sabato 20 aprile 2013

Larghe intese, Democrazia ridotta

Le frasi politiche si devono tradurre, perché la politica la fanno i politici, ma chi è suddito ha il diritto di capire.

Larghe intese è una definizione molto bella.
È come dire che si mantiene d'accordo il paese.

Ma la realtà è che sono intese su interessi.
E che chi si intende sono pochissimi. Un migliaio, e forse i milioni di elettori di destra, che sono felici di poter proteggere i propri interessi grazie agli eletti in maggioranza della sinistra.

Se si parte dai numeri globali, sessanta milioni di italiani, le larghe intese favorite dai politici si restringono a circa 700 politici (vedremo presto i voti pro Napolitano), e in maggioranza a cittadini che esultano per aver vinto le elezioni tramite il potere occulto del pascià Berlusconi.
Rimanendo sui numeri: Le larghe intese si riferiscono a un 30% al massimo degli italiani.

Forse la cosa ormai è così evidente, che cominceranno le lotte di classe, perché si tratta di una classe che non deve compiere gli obblighi, mentre la maggioranza non riesce a sottrarsi.

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