sabato 12 ottobre 2013

Piranha, squali, balene, molluschi e granchi. Tutti.

No, non lo capiscono.
E io ripeto le stesse cose, ma con altre parole.

Gli eletti non possono decidere su argomenti delicati che spaccano il paese.
Se ne rendono conto solo dopo il rimprovero pubblico, ma perlomeno una parte sì riconosce le priorità.

Di argomenti che spaccano il paese ce n'è diversi.
Dovrebbero fare la lista segreta, per farci un bel giro attorno.
Perché non è il progetto originale ed unico quello di cercare spaccature.
Al contrario!
Dove ci sono spaccature ci si buttano foglie secche, si parla di ponti o di convergenze.

E i venti punti del programma sono un pretesto per darsi una faccia.
Il vero obbiettivo è la democrazia diretta.
Quella ha bisogno del 51% dei voti, e comunque, come già detto parecchie volte, è composta da chi i clandestini e chi li salva li vuole sotto processo, e chi invece vuole ordine e sicurezza, ma con misura e intelligenza. E ancora più in la, chi solo vede il lato umanitario e non vuole sapere niente di problemi, e solo pensa alle necessità del primo momento.

Grillo è coerente.
Ha bisogno di ancora più voti. Vuole la democrazia diversa, e mette su un secondo piano anche le sue preferenze.

Osserva qualcuno, che a Grillo preoccupano i gesti che fanno perdere gli elettori razzisti, discriminanti o egoisti.
È vero. E lo ha confessato.
E ...
ha anche reso chiaro, che se si vuole qualsiasi elettore, l'elettore non interessa oltre il voto, e quando parla di educarlo ... mente.
Non vuole un elettorato educato, ma un elettorato che elegge la democrazia diretta partecipativa. Senza saperlo.

Vado oltre le parole dette, o è vero che:
1) Grillo non crede nella evoluzione dell'elettore.
2) Grillo sparge ovunque per adescare elettori, perché cerca il voto.
3) Grillo e Casaleggio non ritengono conveniente mettere le carte in tavola. Non ci pensano nemmeno a spiegare e convincere. L'elettore deve solo delegare al loro movimento. Poi loro attueranno le loro visioni.
Da ripetere: Grillo e Casaleggio ritengono che elaborare le proprie visioni dinanzi ai propri elettori è un rischio. Perle ai porci.

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