domenica 29 settembre 2013

Strattone alla corda

Ma quale atto folle!

Quale sarebbe la logica di un partito che serve a tutelare gli interessi del suo leader, se il leader decade e va a fondo, e il partito invece partecipa e prospera?

Io non volevo credere, che a Napolitano e alla maggioranza del PD una cosa del genere non fosse chiara da anni.
Ma la reazione stizzosa di Napoletano mi fa ricredere.
Pare che davvero non abbia capito fino ad ora, che la realtà non è uguale per tutti. Che esistono realtà diverse, e anche molto condivise da molti.

La logica a me dice, che un padrone che lascia correre il cane dove vuole, un giorno non sarà più il padrone.
Mi dice anche, che Berlusconi sarebbe uno stupido, se lasciasse che quelli che lui ha fatto politici e messo alle poltrone possano muoversi liberamente, quando fino ad ora si muovevano sincronizzati, votando addirittura assurdità come la nazionalità di una ragazzina dai costumi leggeri.

Se Berlusconi li lascia fare le larghe intese, rinuncerebbe allo strumento che ha creato per ben altro proposito.

Insomma, dopo averci praticato per 18 anni, non hanno capito che il PdL è la bacchetta di Berlusconi? Come fanno ad aspettarsi un comportamento "responsabile" verso la nazione, se per 18 anni il PdL ha mostrato solo interesse verso le cose che interessavano Berlusconi?

Devo correggere: il PdL non è la bacchetta di Berlusconi. È la sua arma carica e pronta a colpire!
Come cavolo si fa a credere, che Berlusconi rinunci ad essa?
Se qualcuno credeva che può controllarla da casa, fraintende ... vuole fraintendere le cose: Berlusconi non è un direttore politico.
Il problema non è affatto che non può "presentarsi".
Di fatto, non si presenta!

Il PdL è l'arma con la quale Berlusconi protegge la sua libertà.

A Berlusconi conviene molto più mantenere tutti in situazione precaria, cioè partecipi della sua preoccupazione, che lasciarli belli sistemati a fare qualche tentativo per lui.
L'arma in mano, caricata e col dito sul grilletto è quella più efficiente.
Il PdL lotterà con molto più accanimento per Berlusconi, se Berlusconi lega le sue sorti direttamente alle sue.
Se il PdL non si deve preoccupare, non farà la fine del mondo per Berlusconi.
Se invece la fine di Berlusconi è la fine del PdL ... la lotta sarà vera ed accanita.

 Si, Berlusconi ha dato uno strattone alla corda, e ha trasformato il suo partito in una orda di cani rabbiosi.

È chiaro o no?

sabato 28 settembre 2013

Le larghe frottole

Ho la fortuna di essere poco dipendente dalla tele.
Riceviamo un paio di canali con programmi molto scadenti, non italiani, e li evitiamo.
E quelli italiani sono troppo lontani, per caderne vittima.

Penso però a milioni di italiani, che la tele la ingeriscono con i pasti, e oltre alle cose leggere cercano di variare ascoltando i politici.

Devo chiedervi una cosa che mi incuriosisce:
Siete ormai apatici e lasciate che le cose della tele vi trapassino come neutrini, oppure ogni tanto ci sono cose che vi colpiscono?
Davvero non vi stona quello che vanno a dire i politici, quando sapete perfettamente, che vogliono tutt'altra cosa?

Ho sentito Bersani che dalla Gruber è andato a dire, che la pastiglia amara dell'intesa col PdL era necessaria per responsabilità. Che volevano altra cosa (quella promessa in campagna), ma che poi non c'è stata scelta.
E che in un certo senso, PdL e PD con alleati si sono mostrati responsabili, e il M5S no.

Accettiamo la lezione di Bersani, e la approfondiamo!

La responsabilità della quale parla è quella culminata nel gran teatro sull'IMU, e il provvedimento preso. Impressionante.

Se Bersani dicesse sul serio, e se tutti fossero davvero d'accordo ...
la legge elettorale corretta e pulita ci sarebbe.
Avremmo una legge elettorale senza sbarramenti e senza premi.
Perché i politici responsabili saprebbero mettersi d'accordo anche se distanti tra di loro, e saprebbero conservare l'equilibrio.

Invece abbiamo una sequenza di leggi elettorali che mostrano una costante decrescita di responsabilità dei politici.
E un crescente menefreghismo della volontà popolare (che devo sottolineare, non è il non plus ultra dela saggezza.).

L'unica cosa che li accomuna tutti sul serio, davvero tutti, è il "prima io". (Non credo affatto al "prima Berlusconi" ostentato dal suo partito.)

La situazione del paese è frutto di una continua politica di prima io, i miei e gli amici.
È una malattia nazionale e non solo dei politici, di essere carenti di sensibilità sociale.
Non chiedo affatto uno "spirito" sociale e neanche una coscienza. Ma la sensibilità è un minimo che dovrebbe derivare da intelligenza e riflessioni sul proprio tornaconto in senso largo.

venerdì 27 settembre 2013

Quelli che si intendono tramite i ricatti

Che lo fanno per responsabilità
Che l'Italia non si poteva lasciare senza governo
Che fare il contrario di quello che volevi fare va bene ... se non hai altra scelta
Che sono "larghe" intese
Che un leader votato da 9 milioni di cittadini non si può condannare

Cari italiani, oltre alle poche scemenze appena menzionate, vi tocca ascoltarne altre dello stesso tenore.
Ripetute ad oltranza, perché sono le "verità" dei vostri "rappresentanti", e non hanno altra scelta che inserirle nelle vostre teste.

Anche se ogni italiano ha una sua opinione diversa, possiamo partire da affermazioni più generali sulle quali siamo d'accordo.

- I politici DEVONO spiegare ... no, non è spiegare! Devono VENDERE i loro atti, non atti, e le loro scelte.
- Specialmente quando è abbastanza ovvio che tali scelte non sono condivise da molti elettori, diviene ancora più importante giustificarsi, incorniciare, fare dialettica e convincere che il male era il minore.

Non è comunque una grande carriera rimanere nelle memorie per saltellare tra grandi mali e scegliere quelli minori ...

- A noi rimane comunque un ruolo strano:
Siamo spettatori, osservatori e uditori.
In primo luogo, non c'è modo di evitare completamente il rendersi conto di quello che succede.
Se non si evita, indipendentemente dal fatto di essere di parte o no, le comunicazioni ci raggiungono.
E li sta il problema!
Perché le affermazioni dei politici si scontrano con quello che riceviamo comunque da parti diverse.

Come sta funzionando il governo di quelli che sanno intendersi, e non sono intransigenti?

1. Il PdL ricatta. O si abolisce l'IMU, o cade il governo.
2. Il PdL ricatta. O Berlusconi è dichiarato immune a vita, o cade il governo.
3. Il PD ricatta: Se cade il governo, l'IMU torna e l'IVA si aumenta.
Potremmo continuare, perché il processo è in corso, e la strada è chiara e dritta.
Sembra quella larga del vangelo, che porta all'inferno.

Ai giovani che stanno scoprendo il mondo Italia si presenta un panorama desolante.
Il loro presente e futuro dipende da un sistema che si regge tramite le minacce e i ricatti, per questioni al disotto del vergognoso.
Non c'è assolutamente un filo logico nelle azioni fatte da gente pagata benissimo. È tutto un buttare avanti a destra e a manca dei progetti, senza una visione. Appena promulgate, le leggi sono subito criticate (e a ragione) e resta chiaro che "il governo" "che è indispensabile al paese" invece da anni è bloccato dagli interessi che lo permeano.
Il governo sembra un dottore malato mortalmente, completamente occupato con la propria malattia, che per non perdere lo stipendio si presenta al lavoro, ma concentrandosi solo al 20%, per far sembrare che le cose le fa e le risolve.

Letta cita film per bambini.
Deve essere una strategia studiata per dare far sembrare più innocenti i fatti del ambiente in cui si muove.
Se volesse essere sincero, dovrebbe invece usare esempi tratti da film a luci rosse.

giovedì 19 settembre 2013

Il Beelzebub socialista

Vorrei che certi giornalisti, invece di andare a chiedere scemenze per le strade, una volta identificati gli elettori di Destra, chiedessero loro di esprimersi sul serio sulla minaccia socialista della Magistratura.

Ho voluto dare a Berlusconi più rispetto di quel che merita, e ho ascoltato qualche minuto in più del videomessaggio.
Quando arriva ad affermare che la Magistratura cospira per arrivare al socialismo per via giudiziale, ho pensato che anche nei film per bambini piuttosto stupidi il male è caratterizzato meglio.

Ovviamente il PdL non ha a disposizione una mente creativa e piena di spirito di invenzione come quella di J.K. Rowling, che al male non da solo una ragione, ma anche una storia, uno sviluppo, e un modo di vedere il mondo.

Le toghe rosse di Berlusconi invece sono figure prestate da slogan usati un secolo fa. Nella sua squadra sono tutti talmente mediocri ...
no, diciamo la verità: Si concentrano sui dettagli che contano, cioè dove possono punteggiare e guadagnarsi merito. Nessuno si preoccupa della sceneggiatura, di "aggiustare" ogni spezzone per farlo combaciare con la versione da somministrare e mantenere una facciata coerente.

Un fenomeno stranissimo, perché il re dello spettacolo si circonda di puri avvocati e leccaintestini, e non ritiene che ha un urgentissimo bisogno di qualcuno che ad ogni evento riscriva la logica da presentare.

Lo dico da tempo: Berlusconi e il PdL sono terribilmente mediocri e submediocri.
Le bugie che dicono puzzano a bugie.
Un bugiardo facilmente identificabile ... è cretino.

Se lo sostieni, lo fai nonostante le bugie che hai capito benissimo.

Chiedo ancora una volta:
Chi è il nemico malvagio che ha preso di mira Berlusconi?
Perché lo ha preso di mira?
E quale scopo avrebbe?

Le risposte che da Berlusconi sono quelle che potrebbe dare un bambino di 5 anni.
Il nemico di Berlusconi sarebbe una accozzaglia di magistrati nostalgici del comunismo, l'ultimo baluardo di una cosa a cui non crede assolutamente più nessuno, neanche l'amico coreano di Razzi.

Berlusconi tira in ballo motivazioni talmente stupide, da confermare addirittura la cattiveria maggiore che si dice su di lui.

A Berlusconi degli italiani gliene fotte. A lui importa solo lui stesso.
Ha così poco rispetto per l'essere umano, da non sforzarsi neppure per raccontare bugie di buon livello.


Nel suo video asserisce di essere il pilastro del liberalismo. Che vuole ridurre le spese dello Stato, per poter diminuire le tasse.
Si, la formula la conosce. La conosciamo tutti!
Il problema è che è l'intenzione di chi comanda che manca.
E uno che sceglie Razzi, Scilipoti, la Minetti e tante altre dame molto poco utili al paese, per guadagnare stipendi da 25,000 Euro al mese, con i fatti dimostra, che è il pioniere nel creare eserciti di parassiti che scroccano che servono solo ai suoi scopi, ma non a chi i loro lauti stipendi li sta pagando.

A Berlusconi suggerirei di cambiare versione e cominciare ad affermare, che la Magistratura è sotto il controllo degli Illuminati, controllati da una razza aliena di lucertoloni.
È una teoria di cospirazione più elaborata e credibile della sua vaga descrizione di una magistratura che tramite la giustizia vuole portarci al socialismo.
(E quali sarebbero le pietre miliari di tale complotto? I magistrati non fanno le leggi. I rincoglioniti che le fanno e poi dicono che non sono costituzionali ... sono tutti membri di un partito. Quale sarebbe il masterplan dei Voldemort in toga per usare le leggi per immergerci nel socialismo? Quali giudizi già espressi (escludendo quelli a Berlusconi e cricca di ladri, mafiosi e corrotti) provano, che ci hanno già messo sulla strada che porta al socialismo?
E che socialismo sarebbe?
E che strano, che magistrati isolati si accaniscono e cospirano, senza tutta una rete di cospiratori in ogni strato della società.

Se andiamo in fondo, la cosa è molto chiara:
I cospiratori socialisti non sono solo i magistrati.
Ognuno che non vota Berlusconi è un sovversivo che cerca il socialismo, e Berlusconi e il suo partito privato assieme agli elettori sono quelli che vogliono la libertà.

