martedì 21 gennaio 2014

Clandestinità si, dialogo con Renzi no.

La democrazia a cinque stelle è burocratica.
Una volta che i test idi legge si commentano sulla piattaforma, ma senza un minimo di "costruzione" visibile ...
(Infatti io vedo migliaia di commenti, come sempre le sparate fantasiose, ma anche cose intelligenti. SOlo che non vedo coordinazione, costruzione, integrazione online. Sembra che il parlamentare fa il testo, migliaia "partecipano" online, forse si vota, e se è si o no si ottiene un risultato, altrimenti si rimane sulla grande ammucchiata di reazioni, senza nessunissimo obbligo ne sostegno, e il promotore del testo può benissimo ignorare tutto e tirare avanti.)

Dicevo:
Si è creata l'illusione della discussione, ma le cose rimangono slegate.
All; improvviso appare un "referendum", senza capire perché quello si e altri no.
Poi Renzi chiede udienza, e senza referendum gli si da il colpo di mattarello.

Non difendo Renzi, che grazie al no ha potuto passare al piano B, che in verità era il suo piano A, ma aveva bisogno di un pretesto per tirarlo fuori come B.
Critico Grillo, che la democrazia la concede a spruzzi.
Fa bene. Anche io diffido altamente della sua rete democratica e delle votazioni, e penso che appena amplia le concessioni di voto ai 400,000 che sarebbero già iscritti, i risultati saranno molto PD o FI (dipende da chi ha la squadra di attivisti infiltrati più grande!).

Se poi cominciano a murargli il blog con commenti prevalentemente contrari (diciamo 10 a 1), il blog di Grillo e la democrazia diretta sono finiti, e il secondo tentativo sara molto meno "libero" e democratico. Il M5S vigilerà gli iscritti, e chiederà conferme che somiglieranno al battesimo rituale delle sette.

Posso sbagliare, ma insistere sulla strada incerta non ti assicura che arriverai a destinazione.