno al 12 di Dicembre del 2012.
O forse abbiamo fortuna, e il 12 le borse cadono sostanzialmente, così la opportunità di dare un significato alla profezia dei Maya non si perde.
Fino ad allora ho altre 7 settimane circa, e forse viene a me qualche idea.
Sicuramente nessuna idea lucrativa.
Eventualmente sto fuori tutta la giornata, cosi mi scotto il naso, e do la conferma nel mio piccolo, che il disgraziato che ha inventato la storia e ha venduto libri un minimo di ragione la aveva.
Il 13 di Dicembre spero possiamo lasciare da parte la fine del mondo e cominciare a dedicarci a cose più importanti?
Votare il no o non votare?
Su internet trovo in continuazione opinioni e richieste diverse quando si parla di mantenere seggi vuoti in Parlamento.
Per semplificare, c'è il gruppo che propone aggiungere alla scheda elettorale una casella che dica
"Nessuna delle proposte anteriori", e riservare seggi solo in proporzione corrispondente a chi la sceglie, mentre l'altro gruppo più radicale dice: Tutte le astensioni e voti nulli si traducono in seggi vuoti.
Io appartengo al secondo gruppo.
Spiegherò il perché voglio "appropriarmi" e aggruppare tutte le astensioni.
In poche frasi.
Vi chiedo:
A chi volete dare i voti non dati, se chiedete all'elettore di andare a votare e specificare?
Noi stiamo parlando di una cosa molto grave:
Como suddividere i seggi lo hanno deciso un gruppo di eletti. Non è né una decisione democratica, e neppure riflette ciò che hanno fatto gli elettori.
Potremmo ampliare le schede elettorali con una dozzina di voci per distinguere, ma il fatto è che:
Se rendi invalida la scheda (crocette a tutti) o aggiungi che preferisci un calciatore e gli metti la crocetta, oppure vai, e la consegni in bianco, o neanche vai a perdere il tempo, il fatto alla fine è ... che non hai scelto nessun rappresentante.
Ovvero: NON hai scelto quelli che vanno in Parlamento!
L'attenzione quindi io la metterei sul fatto di giocherellare o no con i termini, per andare a occupare seggi, o se nel 2012 finalmente riusciamo a capire che la democrazia vuol dire che:
- Accettiamo il governo votato, anche se abbiamo votato per chi risulta in minoranza.
- Rispettiamo a pari diritto coloro che non hanno trovato un rappresentante.
- E le regole non si inventano a piacere e convenienza di chi governa, ma ci si limita a fare le cose correttamente.
Ripeto: Cosa sarebbe corretto assegnare a tutti i voti NON dati?
Io difendo il fatto, che se tu non hai un SI nella tua casella, non te lo rubi. PUNTO!
E mi incavolo quando si fanno filosofie attorno alle graduazioni del no.
Ovvero, che solo il No con la crocetta vale, e il silenzio diventa Si.
Il silenzio non è un Si.
Per finire con una formula matematica:
SI = A governare
Non-SI = Non governare.
Mi sembra la unica corretta che rispetta le scelte o non scelte.
Vi ricordo, cari concittadini, che quello che chiedo i governanti lo praticano parzialmente con noi.
Infatti, quando si fa il referendum, il No o il Si dipendono dal Quorum.
Anche se la matematica non corrisponde, il Referendum gioca con le astensioni. Li per principio contano come no.
E ricordo un altro fatto:
Gli unici interessati a fregarsi percentuali sono i candidati. A noi non fa male, se in parlamento ci sono macchie vuote. (Ci sono comunque, perché gli eletti marinano le sessioni).
A noi invece conviene, e non per gli spiccioli che si economizzano. Conviene per il potere che finalmente si riconosce a tutti i voti. Perché si riesce a dire NO, perché è un No che i signori e i loro partiti vedono ogni giorno, e sono dei posti di lavoro DISPONIBILI per futuri politici che si preoccuperanno di cercare il voto degli astenuti, rendendo la politica più democratica.