Strana cosa ...
Perché vuole comandare e fare sempre il tempo, perché vuole accomodarsi le leggi, se è in minoranza?

E già, lo sappiamo!
Berlusconi è un gigante nel narcisismo. Il solo fatto che riesca a far satellitare attorno a se un 20% degli italiani, nonostante il bassissimo livello intellettuale sul quale agisce ... gli conferisce un senso di onnipotenza e di diritti unici.

Il suo modello comunque non è duraturo. Non serve che invece di usare l'intimidazione e la forza usi la tentazione, l'inganno, una rete di amici e dipendenti e il marketing manipolativo.
I tedeschi che cantavano "da da da" più tardi presentarono un'altra opera di alta musica con un altro testo filosofico: "Tutto ha una fine, solo la salciccia ne ha due."

Spero che di fine e finali il berlusconismo ne abbia moltissimi, su tutti i piani possibili, e che sia stato una malattia dalla quale solo ci si può recuperare cambiando tutto un sistema di fare le cose!

Carote, salcicce e pastori tedeschi

Dopo le riflessioni fatte pochi giorni fa, dove perlomeno io ho reso chiaro ciò che ho capito di quello che secondo Grillo è la democrazia diretta, torno all'argomento.

Il nome scelto da Grillo è corretto.
La forma politica che meglio convoglia un sistema di democrazia diretta, è il movimento!

Ma un movimento dalle forme prescritte e rigide è paralitico. Se c'è qualcosa che si muove, è che cerca il potere. Ma muoversi come organismo democratico vivo ... il Movimento di Grillo non lo fa.

È scherzoso da parte mia evocare l'immagine di un "movimento" sedotto mettendogli davanti carote (per i conigli) e salcicce (per i cani) per condurlo a una certa meta.
Quello che invece abbiamo visto è un branco di pecore tenute unite e dirette mediante pastori tedeschi.

A me comunque ne le carote, ne i pastori tedeschi, ne il branco di pecore sembrano essere dei segni distintivi di qualcosa che funziona e si regge mediante la democrazia diretta e la partecipazione universale.

C'è comunque da prendere in conto una affermazione ripetuta spesso da gente diversa. Cioè, che Grillo i movimenti e gruppi se li è trovati già composti e in funzione, e si è solo messo alla guida.
Alla quale si aggiunge l'altra affermazione, anche quella probabilmente corretta, che senza Grillo il Movimento non avrebbe superato il 3% di voti.

Abbiamo quindi una cosa strana:
Grillo ha abbracciato l'idea della democrazia diretta, la predica assieme a Casaleggio, ma mostra con tutti i suoi atti gli stessi limiti della democrazia diretta:
È una sistema eccellente per gestire società limitate che possono incontrarsi fisicamente.
Ma la trasposizione a tutta una nazione non è riuscita, non dipende dalle tecnologie, e come dimostra Grillo, i gruppi non riescono a collegarsi, a ingrandire, e a mettersi in rete.
L'unico modo per portare al successo una idea del genere ...
è innestando modi e sistemi autoritari, facendo marketing, e tramite controllo rigido.
Tutte cose totalmente opposte allo spirito di una democrazia diretta.

Una cosa che invece Grillo e Casaleggio hanno capito meglio degli eletti a cinque stelle è, che la democrazia diretta non è compatibile con quella rappresentativa.
È un paradosso - in teoria - arrivare per instaurare la democrazia diretta, e poi rapportarsi ad altri partiti in un sistema rappresentativo, perché si cercano risultati.

E se do ragione a Grillo nella sua intransigenza teorica con altri partiti, metto poi in risalto una cosa che a Grillo invece non sembra chiara:
L'idea della democrazia diretta la hanno abbracciata e sposata solo un esiguo numero dei suoi elettori.
La grande maggioranza non l'ha compresa (del resto non è stata neanche esposta e difesa), e ha dato potere al movimento perché espressione della volontà di ostacolare i partiti nelle loro intese egoistiche ed elitarie .
Se Grillo è stato il catalizzatore dei movimenti e colui che ha attratto i voti, è stato ed è anche il suo demolitore.

Per spiegare Grillo e il Movimento non sono necessarie accuse e malignità politiche.
Quelle sono molto popolari e diffuse, ma inesatte.
Tutto si spiega mediante lo scontro tra atti e principi coerenti e incoerenti presenti nel fenomeno M5S.
Fino a un certo punto (cioè le prime elezioni) coerenza e incoerenza apparentemente armonizzano come ying e yang. Poi invece entrambe, che rimangono presenti e sono evidenti, sono un fattore limitante.
Allora non resta altro che sperare in nuove elezioni e il 51% dei voti.

mercoledì 18 settembre 2013

L'idiota automatico

Lo si innesca via etere, alimentandolo con programmi demenziali, riuscendo ad appagarlo completamente con "l'informazione" che gli si vuole dare.
Informazione che corrisponde a un tragitto di viaggio.
Consumazione di quello che gli si offre, delega ad altri della responsabilità sociale, e completa incapacità di capire incongruenze.

Però mi rimane il dubbio:
L'idiota automatico certamente non vota solo PdL!

Parola di mummia

Parecchi la liberazione da Berlusconi non se la aspettano per decadenza d'ufficio, quanto per decessione.

La promessa di oggi, che Silvio sarà sempre con noi, fa temere che abbia già provvisto alla sua imbalsamazione, con tanto di rituali e congiuri egiziani (ha le sue relazioni ...) per accompagnare le generazioni future fino all'infinito e oltre.

Non rimane che sperare, che l'estintore sia vuoto!

Sympathy for the worms

Ogni organismo ha le sue malattie.

E certe malattie sono mortali.

La malattia dell'Italia è l'accettazione di vermi solitari.
Non per compiacenza, quanto per accettazione di un fatto che ha radici profonde.

La società italiana quindi conosce i parassiti, i loro mecenati, quelli che spolpano la proprietà pubblica, ma ritiene che è un modo consolidato di esistere, e non si può lottare contro i mulini a vento.

Il risultato è, che i vermi ormai non sono solitari, e ospiti ignorati a tavola, ma hanno occupato buona parte della tavola, e sottraggono la maggior parte degli alimenti.

E se qualcuno (Cuperlo) parla della maggiore crisi del paese dal dopoguerra, possiamo affermare, che il paese si trova a un crocevia.
Dove decidere se lasciare la borsa nelle mani dei rapinatori dalla facciata decente, e avviarsi alla morte, o lottare per riprendersela, e rilasciare i parassiti al mondo reale, a imparare come essere produttivi.

Se a tavola gli ospiti aumentano, e per i tuoi figli non rimane più da mangiare, una decisione la prenderai, o no?

E migliaia di ditte fallite sono un chiaro indice di cosa succede:
Spese da coprire troppo alte.

I vermi ormai uccidono l'organismo.

L'Italia è moribonda. Il governo delle larghe intese vuole prolungarne l'agonia perché è il governo del parassitismo, e non c'è altra strada che quella di ricostruire la società su principi diversi.

Spero che la lezione sia servita per cambiare le aspettative degli italiani.
Permettere al ladro di rubare ... ti porta sotto a un ponte un giorno o l'altro.

Per salvare la vita ai tuoi, devi difendere la borsa e sparassitarti!

Direct democracy for dummies

E no! Niente descrizione terra-terra della democrazia diretta!

Ho in mente una delle solite critiche, stavolta sulla mancanza di coerenza.
E spero di riuscire ad essere chiaro.

Voglio rispondere a una domanda principale:
Il M5S e la democrazia diretta sono compatibili?
La risposta sarà no, e giungerò a dare ragione alla Senatrice Gambaro, che Grillo (e Casaleggio, che non è da dimenticare, ne da disprezzare) sulla democrazia diretta ... "la cagano".

E non preoccupatevi, perché anche se anticipo tutto (lo faccio per rendere il più chiaro possibile quello che dirò), la battuta finale comunque ci sarà!
Adelante!

La democrazia diretta non l'hanno mai ne spiegata, ne hanno fatto esempi.
Ma nei meetup la applicano, e Grillo alcune osservazioni le ha fatte.

I punti determinanti sono:
1) Il M5S è un partito provvisorio. Anzi, non è neanche un partito.
Vuole essere un provvedimento transitorio per arrivare alla democrazia diretta.
2) La democrazia diretta permetterà a TUTTI partecipare propositivamente e poi dando preferenze.
3) Nel futuro di Grillo non esiste ne destra, ne sinistra. Tutto sarà canalizzato nella democrazia diretta.

Da queste poche dichiarazioni ... è abbastanza facile dedurre, senza storpiare.
Senza volere affatto giungere a un punto di partenza ideale per far partire le critiche, e attenendosi a un metodo bilanciato e serio, mosso dalla volontà di capire, la democrazia diretta secondo G & C arriverà a includere interessi e ideologie di tutti i tipi, con un campo aperto a tutti.

Prima deduzione:
I. La democrazia diretta è un sistema DINAMICO, soggetto a faccende reali, umori e reazioni.

Seconda deduzione:
II. La democrazia diretta NON HA UN PROGRAMMA POLITICO. È piuttosto un sistema democratico voluto per dare accesso e possibilità di partecipazione totale ad ogni cittadino.

Terza deduzione:
III. La democrazia diretta potrebbe anche essere in vigenza oggi.
In tal caso non ci sarebbero partiti e Casta privilegiata, e gli interessi si cristallizzerebbero per via capillare tramite i sentieri del sistema democratico.
Punto essenziale: Le ideologie di Destra e Sinistra, gli interessi di Lobby, del Vaticano, etc. continuerebbero ad esistere ed essere promosse dai sostenitori di oggi, e l'unica differenza sarebbe, che sarebbero veicolate in maniera diversa.

Spero che fino a qui sia stato facile seguirmi e comprendere quanto dico.

Dalle tre deduzioni precedenti sorgono automaticamente altre deduzioni:

IV. Essendo voce dei partecipanti, che rappresentano il livello universale al presente, e quindi con reazioni continue a faccende della propria attualità, la democrazia diretta si caratterizzerà per cambi di volontà più veloci di quelli gestiti dalla classe politica negli ultimi decenni.

V. Per via dell'approccio immediato, il fenomeno di protagonismo sarà esponenziale.

VI. Allo stesso modo, e per quanto descritto nel paragrafo anteriore, le proposte e soluzioni prolifereranno.

VII. Nonostante nella nostra fantasia si giungerà sempre a dover scegliere fra un Si e un No, è molto più probabile arrivare a una matassa di proposte, tra le quali l'elettore o il parteicpante non saprà scegliere chiaramente.
Se oggi fosse democrazia diretta, ci sarebbero perlomeno tre grandi correnti di volontà propositiva, e non credo che si arriverebbe a maggioranze.

Dalle deduzioni precedenti si inferisce, che un M5S con un programma vecchio di diversi anni, che non si cambia, e con una democrazia diretta che non discute e rivaluta le dottrine e gli assiomi ...
... che il M5S anche se asserisce di essere un Movimento, è un partito personale, inchiodate alle proposte dei padri fondatori, e totalmente chiuso alle volontà cangianti e incontrollabili di una base.

Vale al rispetto quanto osservato tempo fa, che un movimento che custodisce e adopera la democrazia diretta, mentre sta crescendo deve sottomettersi alle volontà e al peso dei nuovi, cercando, ma mettendo anche in discussione la propria maggioranza su certe richieste.
In teoria quindi, se domani il PdL per completo, assieme a tutti i suoi elettori, decide di convertirsi alla democrazia diretta, non si unisce al M5S, e come forza politica dentro della democrazia diretta, avrebbe un peso formidabile.

In una democrazia diretta priva di alcune regole limitanti e protettive, chi fa il tempo sono le militanze attive.

Il rischio è grande, che siano quelle che non piacciono a Grillo.

Prendendo il caos Berlusconi:
In una democrazia diretta, se non ci sono filtri che impediscono iniziative propositive, visto che è un sistema che da il potere all'assemblea partecipativa, oggi sarebbe molto probabile, visti i sondaggi che attribuiscono a Berlusconi un sostegno elettorale stabile e potente, che verrebbe proposta l'immunità per Berlusconi, l'annullamento delle sentenze, e che probabilmente le proposte sarebbero sostenute attivamente e con peso sufficiente per renderle valide.

