sabato 25 ottobre 2014

Questione di graduazione - Le ideologie. Quando è il principio ad essere sbagliato, e non l'intensità

Quando Massimo Cavallini pubblica un commento su Il Fatto Quotidiano, accorre un gruppetto di lettori in missione di smontaggio, muovendo tutti i fili disponibili e pensabili.

Qui lo "scannatoio attuale:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/23/venezuela-bolivia-socialismi-confronto-i/1168414/

Cavallini ai loro occhi deve essere una specie di ideologo, o meglio, un "presentatore" tipo quello degli Hunger Games.
Uno che fa spettacolo per le forze oscure.
Cavallini anzi è peggio, perché si ostina a inveire contro un paio di paesi che incarnano la realizzazione del progetto di Sinistra.

Sono parecchio lontano i tempi quando intellettuali come Sartre finalmente demordevano dal difendere la Russia comunista.
Oggi non si parla più ne di Stalin, ne di Mao per illustrare, come un governatore illuminato di sinistra possa propiziare godimento e felicità ai sudditi.
Il tipo del momento è Chavez, serve ancora Fidel, o Evo Morales.
E la Fernandez-Kirchner perlomeno viene citata per il "coraggio" con il quale si oppone agli avvoltoi capitalisti del cattivo mondo Statunitense.

Ma la verità è che Fidel, Chavez e Morales sono solo un quarto di tacche al confronto di "grandi" leader del passato, che a testimone della propria grandezza hanno in primea linea ... i milioni di morti tra i popri paesani che sono riusciti a produrre!

La cosa che oggi fa ritenere della "giusta" dimensione un Chavez, è l'assenza di massacri, i programmi sociali, e i "miglioramenti" statistici della miseria misurata.
Nessuno nega (neanche Cavallini), che sono certamente cose lodevoli.
Ma chi è ragionevole, non permette neppure fermarsi a un paio di statistiche e ignorare il resto.

Malcolm Gladwell nell'ultimo libro parla del "successo" dela legge del "triple strike" in California. Era una legge che alla terza condanna toglieva definitivamente dalla circolazione i "criminali".
L'idea era quella di togliere dalla strada i criminali più attivi.

Ma la legge è stata abbandonata qualche anno fa.
Le statistiche dicevano, che il calo dei delitti avveniva in misura uguale anche in tutti gli altri stati USA che non erano salvaguardati da una legge così avanzata.
Le statistiche comparative (col passato californiano) quindi non avevano nessun valore!

Nessuno nega, che il Venezuela anterior a Chavez stesse malissimo.
Quello che si nega è l'interpretazione dei dati attuali, che vengono usati per affermare, che la "politica" di Chavez ha riscosso successi, e si deve continuare.

La brutta cosa delle ideologie è la prepotenza con la quale descrivono e spiegano l'uomo e la società, e come la propria azione "plasmante" servirebbe a creare la felicità di tutti (meno gli oppositori).
In Venezuela infatti si vede l'idiozia e la prepotenza all'opera:
Credere che tramite manipolazioni furbe si possano ottenere vantaggi per la società!
O detto in termini più sarcastici:
Credersi Harry Potter, e chiamare Voldemort tutti quelli che ti dicono che sei un cretino!

Le ideologie di Sinistra hanno un particolare punto di partenza che le rende meno simpatiche di quelle di Destra:
Per principio, visto che l'idea sociale nasce come opposizione ai poteri privilegiati, è lecito e necessario, annoverare tra gli strumenti disponibili anche l'eliminazione fisica o la soppressione dei poteri cattivi e dei suoi sostenitori.
Li, secondo me, comincia il peccato originale del Comunismo!
Non perché io sia positivo e ottimista sul genere umano!
Il realismo infatti ti dovrebbe obbligare ad ammettere, che gli scarafaggi non ci sono solo tra chi detiene il potere, ma anche tra chi lo deterrà!
Perché il cinismo e l'egoismo non sono caratteristiche dell'uomo di destra.
Sono caratteristiche della bestia uomo e punto.

Cavallini chiede stavolta, perché il Venezuela sta peggio della Bolivia.
Tra i tanti (sono sicuramente tanti) fattori da menzionare, c'è probabilmente anche quello della graduazione.

Della graduazione del senso di onnipotenza e veggenza.
Morales si dichiara "seguace" di Chavez.
Forse il non credersi la fonte della scienza sociale, ma solo un discepolo, e mantenersi aperto allo studio e alla correzione reagendo alla realtà che si presenta, riduce anche l'energia distruttiva.