Voglio consigliarti la lettura di diversi libri, ma lo farò in un prossimo articolo.
Ora voglio solo esporre un'idea tratta da un libro di Daniel Dennett, un filosofo evoluzionista.
Dennett descrive l' evoluzione biologica dal punto di vista logistico e organizzazionale. Ma lo stesso vale anche per l'organizzazione di una società.
Sono stato il fondatore di tre ditte e ho avuto in tutto sette soci.
Posso con assoluta certezza riferire quale convinzioni mi porto da queste esperienze:
- Se nella società si fanno i propri interessi, chi ci rimette è la società.
- Se si fa brainstorming, ovvero si fanno fermentare lee idee in discussioni aperte, il risultato sono progetti impressionanti e motivazione.
Come su tutto, c'è da approfondire.
In una società (azienda) con diversi soci, ogni socio ha una certa fetta di potere.
È sufficiente che un socio, anche con relativamente poco potere, abbia interessi occulti propri e sia sufficientemente abile per macchinare, e il risultato sarà che il successo dell'azienda sarà una corsa agli ostacoli (a quelli estern isi aggiungeranno quelli interni, più insidiosi quando non sono identificabili).
Anche un libro vecchio come "La guerra del Peloponneso" di Tucidide è una lettura estremamente interessante.
È uno spaccato su come anche in democrazie gli interessi individuali riescono a prevalere sugli interessi della maggioranza e rovinare la cosa pubblica, a scapito di tutti.
Rifacendoci a Dennett, la realtà è quindi, che ci sono due forze in azione:
Una è quella che lui descrive, di costruzione e evoluzione, che sofistica sempre di più e crea strutture o ingegnerie impressionanti.
L'altra è la creazione/costruzione depredatoria di individui.
La speranza che l'interesse egoista sparisca, lo lasciamo ai film di Disney e agli esoterici.
Ma possiamo limitarne la superficie di attecchimento organizzando la società in modo tale, da lasciarle meno spazio.
Se sono io a desiderarlo e averle l'intelligenza di immaginarmi modi per farlo, ce ne saranno miglia di altri con le stesse capacità nel nostro piccolo mondo, no?
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