Chi rifiuta le preferenze, anche dopo la sentenza della Corte Costituzionale, è Berlusconi.
È un capo leale.
È un capo, che non molla l'impugnatura del coltello.
È un capo che teme i propri elettori.
Che non gli confermerebbero gente come Alfano, Schifani, Razzi, Gelmini, Carfagna, Brunetta, De Girolamo.
Dell'ultima affermazione non sono affatto sicuro.
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