mercoledì 12 marzo 2014

Unlocked digital democracy

Gli onesti ... sono capaci di ingannare?
Ovvio! Ognuno ha momenti di debolezza, direte!

Ma io mi riferisco a inganno istituzionale, prolungato, strategico.
E mi direte, che allora non si tratterebbe di onesti.

Allora la domanda la riformulo:
Credete che una persona onesta potrebbe ingannare se stessa?
Ora con meno riflessione mi direte che è possibile.
Che anche molti onesti potrebbero autoingannarsi collettivamente?
Con qualche secondo in più potreste ammettere che è possibile.

L'autoinganno collettivo in quali casi è più probabile?
Quando c'è dibattito, e si favorisce una cultura di confronto, o quando si rende obbligatoria l'obbedienza e la fede acritica ... per esempio al mandato?

Vi dirò: Una setta religiosa dogmatica ... potrebbe praticare l'inganno collettivo, sopprimere il dissenso e la critica, e tacere sui lati scuri della propria storia, o anche sui lati scuri del proprio presente.

I mormoni non vanno a dire che Joseph Smith tradusse un papiro con geroglifici che rivelò essere il libro di Abramo (ora invece si sa che sono testi funebri).
Perché non vogliono mettere in discussione, che il loro fondatore fosse un ciarlatano.

Stesso dicasi dei testimoni di Geova con i loro primi presidenti, I nuovi Apostoli o altre sette.
Sono tutti abili nell'omettere, reinterpretare o attribuire ad altri fatti certi della loro storia.
Allo stesso tempo queste sette si prodigano per promuovere morale, onestà e rettitudine. E l'inganno è "solo" la strategia imposta dal fatto di essere possessori di verità rivelate ... o scoperte.

Chi confuta una dottrina è tenuto a tacere per non indebolire gli altri membri della Chiesa.
(Sono scomunicato e so di cosa parlo. Potrei farvi decine di esempi di dissonanza cognitiva).

E perciò mi chiedo, se è democrazia gettare le carote in pasto ai conigli, per farli sgambettare un pò e dar loro la sensazione di essere liberi, ma non offrire le cose essenziali, e se in una votazione fondamentale per la direzione, sia sensato credere che i risultati siano originali senza ritocchi.

Per esempio: Chi accredita i certificati del blog di Grillo?
Se lo fa la Casaleggio Associati, non è un problema certificarsi utenti da usare in caso di bisogno.
Ancora più facile se i conteggi a fine votazione li fa la Casaleggio Associati.
Il fine è nobilissimo (fare strada al regno del popolo partecipativo), e raggiunta la meta l'uso di misure correttive non cambierà la sostanza e sarà irrilevante.

by the way:
La legge elettorale a Grillo e Casaleggio importa meno del metano corporale.
In una democrazia diretta la legge elettorale che si sta discutendo non servirebbe a niente.
E attualmente al M5S fa molto più comodo una legge elettorale che assegna la maggioranza al partito con più voti.
Fact!

E devo aggiungere:
Non fare coalizione o rifiutare ogni dialogo, nonché mostrare i peccati altrui è l'unica cosa da fare quando si chiede il potere assoluto (invece di prenderselo come fece Hitler).
E conviene molto più fungere da potere ingombrante costringendo gli altri a fare passi sbagliati, se sotto sotto si trae profitto dalle stesse regole per acaparrare il potere che vogliono gli altri, ma che sono scorrette alla luce del sole.

Il proporzionale voluto da poche decine di migliaia di partecipanti al blog di Grillo non favorirebbe la governabilità. (A meno che alla fine ci sia una regola per il secondo turno per lo spareggio tra i primi due partiti.)
Dare peso all'astensione non conviene a nessuna forza politica.

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