martedì 20 agosto 2013

Profeta, portavoce, manipolatore

Il primo ministro Letta mi dava la sensazione di essere ignorabile, e invece mi sorprende con un tiro alto che merita qualche osservazione.

Non voglio criticarlo parola per parola, ma soffermarmi su due affermazioni:

Quella già conosciuta, dove afferma ancora una volta che l'intesa col partito la cui politica è favorire Berlusconi è nell'interesse degli italiani, come a dire che gli interessi di Berlusconi e gli interessi del PdL moderati dal PD ... coincidono perfettamente con l'interesse degli italiani.

La seconda affermazione, che mi urta di più, è quella dove afferma di sapere cosa faranno gli elettori, sottintendendo che sa quello che volevano e vogliono, e che lo sta facendo.

Se si ignora l'affermazione evaluativa e si salta alla parte che riguarda il futuro, Letta pare essere uno die pochi veggenti in politica.
È ovviamente la voce e la volontà degli italiani.

Oppure è un mediocre furbetto che pensa che con le parole si spalma Nutella sulla bocca di chi è indignato, e lo si addolcisce. O magari lo si induce alla sonnolenza e alla trance, e gli si passano istruzioni per il voto futuro.

Parlo solo per me, e riconosco che tanta sicurezza mi provoca e offende la mia intelligenza.

Al contrario di lui, sono molto curioso di vedere cosa faranno gli italiani quando toccherà loro nuovamente mettere una crocetta per scegliere tra diverse offerte quella che comunque non farà la volontà del popolo.

Di me posso dire che non faccio parte degli italiani che conosce Letta, perché escludo categoricamente votare per il suo governo.





Se Berlusconi lo decide, alla ripresa delle sessioni delle Camere, i suoi voteranno compatti che il sole gira attorno alla terra, e 104 personaggi del PD faranno altrettanto.
Così io definirei realisticamente le larghe "intese".

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