Non sono in molti a notare che per i Parlamentari Europei Casaleggio e Grillo vogliono seguire una strategia opposta a quella seguita a livello nazionale.
Fa bene riepilogare:
A Bruxelles, dove il M5S occupa il 2.26% dei seggi, Grillo vuole contare e poter partecipare. Perlomeno per battere i pugni sul tavolo.
E tratta con chi usa gli stessi toni.
Per evitare la tragedia di non contare, e poter solo vigilare quello che fanno gli altri.
In Italia invece, con il 27% di seggi, Grillo non ha neanche per un attimo pensato a "parlare" con le altre forze politiche per portare avanti alcuni pochi progetti.
Con UKIP il M5S diverge su molti punti.
Con il PD invece Grillo non vedeva 1-2 convergenze, tipo una per cominciare, di mantenere Berlusconi lontano dalla sala di comando.
Pero non credo che Grillo abbia cambiato strategia.
Tutto ha a che vedere con gli obbiettivi. In Europa non c'è modo di realizzare la democrazia diretta.
E dove non c'è speranza di costruire, si può distruggere. E per riuscirci, bisogna unirsi agli hooligans.
In Italia invece per arrivare primi si devono costringere gli altri a sfasciare.
Berlusconi quindi è benvenuto.
Secondo Grillo e Casaleggio, al governare con lui ci si macchia talmente, da etichettarsi come peggio, e indi il M5S ha altissime probabilità di crescere a maggioranza come meno peggio.
La faccenda del meno peggio però stanca, e diversi non votano più.
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