giovedì 28 febbraio 2013

Il tirannosauro a fiorellini

Mi stavo dimenticando di attualizzare.

Bersani con la coda tra le gambe offre il tavolo al M5S (a Grillo, perché sa che non c'è interlocutore autorizzato a "chiudere" accordi per il M5S) a presentare il suo catalogo, trovare gli accordi su singole proposte e fare un paio di passi.

Grillo invece fa tattica.
Offende, e poi segue la strategia usata dal principio:
Niente dibattiti, niente accordi.
E si alzano voci che chiedono le dimissioni di Bersani.
Ma sono voci strane.
Non vogliono dire affatto, che ci si può sedere a un tavolo con qualcuno più giovane e trovare punti d'accordo.

Il M5S ha sempre detto chiaramente le cose:
Niente accordi. Al massimo un si se si è d'accordo su un punto.

Il M5S vuole la fiducia assoluta. Che tradotto in numeri è una crocetta di circa 12 milioni e mezzo di elettori, per avere il via libera assoluto e prendere decisioni senza consultarsi con nessuno che abbia obiezioni, e influire sul futuro di 60 milioni di italiani.

Cosa che è definita "salto nel buio" e che include un cambio radicale da sistema democratico rappresentativo a uno di democrazia diretta, mai spiegata ne praticata fino ad oggi neanche nello stesso movimento, ma evidentemente sistemata già da principio su un binario unico pensato da pochi cervelli eccezionali.

Cosa che un elettore più intuitivo del movimento descrive con emozione con le parole:
"Questo è il nuovo umanesimo che contagerà il Mondo"

e che chi ha qualche infarinatura su stati psicologici e tecniche di manipolazione legge con una inquietudine senza limiti.

Abbiamo i salvatori del mondo che usano la democrazia per imporre il loro umanesimo, anziché convincerci con argomenti e spiegandoci come "funziona".

È un colpo di stato con mezzi democratici, ma usando l'inganno.

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