domenica 21 marzo 2021

L'argomento teleologico

 L'argomento teleologico dice:
Se A, sempre B.
Ma in realtà c'e la relazione consequenziale tra A e B.
Quindi in realtà dice: A è consequenza di B.
Questo è arbitrario, perché A potrebbe essere anche consequenza di altre lettere dell'alfabeto.
L'argomento teleologico allora si muove in campo probabilistico.

L'argomento ontologico

 L'argomento ontologico, se con intenzione ci manteniamo a termini che usa anche la scienza, che è lo studio del mondo reale, afferma che se c'è una percezione, deve esserci la cosa percepita. Questo non è assolutamente vero. Ci sono percezioni di cose non esistenti, per esempio allucinazioni visive e auditive. C'è la malattia di chi percepesce, come per esempio la schizofrenia. Se decidiamo che non vogliamo tener conto di questi due casi, l'unica cosa che incontriamo nella scienza, è il principio di indetermnabilità di Heisenberg. Solo lì c'è una relazione tra percepito e percettore, ma la relazione NON impone l'esistenza del percepito. L'unica cosa che dice il principio di indeterminabilità, è che SE esistono sia percepito che percettore, si crea una relazione e una dipendenza tra i due (o una reciprocità). Per deduzione però, se il percepito non esiste nel mondo reale, è possibile la percezione (percezione reale, di cosa non esistente). Tra tutte queste opzioni, le uniche che applicano all'argomento ontologico, sono quelle dove il percepito non esiste. L'argomento ontologico allora afferma, che senza un percepito basta la percezione per assicurare che il percepito c'è. Quindi l'argomento ontologico è falso.

venerdì 23 giugno 2017

Manuale dell'elettore - Disponibile

Il "Manuale dell'elettore" è dispoibile (mancano solo un paio di vignette) e lo invio su richiesta.
Appena troverò il modo di trasferirlo a internet per permettere il download, attualizzerò il messaggio.

Per ora, lo invio su richiesta, e accetto volentieri collaboratori per 5 vignette che non sono in grado di disegnare per mancanza di talento.

lunedì 5 giugno 2017

Manuale dell'elettore

Anche questo breve messaggio solo per annunciare la apparizione tra breve del
"Manuale dell'elettore"

scritto in linguaggio semplice, e voluto per permettere all'elettore di capire dove sta l'inghippo col voto, che ovviamente non muove molto. (Muove si molto, molto denaro dalle contribuzioni pubbliche a tasche private di pochi amici, e alle casse di diverse banche).

I contenuti del manuale idealmente dovrebbero divenire di dominio pubblico.

Prendere in giro funziona finché non lo si comprende.

Una volta che tanti capiscono quali intralci sono stati messi nel cammino della democrazia, chissà che non sorga la voglia collettiva d ispostare gli intralci, e bruciare il tappeto rosso che eleva le elite al privilegio e alla ruota di comando!

martedì 25 aprile 2017

System-engineering / Systempolitik

Oggi, dopo lungo silenzio, voglio solo documentare la creazione di due nuovi termine, equivalenti, collegati a un nuovo modo di vedere e affrontare le cose.

System-engineering o Systempolitik, che suona meglio per i tedeschi, è POLITICA (cioè quella cosa che fanno i politici eletti) che ha come obiettivo influire e modellare il sistema.

Il concetto che vuole sottolineare il termine, è che è formulato senza una negazione (l'anti, di antipolitica o antissitema), e che è un passo oltre lo stadio anteriore, che vede i propri confini alla denuncia e alla opposizione.

martedì 27 settembre 2016

Da leggere

https://www.facebook.com/roberto.pietrobon/posts/10210507672719237

Riporto il link, nel caso vi sia scappato il discorso di Raniero La Valle.
È molto utile, perché punta i fanali sul "disegno" della riforma Boschi e dell'Italicum, e di vari altri cambi "per il meglio" ottenuti da Renzi.

venerdì 23 settembre 2016

La bilancia

Tutti conosciamo una bilancia tradizionale, con due piattini.
Quella dove su un piattino si poggia il peso voluto, e dall'altra la merce, fino ad ottenere un equilibrio.

La useremo per illustrare in modo un poco diverso come potrebbe funzionare il processo democratico.

Anzitutto, nel processo dobbiamo distinguere tre cose: Non solo i due piattini, ma anche chi è che afferra i pesi e li distribuisce sui piattini.

Lo stato iniziale della bilancia è, che un piattino si presenta con il 100% dei pesi, e l'altro è vuoto.
Con le elezioni, si decide di spostare il peso al piattino vuoto, per trasferire il potere a un numero ridotto di rappresentanti, che si dedicano esclusivamente alla riunione presenziale per la discussione di regole per i rappresentati.
In linea generale, i rappresentanti si riuniscono per votare, come si faceva ad Atene e in tanti altri luoghi.

Chi è che sposta i pesi?
L'Elettorato! Nessun'altro!

E lo sposta coi voti, ovvero delega.
Se sposta sufficiente potere ( > 50%), il gruppo che lo rappresenta ha legalmente sufficiente potere per gestire la società.
Ma non gli viene delegato tutto il potere, per cui la sua forza può variare a seconda del suo peso.

Al terminare il tempo di delega, il potere ritorna sul piattino dell'Elettorato, e si ripete il processo.

Questa è una descrizione di un sistema democratico, senza doppio legame, dove l'Elettorato crea e gestisce tramite delegati.

Il sistema attuale è una bilancia dove l'Elettorato non muove col voto, perché dopo la tornata elettorale tutto il peso si trasferisce al piattino del potere esercitato, e il gestore non è il popolo.
L'elettore invece è solo il beneficiario di una concessione con scelta limitata e blindata al rifiuto.

Nell'articolo precedente evocavo l'idea di un granello di sabbia.
Con un granello di sabbia, una azione molto semplice, si riesce a sbloccare il processo di creazione della bilancia, e permettere all'Elettorato di fungere come chi concede.

Il resto lo sapete.