Sugli italiani c'è un paragrafo nel libro di Elias Canetti (Massa e potere appunto).
Non ci aiuta molto ad escogitare uno stratagemma per "unire" abbastanza italiani.
Sappiamo che che un mondiale di calcio riesce per qualche settimana a creare una sensazione di appartenenza comune, ma sono solo poche settimane (e io sono di quelli immuni al calcio).
Canetti comunque spiega anche, che una comunità o un collettivo si coatta se ha un avversario.
Tattica usata spesso a volentierei, se si pensa agli ebrei, agli extracomunitari, a quelli del Sud che si prendono i soldi pagati al Nord, a quelli della Destra, a quelli della Sinistra.
Dobbiamo quindi o dar forma a un nemico in comune, o a un interesse che abbiamo in comune.
Qualcosa dai contorni chiari, netti.
E ripeto probabilmente, che siccome gli italiani ci sentiamo molto furbi, non ci piace farci fregare.
Ci sono quelli che fregando vivono molto bene, ma i fregati sono la gran maggioranza, e ci consola poco se nel nostro piccolo riusciamo a fregare un pochino.
Il nemico quindi è l'oligarchia fregona. Metteteci le facce o le categorie che volete. A me interessa di più i lsistema che usa come veicolo per muoversi. Preferisco sgonfiare le ruote, anziché picchiare quelli che ci stanno in carrozza. Perché tutte le volte che i nostri antenati hanno sbattuto giù la gente in carrozza, poco dopo ci sono saliti altri, e il gioco è continuato.
La cosa giusta è quindi prendersela con le carrozze, o fare in modo che le carrozze non riescano più a muoversi sulle strade. Rendendo le strade impervie per le carrozze.
Per capire meglio, invece dell'Islanda andiamo su un'isola vulcanica. Ci servirà a scoprire quale è il problema di fondo, e perché invece di lottare contro i mulini a vento "basta" togliere il vento per renderli ruderi col tempo. (Cosa niente affatto facile ovviamente, ma la possibilità c'è di riuscirci).
Tra poco passo con la barca per portarvi sull'isola.
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