Riassumo quindi, che Grillo non rispetta i principi della democrazia diretta, e il M5S è un movimento che poco si attiene ai suoi principi.
Il M5S non è altro che un partito con un programma obbligatorio che risale a pochi fondatori,che attrae promettendo partecipazione universale, ma che non ha affatto fatto i conti con cosa vorrebbe dire l'introduzione del sistema diretto.

In altre parole, e probabilmente sufficientemente chiaro:
Avere e mantenere un programma di punti, e cacciare dissidenti ... sono due cose che non vanno con la democrazia diretta.
Quello che Grillo fa fare al M5S va in senso contrario a quello che sarebbe la democrazia diretta partecipativa universale senza quorum.

Avevo promesso la battuta finale:

Così come la presenta Grillo, la democrazia diretta la abbraccia chi è dumber than a dummy.

martedì 17 settembre 2013

Que no pare la fiesta!

Tanto "amore" incondizionato, per salvare Berlusconi ha motivi molto meno nobili.

Gli eletti del PdL sanno perfettamente a chi devono i privilegi.
Hanno avuto prova recente, che "Senza" il Capo non muovono tanti elettori, e inoltre devono sentire, che se Berlusconi si dilegua, è probabile che lasci anche la politica e per loro finisce la festa.

Tutti quindi uniti a protestare contro la magistratura, ognuno cercano il cavillo vincente col quale salvare la Berlusconi dalla legge, e il proprio sedere dal freddo.

Di commovente non c'è niente, non è epico (altro che "300"!), e sembra più un clan di avvoltoi che fanno catena per non perdersi la grande sbafata.

Non mi fa pena Berlusconi, perché è lui che si cerca le carogne, ma considerandolo obbiettivamente, il mediocre numero uno fa molta pena!

domenica 15 settembre 2013

L'uovo di Troia - Associazioni

Uovo di pasqua.
Cavallo di Troia.
Uovo-Pulcino-Figlio
Figlio di Troia.
Uovo di cuculo.

Sono giorni nei quali tanto si parla di magistratura politicizzata.
Con deputati e senatori a protestare contro i giudici.
E il Capo dello Stato, che da il segnale per il futuro:

D'Amato alla Corte Costituzionale!

La scena ora davvero può essere titolata senza cattiveria:

La politica invade la magistratura!


Con il suo curriculum, D'Amato è la persona ideale per soppesare correttamente tutto quello che riguarda Corruzione, abuso di potere, lobbismo.

Noi cittadini pero non possiamo lamentarci:
A quelli che ancora non hanno capito chiaramente come vanno le cose ... beh, per quelli non c'è davvero rimedio.
Agli altri spero sia svanito anche l'ultimo dubbio.

Io da parte mia, se non trovo qualche alternativa di ultima ora, alla prossima opportunità voterò M5S.
Non convinto, molto critico, ma la mafia politica si deve fermare!

venerdì 13 settembre 2013

L'uovo di Troia

Volevo sin dal principio dialogare e non monologare.
E un blog forse è il modo sbagliato per riuscirci.

Oggi voglio lasciarvi con una frase, sulla quale ci risentiremo fra un paio di ore.

Vorrei che ci pensaste nei momenti liberi, facendo associazioni.

L'uovo di Troia.

A presto!

Venerdì 13 13

Non ho ancora letto niente la riguardo, ma devono essere parecchi quelli che oggi lo reputano il giorno della sfiga alla potenza.

Peperoncino, zampa di coniglio, toccare ferro e fare le corna.
Quali sono le vostre safety measures?

Stavo pensando a quello che potrebbe essere una grande disgrazia per gente disgraziata, che vive alla faccia degli altri.

Poi ho letto quanto dice Casaleggio su internet, e ho avuto l'idea di un progetto informativo.

I personaggi pubblici devono accettare che i media parlino di loro.
E allora si potrebbe parlarne per informare e mostrarli nel loro mondo.

Facilissimo da fare:
Su Wikipedia, aggiornare le biografie. Inserire "gli amici", le onorificienze, le lobby, gli scambi, le alleanze, e ovviamente tenere pronti tutti i link di tali collegamenti, per capire a quali interessi obbediscono i personaggi.
Ritrovarsi in un dossier della corruzione non è una cosa fortunata!

Ricetta geniale

Dicevo Gesù Cristo, che se l'occhio ti fa inciampare, devi cavartelo, perché è meglio arrivare al giorno del giudizio con un occhio, che morire giustiziato da Dio con due occhi.

Il PdL e Berlusconi che hanno molta dimestichezza con ricette cristiane, la mettono in pratica:

I padri costituente hanno voluto tre poteri indipendenti e complementari.
Secondo il PdL, uno dei poteri è politicizzato.
Alquanto strano, che è solo politicizzato da una fazione politica, anche se c'è evidenza che alcuni giudici hanno fatto bei favori all'altra.

La soluzione del PdL allora è, che il terzo potere si sottomette al potere politico.
Che nel sistema politico si aumentano i poteri del Capo dello Stato, così l'Italia di fatto sarà una repubblica presidenziale con due poteri dipendenti da tale carica, e una magistratura situata su un terzo piano, al disotto della politica.
Avremmo quindi una Presidenza e l'organo legislativo al disopra della Magistratura, con tutte le carte preparate per sottrarsi alla giurisdizione della legge.
La magistratura per il popolo, e per i criminali e furfanti politici un foro di pari.

Con quanto afferma combina perfettamente, che la legge poco prima voluta e approvata per mantenere fuori dalla politica coloro che sono pregiudicati ora non piace più.
Il PdL in teoria era d'accordo, che una legge del genere è di dovere verso gli elettori, che non vogliono dei criminali come rappresentanti, ma come faceva notare Alfano al momento dell'approvazione, la legge non doveva essere applicata a Berlusconi.

Siccome la magistratura malvagia invece l'ha applicata, ora la legge non sarebbe retroattiva, e comincerà a valere solo quando Berlusconi sarà morto (spero), anche se nel frattempo era già stata fatta valere in quasi altri 40 casi.

Annuncio per i mafiosi non troppo svegli:
Accorrete a candidarvi alle prossime elezioni. Per una intera legislatura potete partecipare, e poi, se siete abbastanza, cambiate la legge e rendete permanente il vostro mandato e la vostra immunità.

Se la magistratura è politicizzata, invece di spulciarla con poche regole, rispettando lo spirito e la volontà della costituzione,
un momento!
Ma questa politicizzazione è storica, o sarà che è nata con l'apparizione di Berlusconi sulla scena?
Ah, Craxi! Si, hanno falciato anche quello prima di Berlusconi!
Che era, di destra pure quello?

E Andreotti si che era di destra!
Ma Andreotti a differenza di Berlusconi, se faceva le cose, le faceva in modo intelligente.
Se Berlusconi fosse intelligente, la magistratura non lo avrebbe potuto incastrare.
Se la destra è orgogliosa di Berlusconi ...
no, neanche da prendere in considerazione!
Orgogliosa non è! È tutta una questione di ... pepite.

giovedì 12 settembre 2013

Disfunzionalità selettiva

Andare sul tetto del Parlamento con logotipo del proprio partito.
Un fatticello che non rispetta le regole. E che si deve sanionare.
Di comune accordo.
Intendersi su una bravata sembra facile.

Altrettanto facili sono stati:
Il voto compatto di un governo per confermare che una ragazza di vita è nipote di un Presidente straniero di un'altra nazione.
Sanzione: Nessuna.

La protesta massiva di parlamentari e senatori contro la magistratura.
Sanzione: Nessuna.

Il rifiuto di accettare un verdetto in ultima istanza, e esigere che il potere politico invalidi la sentenza.
Risultato: Si discute con calma.

È evidente, che il Parlamento non è un casino, dove ognuno fa quello che vuole.
Hanno delle regole, hanno una struttura, e se c'è da disciplinare lo sanno fare, e anche di comune accordo.
Estremo allora il contrasto quando un personaggio è responsabile di fatti gravissimi, e tentennano, sono incerti, valutano ...
Per "disciplinare" ed escludere i mafiosi ... mica ci mettono qualche giorno!
La magistratura che è lentissima fa il suo lavoro e arriva ai verdetti finali.
I rappresentanti degli italiani invece soppesano, fanno negoziati, devono mettersi d'accordo.
Insomma, l'ordine lo vogliono solo in certi casi, ma gli escrementi non li disturbano.\
Anzi! Parole del Presidente: La convivenza nazionale richiede tagliare i piedi alla magistratura, dare spazio all'evasione, al sequestro dello stato, all'abuso di potere, all'interesse di gruppi e persone.

Napolitano e tanti altri personaggi eletti ... vogliono un paese marcio!

Chi ha buon senso

Tempo fa si parlava di smacchiare, e ora invece c'è un pozzo di pece, nel quale chi aggira la legge per salvare Berlusconi si tuffa permanentemente.

Non credo che sarà possibile continuare a mantenere confusi quegli italiani che per decenni non sono riusciti a distinguere nitidamente le cose.
E non lo credo, perché la cosa certa è che chi si incasina con michiate come lo fa Berlusconi, ha abilità di inganno limitate.
Ora ci troviamo al difuori del suo campo di azione, e quello che succederà non si potrà coprire con un ombrello logico per fargli cambiare colore.
Non sarà affatto una questione di lasciar avvenire le cose macchiandosi il meno possibile.

Bisogna riconoscere l'intuito di Renzi:
Se ora non fai una dichiarazione chiarissima e decisa, che sei bianco, una volta fatta la volontà di Berlusconi, sei anche tu tinto di nero profondo, e non ci sarà modo di smacchiarti!


Siccome non dubito neppure di un certo grado di furbizia in Razzi, che i fatti suoi li fa bene, posso affermare che chi stavolta non segue Renzi, dando dichiarazioni chiarissime e allontanandosi da Berlusconi, a parte il fatto di cadere in un buco nero, lascia la gente pensante con una solida certezza:
Se non puoi mollare Berlusconi, dipendi da lui.
E se ti addentri nel buco nero per farlo riemergere a stare a galla, pur non essendo del suo partito, sei sicuramente corrotto.

Grazie Berlusconi!

Farsi un giudizio in una situazione confusa, dove nessuno è privo di peccato, è impossibile.
Nel momento in cui si presenta una tavola con i pro e i contro, la faccenda si fa nuvolosa, e neanche un verdetto chiaro fa contrasto, rimane tutto nel limbo.

Feltri pochi giorni fa ha espresso un giudizio coerente e ragionato, descrivendo la situazione di Berlusconi e del PdL come momento di panico e di azioni senza testa e senza piedi.
È esattamente questa la impressione che ho da parecchio tempo:
Il branco di protettori pagati non ha un direttore d'orchestra.
L'unico movimento che è davvero sincronizzato come una orologeria svizzera è votare o presentarsi in piazza o protestare contro la magistratura. È una cosa facile da fare.
Quando invece la strategia manca (e ora sicuramente manca), i solisti si prodigano ognuno per conto proprio per fare il miracolo, e meritarsi le pacche sulle spalle. Magari date con le mani piene di bigliettoni. Quello che si vede attualmente è il concorso interno per evidenziare, chi è il più scaltro.
La meta da raggiungere è equivalente al costringere che tutto il mondo accetti, che è il sole che gira attorno alla terra.

Il Grazie a Berlusconi è di dovere.
Però rendo prima grazie alla natura, per non averlo dotato di eccezionalità.
Grazie alla sua mediocrità, rende le cose molto facili.

Oggi mi sento di ringraziare il Signor Berlusconi, per aver deciso di lasciar correre una strategia che rende le cose molto, ma molto facili.
È un regalo agli italiani, permettere di vedere le cose in bianco e nero.
E smistare colori che non c'entrano è molto facile.

È sufficiente cominciando con le cose che tutte le persone sincere e corrette riconoscono chiaramente come nero infame. Una volta definito il nero, il bianco è altrettanto facile da definire.

Allora:

A me non importa in assoluto, se la Magistratura fa guerra a Berlusconi. E se la sentenza di Esposito è una azione di sabotaggio politico.
Ho elementi che mi permettono evitare di dare peso alla sentenza, e concentrarmi invece sulla situazione e sulla opportunità.

La situazione è, che Berlusconi è di fatto fuori dalle Camere, e costretto a rinunciare alla sua immunità politica. Basta confermarlo.

La domanda è, cosa vuol dire salvare Berlusconi, e cosa vuol dire lavarsi le mani, e sottomettersi alla legge.