L'obbiettivo è migliorare la democrazia, per migliorare la vita di tutti i giorni.
A me non piace la prospettiva di lamentarmi per tutta la vita e morire dicendo, che la puzza sotto il sole è stata sempre uguale e insopportabile.
Per semplificare, c'è il gruppo che propone aggiungere alla scheda elettorale una casella che dica
"Nessuna delle proposte anteriori", e riservare seggi solo in proporzione corrispondente a chi la sceglie, mentre l'altro gruppo più radicale dice: Tutte le astensioni e voti nulli si traducono in seggi vuoti.
Io appartengo al secondo gruppo.
Spiegherò il perché voglio "appropriarmi" e aggruppare tutte le astensioni.
In poche frasi.
Vi chiedo:
A chi volete dare i voti non dati, se chiedete all'elettore di andare a votare e specificare?
Noi stiamo parlando di una cosa molto grave:
Como suddividere i seggi lo hanno deciso un gruppo di eletti. Non è né una decisione democratica, e neppure riflette ciò che hanno fatto gli elettori.
Potremmo ampliare le schede elettorali con una dozzina di voci per distinguere, ma il fatto è che:
Se rendi invalida la scheda (crocette a tutti) o aggiungi che preferisci un calciatore e gli metti la crocetta, oppure vai, e la consegni in bianco, o neanche vai a perdere il tempo, il fatto alla fine è ... che non hai scelto nessun rappresentante.
Ovvero: NON hai scelto quelli che vanno in Parlamento!
L'attenzione quindi io la metterei sul fatto di giocherellare o no con i termini, per andare a occupare seggi, o se nel 2012 finalmente riusciamo a capire che la democrazia vuol dire che:
- Accettiamo il governo votato, anche se abbiamo votato per chi risulta in minoranza.
- Rispettiamo a pari diritto coloro che non hanno trovato un rappresentante.
- E le regole non si inventano a piacere e convenienza di chi governa, ma ci si limita a fare le cose correttamente.
Ripeto: Cosa sarebbe corretto assegnare a tutti i voti NON dati?
Io difendo il fatto, che se tu non hai un SI nella tua casella, non te lo rubi. PUNTO!
E mi incavolo quando si fanno filosofie attorno alle graduazioni del no.
Ovvero, che solo il No con la crocetta vale, e il silenzio diventa Si.
Il silenzio non è un Si.
Per finire con una formula matematica:
SI = A governare
Non-SI = Non governare.
Mi sembra la unica corretta che rispetta le scelte o non scelte.
Vi ricordo, cari concittadini, che quello che chiedo i governanti lo praticano parzialmente con noi.
Infatti, quando si fa il referendum, il No o il Si dipendono dal Quorum.
Anche se la matematica non corrisponde, il Referendum gioca con le astensioni. Li per principio contano come no.
E ricordo un altro fatto:
Gli unici interessati a fregarsi percentuali sono i candidati. A noi non fa male, se in parlamento ci sono macchie vuote. (Ci sono comunque, perché gli eletti marinano le sessioni).
A noi invece conviene, e non per gli spiccioli che si economizzano. Conviene per il potere che finalmente si riconosce a tutti i voti. Perché si riesce a dire NO, perché è un No che i signori e i loro partiti vedono ogni giorno, e sono dei posti di lavoro DISPONIBILI per futuri politici che si preoccuperanno di cercare il voto degli astenuti, rendendo la politica più democratica.
L'obbiettivo è migliorare la democrazia, per migliorare la vita di tutti i giorni.
A me non piace la prospettiva di lamentarmi per tutta la vita e morire dicendo, che la puzza sotto il sole è stata sempre uguale e insopportabile.
domenica 14 ottobre 2012
Malagueña (García Lorca - Shostakovich, Sinfonia 14)
La muerte
entra y sale
de la taberna.
Pasan caballos negros
y gente siniestra
por los hondos caminos
de la guitarra.
