domenica 13 ottobre 2013

Mio!

È un bel coro di critica a Grillo e Casaleggio.
Gli ho dato retta per due giorni, ma ora che mi accingo a scriverci su, prevale la voglia di fare l'avvocato del diavolo.

Grillo e Casaleggio hanno ragione!
La maggioranza degli italiani quelli diversi non li vuole vedere.
Non si sente ad agio sentendoli parlare in lingue incomprensibili!
Dalle continue notizie sa, che parecchi sono criminali. Che molti sono venuti perché c'è più campo per delinquere.
Le narrazioni sull'eccellenza criminale degli stranieri sono numerose, popolari e molto comuni.
Chissà, forse oltre i due terzi degli italiani diffidano molto, e ritengono che gli stranieri riducono l'offerta di lavoro.

Considerato sotto questo aspetto, è poco accorto innalzarsi a paladini dei clandestini.

Ho anche sentito parlare bene degli stranieri.
Lavorano sodo, non si lamentano e accettano salari bassi :)
(Quindi averne a disposizione un certo numero, una massa critica, potrebbe anche fare comodo a qualcuno.)

Dove Grillo e Casaleggio sbagliano è quando insistono che il tema non è contenuto nel programma e non ci entra finché c'è una nuova campagna e gli elettori registrati sul blog non hanno elaborato delle direttive al riguardo.

L'insistenza probabilmente si deve al fatto che considerano l'attuazione attuale sufficiente, senza necessità di modifiche. Cioè danno ad intendere, che per l'elettore il clandestino non è una necessità programmatica, perché viene già gestita secondo la volontà della maggioranza.

Sbaglio aggravato dal fatto di essersi lanciati in un rimprovero emotivo e pubblico, quando le intenzioni dei senatori non erano certamente umanistiche, e potevano facilmente essere interpretate in chiave idonea per mantenere alto il consenso elettorale.
Grillo e Casaleggio quindi hanno avuto  il grilletto facile, aprendo fuoco amico sulla propria gente.
Fatto festeggiato e vivisezionato in ogni particolare da ogni mezzo di comunicazione, anche da quelli favorevoli.
Strategicamente allontanare gli eletti da Grillo è una mossa vittoriosa.

Le dichiarazioni di Grillo comunque hanno anche un altro strato:
L'eletto fa male a seguire la propria coscienza, e deve interpretare anche la meschinità, i timori e l'egoismo del suo elettorato.

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