Una prima risposta è, che per definizione la legge è al disopra dell'interesse particolare e non si può piegare.
Ma abbiamo l'obiezione, che la legge (scritta, voluta e approvata da chi ora la satanizza) potrebbe essere difettosa.

Per me la salvezza di Berlusconi QUALIFICA coloro che saranno responsabili di essa.

Si tratta di RIBALTARE un fatto, con ragioni di importanza inferiore, con pretesti, perché non si vogliono accettare le conseguenze che varrebbero per tutti.

Ma la QUALIFICA la intendo in modo molto meno astratta.

Caro Signor Presidente,
Cari Deputati e Senatori,

qualsiasi cosa facciate per intralciare il corso della legge, equivarrà ad associarvi qualitativamente ed eticamente al gruppo di persone pagate per votare poco tempo fa, che una ragazza marocchina dedita a procacciarsi vantaggi con la propria anatomia fosse invece egiziana, e nipote del Presidente Egiziano.

Lo ripeto: Se disubbidite alla legge, siete voi che vi unite all'abuso di potere, dalla vostra altissima posizione di responsabilità, per chiamare un giudice, chiedergli di rilasciare una ragazza marocchina per un supposto pericolo diplomatico, perché la conoscete grazie ad incontri anatomici, e poi costringere centinaia di persone pagate con soldi pubblici, a sostenere l'inganno e votare che il nero è bianco.

Lo ripeto ancora una volta:
Se Berlusconi conserva la sua immunità, avrete creato un secondo precedente unico nella storia:
Che non è solo un partito che sigilla e dichiara che un fatto è il contrario di quello che è, ma che tutto il potere politico lo fa. Che pone il sigillo e comunica a 60 milioni di cittadini, e al resto del mondo, che in Italia basta avere 10 milioni di voti per avere all'occorrenza tutto il potere politico difendendo le azioni banali, stupide, illegali, di infima caratura, di un solo personaggio.

Confermerete, che l'Italia è il paese che ruota attorno a un imprenditore evasore, bugiardo, truffatore, che cambia leggi a convenienza, e che si mette nei guai da solo per mancanza di controllo di se stesso.
Peggio ancora, per mancanza di intelligenza.

Se lasciate Berlusconi dove sta, ci farete capire che per la classe politica viene prima Berlusconi e poi gli italiani e la giustizia.
Anzi peggio:
Ci farete capire, che gli italiani e la giustizia non esistono nell'universo di Berlusconi, e che voi appartenete al suo universo!

Grazie Berlusconi per essere così mediocre, ma insuperabile nel narcisismo, da costringere tutte le pedine del gioco di scacchi a mostrare di quale colore sono!

mercoledì 11 settembre 2013

Costo corruzione = f(x)

Lo avevo già detto, ma è buoni ripeterlo:
Per ogni Euro rubato, speso male, sprecato, il danno reale è un multiplo.
Se vuoi rubare un Euro, farai molto più danno economico che il miserabile Euro che ti metti in tasca.

La corruzione (che per me include qualsiasi tipo di interesse che non rispetta equamente chi paga le tasse) causa ingentissime perdite economiche.
Un impiegato statale non necessario, non costa solamente il suo stipendio.
Oltre al costo diretto, il sistema messo su per poterlo assumere, e la rete di interessi che lo fa assumere, ingrandiscono di molto il denaro pubblico bruciato per "ridurre la disoccupazione a spese dello Stato".

E ora invece l'affermazione contraria.
Un terreno improduttivo, che viene fertilizzato e trattato adeguatamente, permette rendimenti superiori all'investimento.

Affermo quindi con riserve, che vale anche l'opposto:
Responsabilità, capacità e onestà = f(x)

Le riserve le esprimo, perché escludo con assoluta convinzione, che il modo come il M5S elabora le sue mete sia bilanciato.
Ritengo invece, che è essenziale la molteplicità di opinioni, e lo scontro, anche quello di interessi, per capire quale è il percorso più promettente. Se possibile, per avvantaggiare gruppi diversi e forse anche antagonisti.

Quello che il M5S afferma di fare, e la sintesi. Bugia vergognosa, equivalente a quella ripetuta dal PdL.
Ma è vero, che il miglior modo di muoversi per il paese è facendo sintesi con responsabilità, onestà, e rinunciando all'orgoglio e al protagonismo, senza rinunciare al proprio cervello e alla propria voce.

Il PdR

È la moda delle morfologie di sigle.

Il Presidente della Repubblica italiana da troppo tempo sta apertamente mostrando che della Repubblica gliene importa poco (anche se finge di preoccuparsene in continuazione), e che invece gli interessa sostenere tutt'altra categoria, CONTRO la Repubblica.

La teoria, che tale categoria è indispensabile per il governo, per il paese, perché senza non funziona niente, e sarà peggio, non convince e non fila.
È un argomento fallito dal principio.

Sia permesso dunque di lanciare l'affermazione, che alla luce dei fatti, Napolitano preferisce essere il Presidente dei Ratti (mi riferisco alle zoccole grandi quanto un cane, quelle di cui parlava Battiato, che di mestiere fanno gli avvocati difensori di gente che commette reati.)

Amici assegnati

Se avete letto il post precedente, e avete riportato alla mente il momento in cui avete votato le ultime volte, vi siete resi conto che l'analogia che ho fatto non quadra.

Infatti!!!

Voi avete messo solo una crocetta che autorizzava un gruppo di interessi, che verso di te sentono un minimo di responsabilità, di scegliere gli amici da assegnarti!
Amici tanto per dire!
Di scegliere le persone che reputano migliori, per ottenere certi risultati.

In concreto, mi pare che pochi in Italia neghino, che il PdL ha come scopo principale mantenere il potere e l'immunità giudiziaria a Berlusconi.
L'unica importanza che ha l'elettore del PdL, è che serve per riuscire a ottenere sufficienti mandati per rendere facile l'emissione di direttive. L'elettore PdL, è la gallina che si alimenta perché le si tolgono le uova ogni giorno per venderle e guadagnarci.
Solo l'elettore PdL?
No.

Molti politici consolidati nei seggi per decenni, sono solamente amici affibbiati agli italiani da chi muove i fili.
Hanno un vantaggio: Aumentano il coefficiente di governabilità del paese.
Se interpretiamo Napolitano, e ci manca la capacità di apprezzare teatro, dovremmo sinceramente chiedergli di nominare Berlusconi senatore a vita (l'opzione se l'1'è mantenuta aperta, no? Poteva nominare cinque senatori, e si è riservato la possibilità di nominarci il più meglio di tutti, se gli altri (il PD) non accetta la missione di sporcarsi da capo a piedi, lasciando Berlusconi al potere.) e poi magari fargli spazio anche per cambiare la Costituzione, e di fatto trasformare l'Italia in Repubblica Presidenziale. E poi avremo Berlusconi Presidente.

Il problema è, che per una qualche ragione incomprensibile, tutti credono che fare una cosa del genere sarebbe un grandissimo e sfacciatissimo tradimento alla democrazia e alla libertà, e nessuno vuole farlo alla luce del sole.
Ci fanno le commedie e le sceneggiate per girare la frittata e affermare che non si tratta di frittata, bensì di una torta di compleanno, e tra loro muovono tutte le leve che possono, per indurre altri a doversi prendere la responsabilità di aprire la strada a una cosa del genere.
Perché il villano del gioco nessuno vuole farlo, ma l'imbroglio e la truffa la vogliono tutti.

Ti chiedevo:
Se sai che sono questi gli amici che ti toccheranno, perché continui a metterci la crocetta?

Ipotizziamo, che per miracolo alle elezioni si presenta solo il 30% degli aventi diritto a votare.
In teoria, le elezioni sono valide.
Ma tu davvero credi, che non succede niente?
Credi che la maggioranza disgustata accetta la fregatura e lo sbeffeggio senza buttare all'aria tutto?

Ipotizziamo, che ci rendiamo tutti conto, che è la mafia che ci offre un buffet di diversi colori, ma che alla fine è tutto controllato dalla mafia.
Davvero crediamo, che non si può fare altro che cercare l'opportunità tramite la connivenza nazionale, invece di esprimere il rifiuto di maggioranza nazionale, e se necessario, cercare mezzi, misure e appoggi necessari per sgominare l'accozzaglia di furfanti dalle leve del potere?

Gli amici

Un tuo grande amico è costruttore. Lo chiami per lavori da fare in casa tua, e ti fa i conti li per li, su due piedi.
E ti getta di botto, che per la mano d'opera è un certo valore, prezzo da amico, e il materiale a parte si vedranno i prezzi.
Siccome hai già un'idea del costo del lavoro, sei grato perché ti tratta molto bene, e gli affidi i lavori.
Poi ti presenta la fattura. Rispetta la sua proposta, ma i materiali usati ti sanno a stangata.
E quando fai la prima visita a uno spaccio di materiali di costruzione qualsiasi, vedi che ti ha fatto pagare il doppio dei prezzi comuni sul mercato.

Credo che a quel punto la tua lista di amici rimpicciolirà.

Ti ricordi l'IMU?

Con una persona della quale ti fidi, fai un'accordo molto, ma molto chiaro. Per iscritto. E firmate anche.
Tra le clausole si prevede che nel caso di una situazione che comunque si ritiene improbabile, il tuo partner contrattuale prende certi obblighi.
Poi quel caso purtroppo si avvera, e il personaggio trova mille cavilli, contraddicendo se stesso, e negando quanto aveva sottoscritto di proprio pugno, perché mom gli conviene.
E anzi, comincia a darti del farabutto perché saresti disonesto, egoista, a convenienza, che vuoi danneggiarlo.

Elettore della Destra: Tu persone così le terresti come amici?
E dimmi, se li voti, pensi che è gente che rispetta gli impegni presi con te?

E immaginiamo che c'è un terzo amico non coinvolto apertamente o direttamente.
Al quale i personaggi immaginati si appellano per ottenere appoggio.
E questo terzo amico non si sforza neppure di prendere in considerazione il fatto che ti hanno imbrogliato, ma comincia a solidarizzare con ragionamenti astratti. Che il primo da lavoro a parecchi muratori, ed è importante per l'economia della comunità.
E che il secondo, se si attenesse al contratto, perderebbe un'affare.

Io per decenni ho preferito non circondarmi di amici così. (In politica. Nel mondo del lavoro invece me li sono trovati davanti diverse volte, e anche di categoria peggiore. Tipo quelli che ti ricattano, che se non ti fai rubare da loro ti rovinano, se necessario anche col l'aiuto del mondo criminale.)

Auguri a tutti voi, che con tanta facilità mettete una crocetta e scegliete i vostri cari amici!

Nè fumo nè arrosto

Se un personaggio di spicco della politica fa delle affermazioni, e una analisi logica rivela che sono incoerenti e sconclusionate ...
il personaggio magari sarà di spicco, ma è un cretino.

Diamogli nome!

Brunetta afferma col dito puntato, che il PD è deciso all'attentato politico contro il PdL, perché ha la sicurezza di fare un governo senza elezioni, con il sostegno di 20 senatori M5S.
Se così fosse ... ve lo immaginate?

Cioè: Il PD non corre assolutamente nessun pericolo! Mantengono tutti i loro seggi, gli stipendi, e quello che cambia è solo che il PD non dovrà governare col PdL, ma col M5S come tutti speravano o si aspettavano dopo le elezioni (tutti, anche gli elettori del PdL!).
E ci sarebbe anche la ciliegina: Berlusconi fuori a calci nel sedere!

Poi però il PdL coatto dichiara scacco matto al PD, che deve o rinunciare al governo, oppure macchiarsi di delitto alla Costituzione.

Dicevo: Se ci pensate, Brunetta è un essere strisciante velenoso, ma cretino.

Si, sbagliamo!
Non è cretino.
La strategia del PdL sarebbe completamente stupida e inutile, se fosse vero che il PD non rischia assolutamente niente, e si guadagna anche una buona immagine con l'elettorato!
Brunetta quindi ancora una volta mostra chiaramente una cosa:
Nel PdL sono sul serio convinti, che basta puntare il dito contro di te, accusarti di qualsiasi cosa, fare la faccia di: Ma che farabutto che sei, e l'italiano televisivo in maggioranza fa si con la testa e ripete: Ma che disgraziati per davvero!