Y hay un olor a sal
y a sangre de hembra,
en los nardos febriles
de la marina.
La muerte
entra y sale
y sale y entra
la muerte
de la taberna.
############################
La consapevolezza della morte determina le nostre vite.
A certuni da la ragione per egoismi, ricerca del potere (anche quello su una piccola cerchia di familiari o amici), e azioni antisociali.
Ad altri invece li muove in direzione opposta.
Morirò.
Il tempo passa in fretta.
Sono morti, stanno morendo, e moriranno durante la mia vita persone alle quali volevo bene, che conoscevo, o per le quali nutrivo simpatia.
E gli unici scopi che sento validi per vivere sono gli affetti e fare qualcosa di buono per chi segue.
Specialmente considerando il fatto, che la maggior parte degli esseri che hanno vissuto su questo pianeta non lo hanno fatto. Sono passati, hanno usato per quanto sono riusciti, e sono spariti.
Alcuni invece hanno lasciato idee, sono riusciti a far cambiare il mondo, anche se solo con un piccolo passo. Hanno dato il loro contributo, per sviluppare la parte di quello che chiamiamo "umano" e che ci da soddisfazione, perché vogliamo distinguerci dagli animali, che non "capiscono".
È invece vero, che siamo una specie che è molto molto vicina agli animali. Che neanche noi comprendiamo. Che non c'è molto da comprendere. Che addirittura rendersi conto della realtà è terribile da sopportare.
Eppure, io voglio fare qualcosa. Per mio figlio, e per i figli degli altri, perché domani possano fare la loro vita da un gradino diverso del nostro.
Io poi non ci sarò più, ma come io ricordi alcune persone, per il bene che hanno fatto, forse ci sarà qualche ricordo di me.
È coincidenza che si avvicina il giorno dei morti.
Con affetto a tutti coloro di buona volontà, che ci siano ancora, o che ci abbiano già lasciato.
...
entra y sale
de la taberna.
Pasan caballos negros
y gente siniestra
por los hondos caminos
de la guitarra.
Y hay un olor a sal
y a sangre de hembra,
en los nardos febriles
de la marina.
La muerte
entra y sale
y sale y entra
la muerte
de la taberna.
############################
La consapevolezza della morte determina le nostre vite.
A certuni da la ragione per egoismi, ricerca del potere (anche quello su una piccola cerchia di familiari o amici), e azioni antisociali.
Ad altri invece li muove in direzione opposta.
Morirò.
Il tempo passa in fretta.
Sono morti, stanno morendo, e moriranno durante la mia vita persone alle quali volevo bene, che conoscevo, o per le quali nutrivo simpatia.
E gli unici scopi che sento validi per vivere sono gli affetti e fare qualcosa di buono per chi segue.
Specialmente considerando il fatto, che la maggior parte degli esseri che hanno vissuto su questo pianeta non lo hanno fatto. Sono passati, hanno usato per quanto sono riusciti, e sono spariti.
Alcuni invece hanno lasciato idee, sono riusciti a far cambiare il mondo, anche se solo con un piccolo passo. Hanno dato il loro contributo, per sviluppare la parte di quello che chiamiamo "umano" e che ci da soddisfazione, perché vogliamo distinguerci dagli animali, che non "capiscono".
È invece vero, che siamo una specie che è molto molto vicina agli animali. Che neanche noi comprendiamo. Che non c'è molto da comprendere. Che addirittura rendersi conto della realtà è terribile da sopportare.
Eppure, io voglio fare qualcosa. Per mio figlio, e per i figli degli altri, perché domani possano fare la loro vita da un gradino diverso del nostro.
Io poi non ci sarò più, ma come io ricordi alcune persone, per il bene che hanno fatto, forse ci sarà qualche ricordo di me.
È coincidenza che si avvicina il giorno dei morti.
Con affetto a tutti coloro di buona volontà, che ci siano ancora, o che ci abbiano già lasciato.
...
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