domenica 17 luglio 2011

Wiederaufbau

Qualche volta la traduzione migliore per una parola non rende l'esatto significato in un'altra lingua.
La parola tedesca Wiederaufbau è equivalente a ricostruzione. O quasi.
La parola ai tedeschi fa in primo luogo pensare alla ricostruzione della Germania dopo la Seconda Guerra mondiale. E quando vogliono astrarre, pensano a un lavoro di riparazione, anche se in realtà fatto da zero, di qualcosa che c'era prima.
In italiano ci vanno bene queste descrizioni, ma riusciamo in ugual misura pensare a ri-costruire qualcosa. A ri-progettarla, cioè a riconcepire qualcosa che esiste.
Pero al pari dei tedeschi, portrebbe essere qualcosa che costituisce il nostro intorno più importante.

La ricostruzione, oltre a riferirsi al mondo in cui viviamo, è un fatto costante della nostra vita.
La nostra memoria altro non è che una ricostruzione costante fatta da ricordi.
Subito da correggere: I ricordi sono una ricostruzione.
Costantamente ri-costruiamo la nostra autobiografia.
Nel migliore dei casi non modifichiamo eccessivamente la prima versione per tutta la vita. Nel peggiore ci rifacciamo il passato decine e decine di volte.

La storia è una ricostruzione di fatti. Come dicono i maligni, è la versione dei vincitori. Ma in realtà è una brodaglia dai mille sapori, e vi prevale qualche sapore a seconda di chi la tira fuori.

La realtà, per il fatto di essere interpretata, ovvero in un certo senso ricostruita per darle senso e logica, è soggetta alla stessa soggettività. Ipoteticamente la realtà esiste, ma è una realtà aliena alle nostre menti.
Una cosa è la realtà, tante altre cose sono le ricostruzioni di essa fatte nella mente di ciascuno.
Di cani, porci, politici ed elettori.
Il lavoro principale di un partito politico è prefabbricare interpretazioni della realtà e presentare proposte convincenti su come migliorare le cose.
Il lavoro lo fanno gli intelligenti, e gli stupidi comprano e pagano il consumo.
E quelli che non hanno appetito vanno all'inferno, perchè non contano.

Molte persone che mi conoscono dicono che sono un sognatore.
Giudizio svelto e non corretto.
Sono un osservatore alieno.

E per lasciare chiare le cose: Per un osservatore la cosa meno importante è cosa sia lui. Quello che importa sono le sue analisi e i suoi pensieri.

A presto!

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