Brunetta: non dubito che la gente limitata esiste, e ha tutto il mio rispetto.
Ma tu caro ...,  davvero credi che sfidando l'intelligenza della maggioranza la fai in barba a tutti?
Io sinceramente ho parecchi dubbi.
Secondo me, la grande maggioranza degli italiani è convinta di essere più furba e intelligente di te, e le tue sfide le interpreta come offese. Probabilmente un giorno la pagherai!

Guarda caro Brunetta, che ti abbiamo capito: Le affermazioni le fai per un unico scopo: Provocare le smentite del M5S, meglio se espresse con stile cafone, così il PD capisce che è davvero nelle vostre mani!

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/10/governo-brunetta-20-senatori-m5s-pronti-a-sostenere-nuovo-esecutivo-con-pd-e-sel/707607/

PS. Brunetta ci dice, che non è affatto vero che ci sono 20 senatori M5S apostati.

Etichette corrette

Ovviamente quelli di sinistra usano definizioni di parte:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/giunta-beffa-nuovo-rinvio-chissa-quando-si-vota/2214747

Di quale "parte" è uno che non vota, che non voterebbe la sinistra (quella che conosco nelle varie denominazioni), che non voterebbe la destra, che non riesce a votare M5S (sento che è ora di farmi sentire)?
Se le etichette le metto io, sono un poco indipendenti?

Ho visto il video di Schifani a Portaperta.
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/09/10/schifani-contro-b-plotone-desecuzione-camera-a-gas-scontro-con-gomez/244172/
Stranamente mi ricorda i video delle "Signore" del PdL.
Fare delle dichiarazioni complete, ripeterle, aggiungervi affermazioni qualificative.
E poi, quando l'altro ospite dovrebbe replicare, interrompere in continuazione, senza neppure far finire una sola frase.

Dicevo che mi permetterò riformulare e fare etichette.

Abbiamo un fatto chiaro: La magistratura indipendente ha emesso un verdetto chiaro e definitivo.
Magistratura, perché dozzine di giudici hanno lavorato nella stessa direzione, e quello che ha letto la sentenza non è l'uno che ha deciso a piacere.
Quindi: il potere indipendente della magistratura ha analizzato per sette anni. Berlusconi per sette anni ha potuto difendersi tramite i migliori avvocati senza restrizioni, ed è stato dettato un verdetto.
La cosa quindi è definitiva.

Pero arriva il PdL e dice che il potere legislativo è superiore alla magistratura, e può ribaltare la sentenza.
Anzi, dice che DEVE ribaltarla, altrimenti il PdL farà cadere il governo.
E nonostante gli stessi personaggi abbiano promosso, chiesto, confermato e difeso la legge che i magistrati hanno applicato, ora sorgono i dubbi ... o meglio, appaiono le certezze, che invalidano la legge Severino.
Etichetta: Imbroglioni e ricattatori sfacciati, di astuzia mediocre.
Perché chi vi nega di oltraggiare la Costituzione sarebbe cattivo?

Le "pregiudiziali".
Fortunatamente è arrivato chiaro il messaggio:
il PdL la tira per le lunghe. Con argomenti strani. Tutto ovviamente a partire dalla premessa, che la legge non deve essere applicata.
Allora si tirano in ballo "procedure" che non esistono, ovvero precedenti che non ci sono, e che quindi obbligano a lunghe trattative per ideare la procedura con cui privare Berlusconi dell'immunità e del titolo di Senatore.
L'etichetta è chiara:
La procedura del Senato ha un valore legale superiore a quello della Suprema Corte!
Ecco che ci si deve litigare a sangue. Perché la Corte Suprema si può ignorare, se uno ha la possibilità di mettere sotto scacco il potere legislativo, ricattandolo.
Capita la lezione?

Il Presidente Napolitano ha già messo la sua etichetta:
Se un governo (che in fin dei conti si rifà o con un rimescolio di alleanze e accordi, o con nuove elezioni) corre il pericolo di non poter più essere telecomandato e diretto da Berlusconi (dicevo che useremo etichette chiare!), anche il verdetto di una Suprema Corte può essere ignorato e invalidato da una commissione di senatori, sulla base di prolisse giustificazioni e appellazioni procedurali, che in fondo sono insignificanti, e che potrebbero essere di qualsiasi natura, semprechè permettano giungere alla preservazione dell'ingrediente principale del buon governo in Italia.

L'ho fatta molto lunga. La accorcio: Napolitano dice, che il governo è Berlusconi, e il resto è contorno. Berlusconi non si toglie!

La "colpa" è del PD, non perché il M5S la cosa la vede con ambiguità ed è vicina al povero Berlusconi, ma per il semplice fatto, che dipende dal PD se Berlusconi deve sottostare alla legge.
Il PD correttamente, ma inutilmente si sgancia chiarendo, che il rispetto della legge non dipende dal voto del PD, e il PD non può farsi complice di un giochetto di violenza al potere della magistratura.
Se il PD alla fine CEDE (altro termine non si può usare), il PD si affibbia l'etichetta di potere politico attentatore all'ordine dei tre poteri indipendenti.

Quello di cui il PdL accusa il PD, cioè di fare uno sporco gioco politico, è esattamente quello che fa il PdL:
Se il PD si sottrae al dovere di esprimere una posizione chiara a favore della legalità, si macchia di illegalità. La richiesta del PdL quindi si traduce in:
O perdete il governo e dovete riconquistarvi i seggi, oppure li mantenete, ma vi bruciate con gli elettori, perché vi tatuate "farabutti traditori" sulla fronte.
Il rischio minore è con l'elettorato. L'elettore è fesso, e c'è sempre modo di fargli credere che il tradimento è stato per garantirgli il meglio.

Diceva Schifani, che mai aveva assistito ...
Si, è davvero unico nel continente europeo un fatto talmente scandaloso. Mai nessuno era arrivato a tanto.
Berlusconi e i suoi sono un branco di delinquenti senza onore e senza ombra di vergogna.
Alla caccia del vantaggio a tutti i costi, a costo di tutti.

E ora chiedo:
Presto sarà evidente, chi per noi farà cosa.
Alla prossima opportunità che avrai per votare ... davvero deciderai di dare il mandato a chi fa la volontà di Berlusconi invece di quella della legge?

Se il PD cede, solo hai tre scelte logiche:
Non votare.
Votare M5S
Votare Berlusconi.
Il resto non ha senso.
Se scegli PD o qualcuno degli attori secondari ...
mi spiace dirtelo, ma l'etichetta "fesso" te la meriti!

La enza

Sono auditivo (di quelli pesanti) e ho momenti nei quali una parola mi richiame le sue rime.

Convivenza nazionale.
Caro Signor Presidente, c'è una parte di italiani, con la quale la gran maggioranza non vuole convivere. Lei lo sa, e dovrebbe stare molto attento alle parole che usa.
La Sua "convivenza nazionale" era in tutti i sensi riferita ai poteri politici di governo.
Dietro a tali poteri non c'è il loro elettorato, cosa che lei sa ancora meglio, e usare tali espressioni manipolative per modellare certi fatti di attualità, per confezionarli in presentazione mangiabile ... è offensivo. Viene voglia di pensare a un referendum dopo la sua morte, per immortalarlo in una qualche maniera disonorevole tra i presidenti italiani. Per esempio con una menzione negativa obbligatoria nei libri di storia.

Ha sicuramente sentito, che a poche ore dalla pubblicizzazione della sua frase, è stata ritoccata e corretta in "connivenza nazionale".
Di modo che Lei è presentato come colui che richiama alla complicità con i poteri delle ombre nella Repubblica, dichiarando che essere collusi è necessità indispensabile per la salvezza del paese.

E allora mi permetto di aggiungervi un altro termine che fa rima.
Perché voglio essere meno cattivo, ma do per certo, che il nazionale lo dobbiamo davvero togliere.
Quelli che vogliono salvare l'intruglio mefitico che governa l'Italia non sono affatto nazionali.
Ma senza dubbio, assieme a lei, e sotto la sua regia, cercano la "convenienza" particolare.

martedì 10 settembre 2013

Possibili effetti

Un linguaggio di programmazione di computer riflette in un senso più ampio la relazione che noi in generale abbiamo quando esprimiamo giudizi.

Per esempio:
Chiediamo un input (che digiti qualcosa sulla tastiera) all'utente, per continuare a seconda della scelta che ha fatto.
Abbiamo previsto 4 possibili risposte, e in più dobbiamo verificare, che ne abbia dato una.
Ma gli dobbiamo anche offrire la possibilità di interrompere e chiudere il programma, eventualmente con la possibilità di salvare quella che ha fatto fino al momento dell'interruzione.
Sono parecchie strade possibili, ma siamo noi, programmatori onnipotenti, a decidere a cosa porterà ogni scelta.
Se vuole interrompere, potremmo preferire mandargli il messaggio:
"Disgraziato scansafatiche! Hai cominciato a lavorare solo 10 minuti e 42 secondi fa, e già fai una pausa? Di fronte a te, al lato della lampada, c'è una videocamera. Presentati un ufficio per il tuo licenziamento!"

In questo momento c'è nuovamente la possibilità per presentare le conseguenze di certe azioni, come se fossimo onnipotenti, capaci di tenere in conto ogni variabile possibile, e calcolare il risultato matematico.

Dopo l'introduzione molto autoironica, mi permetto di prevedere molto superficialmente qualche effetto che potrebbe avere il giudizio dei senatori su Berlusconi:
1) Se il PD accondiscende, e non esrpime un verdetto chiaro e netto, rispettoso delle leggi e regole, come probabilmente farà il M5S, il PD poterà sulla fronte il tatuaggio:
Berlusconi c'è perché lo abbiamo voluto.
Cosa che probabilmente una fetta gigantesca degli elettori del PD non potrà perdonare.
2) Se il PD invece seriamente, evitando attacchi, spiegherà in modo comprensibile perché la politica non può imporsi sulla legge (sarebbe come mettere in mostra, che esiste un foro politico della Casta, dove rifugiarsi dalla legge che vale per gli altri)), il PD probabilmente guadagnerà qualche punto di elettori che già vedevano solo il M5S (o SEL) come alternativa a Berlusconi.
3) Dal secondo caso trarrebbe anche vantaggio il M5S, perché sarebbe una prima convergenza del PD verso il M5S. Inoltre, il PD con una risposta negativa al PdL rischia la 90% di uscire dal governo, per cui gli rimarrebbe solo o elezioni, oppure qualche ulteriore convergenza col M5S per prendere assieme ulteriori decisioni importanti prima di riaprire le gare.
Cosa che sul serio sarebbe da consigliare. Come minimo, aggiustare alcune regole per assestare meglio un colpo al PdL prima delle contese.
Una sarebbe il voto preferenziale. Un PdL dove gli elettori preferiscono personaggi autonomi invece delle marionette di Berlusconi, o dove l'eletto PdL (o Forza Italia) deve a se stesso il risultato e non all'additamento del padrone, è un PdL più partito e meno appiccicato alle preoccupazioni personali del padrone.
Etc.

Fate voi.

No, facciamo gli spettatori. Vediamo cosa succede, perché per un bel pò avremo solo la possibilità di fare i due vecchietti del Muppet Show.

Mamma, Ciccio mi tocca!

Quando due cani in carosello cercano di mordersi la coda a vicenda, è difficile stabilire quale aveva cominciato a dare fastidio, e quale sta cercando di far capire all'altro, che vuole essere lasciato in pace.
È poi anche possibile, che io due consenzientemente stanno giocando, o che entrambi hanno avuto voglia di molestare allo stesso tempo.

Quello che si riesce a vedere nella infinita giocata tra Berlusconi e gli oppositori politici, è comunque una cosa, a prescindere di chi sia Ciccio, o se è il fratello di Ciccio quello che provoca e poi cerca di far castigare Ciccio.

Da venti anni Berlusconi occupa lo spazio principale nelle faccende della nazione.
Ripeto: È possibile che lo perseguitano, e ovviamente per cacciarlo dalla scena politica è sulla scena politica, sul palco, che cercano di farlo, invece di lavorare per i cittadini.
Per pura cattiveria. O per sete di potere, perché Berlusconi è talmente forte, che politicamente non c'è modo di relegarlo a un posto secondario.

Strano, strano strano, che però ci sono molti dettagli che indicano, che il fratello di Ciccio è un grandissimo disgraziato, e fa il furbo dando a Ciccio la colpa perché non vuole farsi passare addosso.

