mercoledì 19 febbraio 2014

Tiè elettore!

Il voto online (sorpresa sorpresa! Grillo vuole sapere, se gli iscritti vorrebbero vederlo parlare con Renzi!) si è indetto.
Ovviamente con la preferenza di Grillo espressa chiaramente.
Che non voleva andare.

Invece i votanti lo hanno voluto al tavolo con Renzi.
E Grillo ha ubbidito, ed è andato per dire che non vuole dialogare con Renzi.

Poi ha rilasciato intervista, e ha spiegato le sue motivazioni.

Alle quali bisogna riconoscere una logica, tutt'altro che stiracchiata.
È coerente.

Chi NON capisce, è l'elettore.

L'elettore infatti dal principio vuole in maggioranza una partecipazione pesante del M5S al potere.
Come dire, che vuole, che l'M5S usi la forza assegnata per tirare dalla sua parte, ovvero da quello che ha offerto, e che sicuramente in tutta onesta crede e vuole.

Ma l'elettore non ha fino ad oggi capito, che il progetto politico di grillo e Casaleggio è davvero quello che dice:
Vuole abbattere tutto, e rifarlo daccapo. Meglio ovviamente!

Il mio dubbio non è l'onestà e la coerenza:
È che l'alternativa voluta da Grillo e Casaleggio sia funzionale e benefica.

E ho usato solo due aggettivi, ma ce ne sarebbero molti altri, e si potrebbero e dovrebbero fare molte precisazioni.
Come addirittura quella, se il comportamento sociale dell'italiano è compatibile con la visione del futuro casaleggiano. (Per me l'utopia deriva esattamente dal fatto, di aver tracurato di considerare quale sarà l'atteggiamento del cittadino.)

Il secondo errore è di pensare, che un cambio incruento è possibile farlo ignorando i poteri.
Si, quelli oscuri, quelli delle lobby, degli evasori, dei pregiudicati, della mafia, etc.!

Invece di immaginarsi i soldatini, poi la scacchiera, e poi farci giochini immaginati con modelli immaginati, si prendono le persone reali, i giochi reali, le forze, i poteri, gli ostacoli, e s studia il modo di mettere sotto scacco alcune pedine (non necessariamente i re), per dirottare il traffico e indurre il cambiamento.

Grillo invece gioca la partita del contadino che si mette sulla scacchiera per cambiarne regole, forme e configurazione.

E se l'elettore non capisce, non lo fa neppure Grillo.
Perché i cambi che auspica lui si possono solo fare tramite una rivoluzione violenta, con la sicurezza, che i vecchi poteri cercheranno di riemergere, e quindi saranno necessarie estese purghe.

Una cosa alla quale non pensa affatto.Come non pensa affatto a sottoporre allo scrutinio democratico i dettagli della sua nuova società.

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