Nel caso Ruby e in quello delle donne raffinate con le quali Berlusconi ama cenare elegantemente, in cambio di conversazioni politiche, qualche balletto piccante, e per filantropia, parecchi sostenitori di Berlusconi reputano al disotto della loro dignità mantenere la versione ufficiale, e parlano apertamente di relazioni intime massive. (Poi, un personaggio che ha bisogno di accoppiarsi con una donna più giovane di 59 anni ... è fuori del comune).
Nel caso Mills, ci sono state condanne, sono emersi i fatti, e per prescrizione a Berlusconi non è toccato ciò che gli spettava. Ma resta chiarissimo il suo livello etico.
Che abbia fatto cadere un governo, comprando senatori, finora nessuno della sua parte lo ha negato.
(Lì c'è probabilmente lo spirito, che adoperarsi per Berlusconi è cosa necessaria solo quando è minacciato da sanzioni. Cioè per forzare le regole, ed esimerlo dalla conseguenze.
Inutile chiedergli di confessarle tutte, per trasformargli il paese in modo tale da prevenire qualsiasi castigo e assicurargli la pace in vita. È invece un'atteggiamento da avvocati:
Possono parlarne e possono circolare voci, ma finché non hanno sufficienti elementi per incriminarti, non è necessario badarci.)

È chiara dunque una cosa:
Dopo anni ed anni di processo, di giudici al lavoro sulla frode perpetuata, e arrivati a una sentenza conclusiva e definitiva ...

ora il gioco si fa sul terreno politico, e con il ricatto:
O state zitti, e ci fate perdere tutto il tempo che vogliamo, tirandola per le lunghe, mentre i privilegi rimangono intatti, oppure mettiamo in bilico il vostro stipendio che era sicuro per altri cinque anni!

Strana cosa:
un processo su un fatto criminale (evasione e truffa è permesso chiamarli fatti criminali?) si deve risolvere e prosciogliere sul livello politico, no?

Chi è che inquina le regole, promosse e sottoscritte poco prima, solo perché ora non convengono più?

L'Italia davvero deve essere il paese, dove neanche se hai il certificato di essere un farabutto è possibile di averti perlomeno fuori dalle palle?

Berlusconi, per me puoi goderti le tue ricchezze e tutte le femmine che vuoi. E anche molto giovani.
Ma per patriottismo per favore smettila di metterti in mezzo per forza, solo perché i soldi e il potere li hai, e lascia stare l'Italia.
Per l'Italia è molto meglio se chi deve lavorare per il paese non perde tempo dietro ai cavoli tuoi.
E: Se la tua gente sente, che il suo lavoro principale è difendere i cavoli tuoi, essendo pagati con denaro pubblico, hanno un livello di responsabilità verso la nazione inversamente proporzionale dell'interesse che mostrano nei tuoi confronti.
Detto in altre parole: Chi più ti ama, più odia il paese, perché per te lo prende a calci in faccia.

domenica 8 settembre 2013

Un riflettore sui modelli democratici dei partiti

Tornate ad immaginare l'Italia che si gestisce secondo i principi della Democrazia Diretta Partecipativa:
Composta da interessi diversi, che si confrontano, formulano le proprie richieste-proposte, le caldeggiano, le pubblicizzano, e fanno proselitismo, anche aggressivamente.

Domanda:
A quale partito attuale somiglia maggiormente tale sistema?

Vi immaginate la Democrazia Diretta che fa culto ad una unica persona (dai, diciamo due, tanto per non sembrare esagerati!), che non discute una virgola di quello che dice, che lo accetta come legge?
Vi immaginate la Democrazia Diretta come una unica "opinione" o una conferma in blocco di quello che dice un leader?
Una sostegno senza critiche a un leader che si comporta molto mediocremente, che truffa, evita di pagare le tasse, che si concede voglie sessuali senza limite (non è vero comunque: Berlusconi i limiti li ha. Sembra che sia limitato al sesso femminile, e a donne tra i 17 e i 28 anni. E come quantità ... a quella "tecnicamente" possibile. Insomma, non è uno che è smoderato!)

Immaginate la democrazia diretta partecipativa come un coro che si muove ad una bacchetta, o come un caos di voci, che con qualche sistema intelligente si schiariscono, fino a divenire una unica voce riepilogativa che spiega in modo comprensibile quali correnti si sono formate, quali sono le proposte e i pro e contro logici di ogni proposta?

E davvero, il PdL e il M5S somigliano a questa ultima descrizione?

È triste dover ammettere, che è il PDmenoelle a permettere più possibilità di dissenzo, critica, e discussioni.

Vorrei sul serio un video di Grillo, dove spiega punto per punto la democrazia diretta, e mostra perché è il M5S il partito più democratico che c'è!

Scherzavo!
Se siamo logici, e deduciamo da quello che sappiamo, la democrazia diretta partecipativa
NON È PIÙ DEMOCRATICA delle democrazie attuali.
È solo più ... giusta?
Il che vuol dire, che la libertà conduce al caos e alla rovina, e la guida paterna, affettuosa di un duce ... al benessere?

Questa deve essere incorniciata a parte!

Quanto è democratica una regola la cui genesi è che l'hanno discussa un gruppo ridottissimo di persone in riunioni fisiche in una stanza?

Una regola che in questo momento varrebbe per quasi nove milioni di elettori, che non possono ridiscuterla, ma solo accettarla, altrimenti vadano altrove?

E per paradosso, regole nate allo stesso modo, ma con la meta di divenire valide e obbligatorie per il 50%+1 di elettori, che saranno quindi quasi 20 milioni, e che ovviamente non potranno attualizzare o cambiare niente, perché sono regole basiche, verità rivelate, di bontà assoluta?

Un popolo così diviso nelle scelte e nelle opinioni, condivide una sola opinione:
Farla pagare, dare calci nel sedere a chi viutupera l'intelligenza media dell'essere umano.
La missione originata dal voto al M5S non era quella di seguire il regolamento e i punti del programma.
Era di fare tabula rasa dei peggiori vituperatori, quelli che leccano il padrone qualsiasi cretinata faccia, trattando il popolo da cretini, e incassando compensi a spese del popolo.

La missione del M5S era di formare un governo per calpestare Berlusconi e i suoi servi venduti, e votare regole che ostruiscano partiti simili al PdL che invece di una ideologia puntano a difendere interessi di pochissimi bloccando la vita politica del paese. (La cosa si può formulare in altro modo, ma i concetto è questo. Basta gente in prima linea che porta in prima linea nazionale le vicende giudiziarie di un personaggio, a costo dei cittadini!).

La missione del M5S non è l'uscita dall'Euro, la riduzione ridicola degli stipendi dei parlamentari, etc.
La maggior parte dei cittadini sa benissimo, cosa ha effetto sulle loro tasche!
I temi sono lavoro, sanità, educazione.
E sono temi che si possono curare assieme ad altre forze politiche.

Quello che i nove milioni di elettori meno hanno considerato è poi la meta principale del M5S: Dare il piacere a Casaleggio di trasformare l'Italia in una Repubblica Democratica Diretta Partecipativa Universale mentre è ancora in vita.

La democrazia capillare

La democrazia diretta, come presentata sommariamente da attivisti del M5S più informati, perché non è un tema che portano in piazza o sul blog di Grillo per approfondirlo,
per quel che si capisce fino ad ora, e considerando la realtà italiana, sarebbe in realtà questo:

Dopo i dovuti cambi alla Costituzione, cessano di esistere i partiti come rappresentanti di fette di elettorato, e i personaggi incaricati al dibattito legislativo fungono come portavoce o cristallizzatori della scelta di una maggioranza senza quorum su rete.

I personaggi quindi non dibattono neppure. Perché è la maggioranza che decide ogni singolo dettaglio e ... con qualche squadra specializzata a formulare e agganciare al corpo legislativo vigente, formula leggi.

Quando Grillo insiste che ha bisogno del 50% + 1 è esattamente la maggioranza legislativa che cerca.

Rispetto ad oggi, non ci sarebbero più le opposizioni mantenendo vivi i loro programmi o chiedendo leggi o aggiustamenti per il loro elettorato.

Se prendiamo un esempio:
Il reddito cittadino. Penso che se chiediamo a ogni cittadino se vuole che a ogni cittadino maggiorenne si assegni un reddito di 1000 Euro al mese, la maggioranza sarà a favore. (esagero. Ma permettetemi farlo per finire l'esempio).
Ci sarebbero quindi volontà maggioritarie di alto impatto, e ai tecnici resterebbe fare le somme e rendicontare in quale situazione ci si mette.
Immaginiamo ora, che la maggioranza capisce che la cosa non si può pagare, ma rifiuta sa aumenti di tasse, sia rinunciare alla richiesta di legge.
Sarebbe allora l'elettorato che fa scoppiare  ... la democrazia diretta?

Io riesco ad immaginare uno scenario simile, in cui la maggioranza chiede e rimane ferma su cose che equivalgono al fallimento dello stesso sistema di partecipazione diretta.
Vorrei che Grillo andasse in televisione a dire ad alta voce, che gli italiani oggi sono responsabili, e poi deve spiegare perché la maggioranza vota PD e PdL, e l'altra maggioranza non vota neanche il M5S e preferisce astenersi.

La seconda difficoltà è il grado di partecipazione.
Nella democrazia diretta parteciperanno potenzialmente un 20% di elettori di Berlusconi e dei gruppi di destra. Un 20% di sinistra (è un modo di dire, perché il PD non ha molto di sinistra) e un 20% di Grillo. Un altro 20 sono gruppi minori, e l'ultimo 20 sono quelli impossibili da soddisfare (vi assicuro che molti sappiamo perfettamente perchè).
Questi sono quelli chiamati a proporre e decidere.
Grillo avrà quindi
1) Lobby e voti pagati in massa, che unanimamente chiederanno e confermeranno certe scelte.
Como fa a bloccare leggi che indeboliscono la protezione ai lavoratori, o aumentano l'aggravio fiscale sul consumo, risparmiando i ricchi? Crede che riuscirà a mobilitare le masse, se in un anno ci sono 200-500 leggi da votare, e la gente abituata a votare una volta ogni cinque anni in gran maggioranza non vi prende parte?
In una frase:
La partecipazione pagata e quella volontaria come staranno a confronto?
2) Il sistema di Grillo sarà una democrazia di attivisti e volontari.
La percentuale di posizioni estreme sarà molto alta.
Chi è di estrema destra o sinistra, è un attivista, perlomeno  nel senso che parteciperà regolarmente a sostenere richieste che soddisfano il suo modo estremo di vedere le necessità della società.
Avremmo quindi nella democrazia diretta senza quorum una contrapposizione tra volontà relativamente pesanti di estremisti, e cittadini moderati e responsabili che dovranno frenarli.
Un dispendio di attività democratica, a mio parere.
3) La democrazia diretta non eliminerà le ideologie, e secondo me, non eliminerà neppure le iniziative di influenzare il pensiero.
Berlusconi non chiuderà le sue televisioni e le sue case editrici, e non credo affatto che sarà facile VIETARE qualsiasi tipo di commento o presa di posizione su argomenti politici sui mezzi di comunicazione.
Formare opinione quindi o continuerà in misura ancora maggiore di ora, per "informare" i cittadini attivi nella vita democratica, oppure si proibiranno in tronco, permettendo solo la discussione diretta sulla piattaforma.
In quel caso, sarebbe censura, ma non funzionerebbe comunque.
I gruppi di interesse investirebbero in personale reale, per creare opinione sulla piattaforma.
A quel punto, si devono escogitare meccanismi di controllo e sorveglianza, per escludere cittadini dalla partecipazione, perché sono telecomandati.

Per concludere:
O a Grillo e ai sostenitori ciechi della democrazia diretta non funziona il cervello, oppure sono in malafede, sanno quali brutture arriveranno presto per blindarla dalla libertà dei cittadini, e non ne parlano apposta, perché ritengono che la linea dura è indispensabile per ottenere una società migliore.

Lavaggio del cervello

Il lavaggio del cervello ha anche i suoi lati positivi.
Se te lo sei fatto lavare una volta, hai acquisito una esperienza.
Nel raro caso in cui tu ti accorga della tua situazione, mettendoti in rapporto con essa invece di esserne soggiogato, rimani con l'esperienza delle tattiche usate, e delle tue proprie tattiche giustificative.
Puoi o lavarti il cervello con una alternativa, o mantenerlo pulito per poterlo usare meglio.

L'onorevole cittadino Di Maio afferma che non è necessario consultare la base del M5S attraverso internet per sapere se è favorevole a dialogare (neanche io da astensionista chiederei al M5S di allearsi. Ma dialogare si, cercando terreno comune)., perché c'è il "regolamento" che è chiaro.

Cioè la Bibbia sacra parola di Dio, i cui assiomi non si discutono.
Ipse dixit Grillo et Casaleggio.

La dichiarazione di Di Maio è servita talmente ben confezionata, che voglio permettermi un cambio di stile.
Dovrei argomentare sui fatto (e lo farò), ma stavolta mi lancio anche ad personam.

Caro onorevole cittadino,
lei è una persona adulta, ascesa a un incarico che richiede da lei una capacità minima di coerenza.
Di coerenza logica e razionale, non di coerenza a dogmi incoerenti.
Ma si vede che ne è molto povero.
E siccome non lo capisce da solo, devo farle un esempio:

Apriamo un club "democratico".
Due persone.
Ci scervelliamo, e abbiamo delle idee sulla democrazia molto geniali.
Le mettiamo su carta, e cerchiamo sostenitori "democratici".

Il club si ingrandisce.
Il nostro punto forte è la democraticità. Che tutto si decide assieme, e che la democrazia rappresentativa non solo è sequestrata dai poteri, ma è anche pensata male, perché per principio esclude la voce di chi non è rappresentante.
E per principio, la nostra formula democratica lascia in teoria spazio ad ognuno, perché anche il più infimo vale uno (la lezione da Ratatouille comunque è più bella :).

Allora il club da 2 comincia ad abbracciare diverse centinaia, e la democrazia diretta si mette all'opera in riunioni fisiche.
Li si discutono necessità e volontà per fatti locali.
Strana cosa, gli assiomi dei padri fondatori non sono competenza dei meetup, e si tengono in piedi senza ulteriori approfondimenti.

Poi il club si ingrandisce ancora di più.
E si presenta il sogno di sostituire il sistema rappresentativo tramite quello diretto. Ovviamente cercando il sostegno di un 51% per avere la maggioranza per fare il cambio.
L'idea espressa ufficialmente non è, che si deve avere tutti la stessa fede e visione, ma che il sistema è costruito male, e che è meglio sostituirlo con un processo democratico diretto.

In fatti reali, si eliminano i partiti, i politici, e ogni cittadino si esprime e chiede cose tramite il suo accesso alla democrazia, e poi si vota.

La critica la lasciamo a dopo.
Ma tu caro Di Maio non ti rendi conto, che una democrazia diretta partecipativa da il potere di costruzione, scelta e decisione al popolo. Non al regolamento.
È totalmente illogico essere democratici per additamento della base, ma sottoporre la b ase a un regolamento che non ha discusso punto per punto e approvato.

Te lo spiego meglio:
La democrazia diretta partecipativa funziona così:
Se ci sono regole e leggi approvate, non sono pietrificate.
Ogni giorno muore una certa percentuale di base, e un'altra percentuale di base accede per raggiungimento della maggiore età al diritto di partecipare.
Ciò vuol dire, che le regole sono fluttuanti e vanno riconfermate mediante voto o attualizzate.

Avrai notato, che nel modello non esiste un capo, padre o guru. Sono tutte figure che con la democrazia diretta partecipativa non sono conciliabili.
Io sospetto, che questo tu lo sai molto bene.
La tua voce vale uno. Il regolamento è la voce di pochissimi fondatori del Movimento.

Quindi quello che dici ora equivale al voto per confermare Ruby come nipote di Mubarak.
Ha lo stesso contenuto logico, e denota la stessa devozione servile al condottiere.

Uno che distorce la ragione per dimostrare una falsità come lo chiameresti?

sabato 7 settembre 2013

Il link d'obbligo

A seguire il link dell'articolo del Prof. Aldo Giannuli, introducendo un suo libri sui sistemi elettorali.

http://www.aldogiannuli.it/2013/09/leggi-elettorali-smascheriamo-i-bari-un-mio-libretto-sui-sistemi-elettorali/#more-3047'

E qui il link dell'articolo in forma più estesa, sulla pagina di Beppe Grillo:

http://www.beppegrillo.it/2013/09/passaparola_leg.html


venerdì 6 settembre 2013

Giochi forzati

Partita di Poker.
Regole del gioco.
Scelta volontaria di partecipare, accettando le regole.
Destinare una somma al gioco, e perdere o vincere.

Processo elettorale.
Regole chiare, ma valide anche per chi deciderà di non prendere parte al gioco.
Partecipare è una scelta volontaria, ma sottostare alle regole è obbligatorio, e pagare anche.
I cambi di regole sono solo possibili prendendo parte, ma sono impossibili, se toccano gli interessi dei giocatori forti, che hanno la prerogativa della gestione delle regole.

Ho ricevuto una risposta dal Prof. Aldo Giannuli, dopo avergli scritto per un articolo sulla riforma elettorale letto su internet.
A parte il piacere di sapere, che anche a lui dare peso all'astensione sembra un ottimo provvedimento per indurre i partiti a fare politica per gli elettori, mi informa, che sbaglio completamente al credere, che è una idea mia quella di lasciare seggi vuoti alle Camere.
Non solo è una idea vecchia, ma è addirittura stata messa in pratica per 13 anni, dal 1919 al 1932 nella Repubblica di Weimar.

Se vogliamo decorare la cosa, possiamo affermare, che il primo progetto democratico della Germania dopo la cadura dell'Impero fu proprio quello di riconoscere l'astensione come scelta politica.

La pratica funzionava in senso positivo, nel senso che non si esprimeva con la formula
Astensioni = Seggi vuoti.
E dopo diversi anni ripetendo la formula, ammetto che il modo di ragionare dei tedeschi di un secolo fa mi piace.

La loro formula era:
Ci vogliono X voti per avere diritto a un seggio. A numero pieno X corrisponde un seggio.

Il sistema originale venne fermato dall'avvento del nazismo, e ... dopo la sua caduta non venne ripreso.
Sembra che le forze che crearono la Carta dei Diritti Umani non furono quelle che parteciparono alla ricostruzione o restaurazione dei governi del Dopoguerra.

Rifiuto decisamente le teorie di cospirazione, cominciando da un certo modo di presentare il Bilderberg.
Ma nel caso della Germania, è davvero strano che una prassi elettorale usata credo per 6 volte non venisse ripresa, e invece sostituita da quella più furba studiata dai poteri per gestire il potere, a prescindere dall; accettazione dell'elettorato.

Ripeto una affermazione già fatta e spiegata:
Se non esiste un modo chiaro per sottrarre o non assegnare potere rappresentativo nelle elezioni, tutto il processo democratico non è altro che un doppio legame!

Dicevamo e aggiungiamo

Non  rivedere il commento anteriore dopo i sondaggi appena pubblicati sarebbe poco coerente.
Sembra infatti che sia addirittura profetico preferire la contesa politica con Berlusconi, anche se le sue strategie sono disoneste anche in politica (acquisto di senatori).
Nel senso che Berlusconi anche se lo richiede la giustizia non si tocca, perché toccarlo aumenta i consensi che riceve.
Poi detto in altre parole: Berlusconi è superpotente, e l'unica possibilità è arrangiarsi e aspettare la provvidenza.

Riconsideriamo quindi l'affermazione anteriore, nella quale esprimevo l'opinione di non fare confusioni, e lasciare ogni cosa al posto a cui appartiene.

Se la legge Severino è poco costituzionale lo decide la corte costituzionale, Fino a la le regole si rispettano, e Berlusconi può cercare le sue ragioni come ogni cittadino. Anzi, meglio di ogni cittadino, perché può pagarsi i migliori avvocati.

A me cosa non dicono i sondaggi pubblicati oggi?
Prendendo per veri i numeri ottenuti, in un primo momento oltre ai numeri non mi dicono niente.
Attualmente il PdL consolida la propria base di elettori.
Monti, Grillo ed il Pd invece ne perdono.

Per l'IMU? Perché Berlusconi è un cavallo sicuro? Perché le vicende giudiziarie vengono interpretate come persecuzione e gioco sporco degli avversari politici?

Io prima di puntare le luci su Berlusconi, vorrei vedere attentamente gli altri.
Cosa hanno fatto per perdere voti?
Riduciamo la frase!
Cosa hanno fatto ... dalle ultime elezioni?
Esattamente!
I voti persi sono quelli dei delusi.
A che voto un partito, se il potere conferitogli lo usa per accoppiarsi con quello che pensa solo a se stesso, o se davvero per principio non vuole fare niente?
O se non serve a niente votarlo, perché non si vede che faccia qualcosa?

I voti persi sono quindi quelli della gente che vede bocciati gli altri partiti.

L'elettore che rinuncia è quello che voleva teste e piedi falciati.
E se Renzi va di moda, é perché é l'unico ad essere credibile quando dice che lo farà.
Perché lo farà anche senza il 51% di voti.

Chi soffre, ed è costretto ad essere spettatore di gente sfacciata e cinica ... solo vuole una cosa: Vedere sangue scorrere!

Monti, PD è charissimo che risparmiano anche il sangue dell'avversario più cannibale che si possa avere. Il M5S vagheggia l'impossibile e scomunica chi chiede di lasciar stare le nuvole.

Cosa dovrebbero fare i partiti?
Il PdL niente. È perfetto e deve mantenere i ricatti.
Il PD: non tentennare e decidere rapidamente il rispetto della legge. Se faranno diversamente (cosa che sospetto) perderanno ancora più voti.
Il M5S? Se non si aprirà  pubblicamente a accordi specifici, primo fra i quali la decadenza di Berlusconi, affonderà come è emerso.

E se noi astensionisti votiamo il partito degli astensionisti, per il solo sfizio di mostrare che esistiamo e rifiutiamo tutto?
O magari per ragioni meno frivole.



giovedì 5 settembre 2013

Vincerlo sul terreno politico. Il foro della Casta!

Da anni politici "corretti" ripetono lo slogan "nobile", che Berlusconi non lo si deve vincere con la giustizia, bensì politicamente.

Strana richiesta!
Conferma, che la magistratura lotta per riuscire in quello che non è riuscito la politica.
Negligente anche da parte di chi senza dubbio rifiuta Berlusconi, stare a ripetere pappagallescamente una frase del genere.

In primo luogo, è da provare che la magistratura si affianca a interessi politici.
Tutto l'atteggiamento, le dichiarazioni e le azioni dei politici oppositori a Berlusconi, le linee ufficiali e di fatto dei partiti infatti sono chiarissime: La politica non sta affatto chiedendo sostegno alla magistratura per sbarazzarsi di Berlusconi!

Rimarrebbe allora la possibilità, che magistrati politicizzati, di sinistra, cerchino di renderlo politicamente inerte per ispirazione propria.
Ipotesi che in Italia non si può scartare.

Ma ... bastano pochi fatti a ridurre il sospetto:
Chi sceglie personale associato alla malavita, come minimo può aspettarsi di essere indagato. Se poi moltiplica denaro come il re Mida ... nel paese dalle tasse più alte del continente ...
Se decide di dirigere le sorti del paese, introducendo leggi che fanno comodo prima di tutto a lui stesso ...
Berlusconi sicuramente, a prescindere dalla persecuzione delle toghe rosse, ha deciso di condurre una vita che combacia con la silhouette di personaggi potenti che si muovono al di fuori della legalità.

A parte poi alcuni politici di paesi poco democratici, a Berlusconi nessuno vorrebbe fare il favore di raccomandarlo in un curriculum, e nessun elettorato eccetto quello italiano gli permetterebbe di rimanere sulla scena politica.

Non sono quindi minimamente d'accordo sulla posizione di andargli incontro solo sul piano politico.
Berlusconi si squalifica da solo su diversi livelli, e le conseguenze delle sue scelte deliberate (fatte perché è un furbone, e ha il potere), gli toccano come toccherebbero a chiunque altro.

La richiesta di escludere Berlusconi dalle azioni legittime e obbligatorie della magistratura non è altro che complicità offuscata.
Mantenerlo nel gioco politico equivale a sottrarlo alle regole che valgono per la comunità, e proteggerlo in un foro politico.
E non parlo di ora. Parlo di quello che è stato fatto da quando è apparso sulla scena politica.
Tutti i politici che in questo ventennio hanno votato anche la minima disposizione o legge con la quale usufruiva di qualche vantaggio o protezione ... sono collusi.
Anche se nel titolo parlo di Casta, la mia visione della realtà non è affatto quella di una cricca cospirativa che si protegge!
La Casta di privilegi funziona a prescindere da Berlusconi o da qualsiasi personaggio che giunga alle poltroncine nazionali e regionali.
L'unica cosa che ogni Casta (con "ogni" mi riferisco al blocco di annate) cerca è la stabilità del governo. Mantenersi per il periodo legislativo e eventualmente ripeterlo fino al pensionamento.
Berlusconi ha dato la sensazione di essere un garante di tale desiderio, ma anche prima di lui i politici erano inchiodati ai loro seggi, e se non si fanno cambi, la cosa seguirà allo stesso modo per un'altra generazione.

Una Casta integralmente non importa come è costituita. Già il deputato di un partito infimo, arrivato totalmente solo alla camera, è soddisfatto se le prossime elezioni sono solo necessarie dopo cinque anni.
Questo è davvero tutto ciò che il cuore eletto desidera.
Arrivando poi verso la fine del mandato, chiede un piedistallo privilegiato per riuscire a rimanere alla camera.

Vincere Berlusconi politicamente?
20 anni di politica con Berlusconi dimostrano, che politicamente Berlusconi non si può vincere, perché la politica vuole mantenerlo in gioco.

Automi economici

È talmente evidente, che lo hanno notato quasi tutti.
Meno i discepoli incalliti.

Se sei un eletto del M5S ... devi seguire le direttive della base.
Non devi agire di testa tua.
Sei solo un burattino mosso ... da quasi nove milioni di elettori.
Perché l'idea è che li ci sei per fare esattamente quello che ti chiede l'elettorato, e non quello che piace a te.

Però ... un momento!
Abbiamo chiaramente capito, che non devi fare quello che vogliono i nove milioni di elettori, bensì quello che vuole il 50% + 1.

La democrazia diretta partecipativa quindi è un sistema che chiede a tutti di partecipare e votare, ma trascurerà sempre le minoranze.

Cominciamo:
La maggioranza è a favore dei matrimoni gay?
Devo essere sincero: Per me è di secondaria importanza, se la maggioranza elettorale è educata, se capisce i diritti umani, e se è sufficientemente intelligente da capire che argomenti come le adozioni da parte di gay sono argomenti costruiti dalle lobby religiose, che rifiutano di riconoscere qualsiasi tipo di sessualità consenziente tra persone maggiorenne come legittima, e con tutte le ragioni disponibili fanno opinione contro l'omosessualità.

La maggioranza vuole sapere i segreti dei servizi segreti?
Anche io! Ma ... a cosa servirebbero i servizi segreti, se i segreti li devono rendere pubblici?

Non è altrettanto valido un altro ragionamento?
Se gli eletti M5S sono burattini, devono eseguire 1:1 la volontà dei propri elettori.
Trattative con il PD? 60% no, 40% si?
Allora il 60% deve rifiutare, e il 40% deve accettare e cercare il dialogo ...

L'incoerenza dell'obbligo unanime del M5S sta nel fatto, che
1) I votanti non hanno affatto "costruito" il programma del M5S. Quello lo ha messo su un team di specialisti di marketing.
È completamente da vedere, se i nove milioni di elettori hanno chiesto la realizzazione dei venti punti del programma!

Ci troviamo quindi l'assurda richiesta di non discordare dai punti del programma, ma i punti non sono mai stati votati dai nove milioni di elettori, e non è neanche permesso di continuare a discuterli, perfezionarli, o aggiornarsi.
Il popolo partecipante nel M5S non c'è. È il popolo votante di tutti gli altri partiti.

2) La seconda assurdità è che in teoria il cittadino esprime volontà e vota, ma l'eletto perde la qualità di cittadino, e non ha più libertà di opinione.
Insomma, alla soglia del mandato M5S sul frontespizio del portone sta scritto: Lasciate ogni volontà e ragionamento proprio voi ch'intrate!

Il bello è che gente costretta a tanta strategia schizofrenica ... costa poco!

Quindi tutti contenti, che l'Italia è sistemata!

mercoledì 4 settembre 2013

Il peccato imperdonabile

Il conflitto di interessi di cui si accusa Berlusconi io lo misuro in modo un pò particolare.
Non percepisco il peso di una frode fiscale spaventosa, sicuramente messa in opera dalle sue società. Mi sembra anche relativa al contesto storico (attenzione: la frase è piena di ironia!) la sua collusione con la criminalità organizzata, e con capitali provenienti da negozi illegali.
Se compra persone, è perché ci sono persone che si offrono in vendita.

No, il peccato imperdonabile di Berlusconi è diverso. È più astratto.

Berlusconi è tutt'altro che un Messia, un Gandhi o un semidio.
È un narcisista alla potenza, di personalità molto mediocre.
Ma di immenso ha l'egotismo, e il potere di soddisfarlo con una intensità incredibile.
Sottomettendo il presente e il futuro di una nazione di 60 milioni di esseri umani alle vicende banali, carnali ed effimere in cui vive.
Mi sembra la mosca che vive un giorno, un giorno fatto di svolazzate, posarsi su escrementi, mangiare, defecare, riprodursi, che costringe se possibile tutto l'universo a girare attorno a se stessa quel giorno della sua vita.

In altre parole, Berlusconi è colpevole del sequestro di 60 milioni di vite, perché la sua è talmente importante, da poter dirottare quella degli altri.
Da costringere tutto il mondo circondante ad accettare le sue bugie, i suoi ricatti, le prese in giro offensive, a vivere sotto la guida di una corte di ignobili servi senza dignità, il cui egoismo riesce a soddisfare a costo di intralciare la vita di tanta altra gente.

Il peccato imperdonabile lo commette e lo ha commesso anche chi gli si è opposto per decenni come in un incontro di lotta libera, seguendo una coreografia accordata in precedenza con l'avversario, per fare show, mentre ci si tiene vicendevolmente sul palco.

Il peccato mortale lo commette ogni italiano, perché per una ragione o per l'altra lascia ai propri figli una vita più mortifera di quella che gli era toccata.

Perché?

Se davvero la specie umana è così animale, anzi, tra gli animali è bestiale, e se davvero l'intelletto umano ha il suo habitat nell'irragionevolezza e nell'egoismo, non è il giudizio finale, che "tutto è vanità"?
Che qualsiasi azione si intraprenda, è pura vanità, cioè in vano?

Stranamente, molto stranamente, una giustificazione per non rimanere inerti la ho. E stranamente non ho bisogno di cercarla. Ne sono certo.

Si, il sole finirà ingrossandosi e la terra sparirà. O forse un corpo celeste molto colliderà con il pianeta e distruggerà tutta la vita esistente.
Ma tra la certezza lontana, la certezza della fine della specie umana, o della fine della vita sul pianeta, e il forse di un cataclisma fatale ... c'è anche spazio per un forse costruttivo.
Un forse che continua una esigua e corta linea di evoluzione del pensiero, della nobiltà e della ricerca per la verità.
E il forse lo alimentiamo con una fiaccola che assegniamo alla generazione che ci segue.

Ecco il perché.
Per me un perché più incisivo della esistenza di un mitico Dio creatore la cui volontà e i cui progetti confusi sono da perseguire (confondendosi nell'inganno).

Per darci un perché non abbiamo affatto bisogno di forze sovrumane, e poteri speciali.
Dobbiamo distribuire e inculcare la conoscenza che abbiamo di noi stessi a chi ci segue, per evitare ... no, per limitare la ricorrenza di avvenimenti bestiali, e promuovere lo sviluppo della razionalità umana.

Stranamente anche qui non sento la necessità di vedere una meta. Anzi, non credo vi sia alcuna meta.
Come dice Serrat in una canzone, il cammino si fa andando.
Il filo è un cammino, la possibilità di costruire su coscienza, conoscenza, strappando per un attimo di storia cosmica forza all'entropia.
La leggenda non ci tramanda altro che l'esortazione "conosci te stesso" (attribuita a Talete), come se fosse un impulso a cui concedersi con slancio.

Lo è. Basta non distrarsi e non dissolversi.

martedì 3 settembre 2013

No more morons necessary

Per giudicare certe cose, anche da molto lontano, bastano poche notizie.
Qualche articolo di giornale, non importa di quale orientazione. Chi ha cervello le cose le capisce anche dai silenzi, dalle falsificazioni e dalle giustificazioni.

Pochi giorni fa tutto un partito esultava per una vittoria "politica".
IMU è coisa do passado. A moda agora é, o cidadão pelado.
(Non so se qualcuno ricorda la canzonetta di diversi anni fa ...)

L'IMU sparisce dal vocabolario.
E pochi giorni dopo la sparizione si paga con una riduzione spietata di servizi.

Tutto di fronte a una platea di milioni di cittadini/spettatori.

E che non ci sia insurrezione mostra una cosa:
L'italiano è il cittadino-elettore migliore del mondo.
È come quei cani sottoposti a continue vessazioni sadistiche da parte dei padroncini, che non hanno mai l'istinto di piazzare una morsicata, e subito tornano a leccare le mani che hanno compiuto su di loro mille torture.

In Italia gli imbecilli si presentano a grappoli. Non bisogna cercarli.

Dicevo sopra, che certe cose stranamente si presentano come nero su bianco.
Riepiloghiamo:
La nuova regola per abolire l'IMU ... la risparmia a Brunetta e tanti altri come lui, che non hanno affatto bisogno di risparmiarsela.
E evidentemente produce una serie di aggravi che beccano in pieno a chi ha di meno.
A grandissima soddisfazione del PdL e dei suoi elettori, che o sono tutti beneficiati (ma lo dubito) o sono arricchiti da grandi masse di rincoglioniti.
Con masse altrettanto numerose, che in questo momento sono convinte, che il governo Letta è una fortuna per l'Italia (no! è un governo stabilizzante che va a perfezione per i poteri che spolpano il paese).

Non è solo "meno male che Silvio c'è".
È: Il male è che Silvio c'`e, che c'è il Pdl e i suoi elettori, che c'è il PD e i suoi elettori., che c'è il M5S e i suoi elettori ... e che pochissimi tirano le somme, e riconoscono dove sta il cane che puzza.

Facciamo le domande da elementari, perché solo facendo domande semplici si ottengono risposte chiare:

Se non ci sono soldi per fare un regalino ai proprietari di case ...
e per farlo si devono ridurre servizi che ... non si divrebbero ridurre affatto ... anzi si dovrebbero migliorare ...

se è così, bisogna fare i conti:
Siamo agli sgoccioli, e su tutta la spesa ormai non c'è dove ridurre, o sarà, che ci sono dei pacchettoni giganteschi che ... meglio affondare l'Italia, meglio strozzare i cittadini, ma li non si tocca?

Cari compatrioti!
Se io nella mia ditta decido di mantenere tre volte il numero di operai che mi servono per produrre ...
vi garantisco, che fallirò nel giro di qualche mese.
Per me non ci sono ragioni, e neanche pemsare a chiamarle sante, per ostinarsi a mantenere impiegati a spese della comunità per senso etico, perché anni fa i partiti hanno inventato i posti di lavoro, e ora non li si può licenziare.

Se siete compiacenti, presto arriverete alla situazione della Grecia, e sarà perché i primi imbecilli siete voi.
Invece di accettare tagli ai servizi, tagliate il 60% di posti di lavoro mantenuti con introiti delle tasse.
I parassiti hanno goà avuto fortuna per parecchi anni.
La filosofia che il miglior datore di lavoro è lo Stato ... va eradicata!
Lo Stato non è un datore di lavoro. È la forma come una società si organizza per funzionare. E se funziona male, è segno che è stata organizzata male.

Se si riscuotono tasse, o se ne riscuotono poche, si aprono le porte al capitalismo e si cerca di tutelare i deboli, oppure se ne riscuotono parecchie, con estrema precauzione per non allontanare il capitale che genera lavoro, e si provvedono servizi di prima qualità.

Riscuotere moltissimo e mantenere un esercito di parassiti inefficienti e inutili e poi fare i teatrini estivi dando un euro sulla mano per chiederlo all'altra ...
è vergognoso.

Io mi vergogno di essere preso in giro e di non mettere il punto finale per cominciare un libro nuovo.