martedì 31 dicembre 2013

Discorso di fine anno

Posso anticipare il discorso presidenziale di fine anno.
Non perché sappia cosa dirà Napolitano. Anzi, immagino che menerà la minestra calda nel pentolone chiedendo sacrificio e consigliando di mantenere la speranza.

Ma in fondo in fondo, il messaggio non è che il distillato di quello che si fa.

Oliver Sacks anni fa riportava che in un istituto mentale gli internati schiattavano dalle risate osservando politici facendo discorsi, fino a rendersi conto, che a quanto pare riuscivano ad intravedere che le mimiche non corrispondevano alle parole, e che si trattava di bugie. (Dovrei rileggerlo per ricordare il dettaglio).

Voglio fingere di aver capito esattamente il presente.

Discorso alla nazione:

Cari cittadini e cittadine:
Gli anni passati sono stati contrassegnati da aumenti di tasse e imposte.
Il sistema che abbiamo messo su funziona così: Noi decidiamo, e voi pagate.
E grazie al fatto che noi abbiamo una posizione privilegiata, i salassi non toccano a noi.

Il 2014 cercheremo di mantenere tutto come sta.
Se siamo realisti, coloro che riusciamo a far pagare saranno di meno, per cui dovranno pagare di più.
Quelli che non potranno pagare saranno di più, e quelli che riescono a non pagare ... sono amici nostri.

Insomma, noi non siamo preoccupati. Mangiamo bene. Ci costa un minimo di sforzo andare a dire menzogne in pubblico, e voi seguirete pagando.

C'è un'altra cosa che sappiamo:
Siete voi che lo volete, perché qui noi ci siamo grazie alla vostra scelta.

Per questo non è cinismo constatare, che siete d'accordo sul mettervi a dieta radicalmente, per assicurare che non sia necessario fare cambi al nostro mondo.

Più che Felice 2014 non resta che constatare, che siete felici così.

mercoledì 25 dicembre 2013

Creare la speranza invece di accontentarsi di illusione

Ieri notte, tornando dalla cena di natale in famiglia, mio figlio di sette anni incontrò la sorpresa di Babbo Natale. Il Go Cart che aveva chiesto.

Era stato ansioso per tutto il giorno, chiedendosi come fa Babbo Natale a distribuire tanti regali in tutto il mondo, e come fa ad ottenerli o fabbricarli.
Il Go Cart lo aveva visto in un Supermercato vicino, per cui sa, che buona parte dei regali Babbo Natale li compra.

La cena è stato piuttosto triste. Manca da Luglio uno dei fratelli di mia moglie, deceduto all'età di 47 anni per un tumore.
Un altro fratello chiude attività e non sa ancora che lavoro potrà svolgere.
Mio figlio era l'unico bambino presente.
Facciamo pochi bambini.

E sappiamo molto bene, che il mondo in cui si troveranno i bambini di oggi sarà molto inquinato, in mano a pochi avidi senza limiti, sotto sorveglianza come nessuno degli scrittori del secolo scorso riusciva ad immaginare.

Ma li vediamo bambini, divisi tra illusione e speranza.
Illusione dalla quale non possiamo essere coinvolti, e speranza che non riusciamo ad avere, perché sappiamo in quale direzione va il cammino.

Io per la mia situazione finanziaria spero di riuscire a permettere a mio figlio una buona istruzione.
Ma quando non potrò più mantenermi economicamente, non avrò nessun tipo di sussidio o pensione, e anche se mi piacerebbe conoscere i nipotini, sarà meglio se muoio presto, per non essere un peso a mio figlio.

Faccio fatica  comprendere, come si possa accettare un sistema parassitario, che permette a un 5% di vivere da re, a un altro 15% di fare vita facile senza rendere molto, e a tutto il resto li mantiene nella situazione di campare alla giornata. Da grigio in grigio, e quando va peggio, cercando il buio al più presto.

La fatica la faccio, perché invece di correre a fiotti come morti di fame quando c'è l'unica opportunità non violenta di fermare tutto, le masse potrebbero anche dare un segnale talmente impressionante, da azzoppare fatalmente il sistema di spennatura del popolo allestito dalla classe di scaltri.

Faccio fatica a capire, come si riesca a sopportare che gente come Brunetta, Santanché, Biancofiore, Gelmini, Formigoni, Giovanardi, e diverse dozzine di altri conosciuti e straconosciuti per grandissimi meriti a favore del popolo ... continuino a godere di privilegi, e continuino ad essere sostenuti.

Io la gente che mi fa fesso e ride sulle mie sciagure, mentre alla faccia mia fa lo scialapopolo, non riesco proprio a tenerla nel mio campo visivo.
Ed è talmente forte il senso di giustizia che sento, che non accetto neppure di distrarmi.

La speranza, quella reale, si può, e per questo si DEVE creare.
Spendere una vita senza farlo, è reato. È un tradimento al nostro potenziale umano, a quello che FACILMENTE potremmo lasciare a chi ci segue, se solo non fossimo ... i fessi per i quali ci trattano.

Auguro a ognuno felici feste, e un risveglio nel 2014.
Se vogliamo Babbo Natale nel 2014, dobbiamo spianargli la strada.
Penso che sapete come funziona, no?

sabato 21 dicembre 2013

L'incapacità di sentire la propria puzza

Sull'Espresso ho letto un articolo di Damilano.
Orgoglioso di aver coniato il neologismo "Grilloni", riuscendo ad accoppiare Grillo, Berlusconi e i Forconi.

L'articolo è lungo, perché Damilano può enumerare fatti a comprovare che l'uso della parola "coppia" è giustificata, e che Grillo e Berlusconi agiscono separatamente, ma hanno la stessa meta.

Osserva comunque, che la Destra insegue i temi di Grillo perché tirano, e perché sono i temi che gli hanno portato un elettorato di otto milioni.
In altre parole, i temi di Grillo sono roventi per chi cerca di togliergli elettori.

E mi rendo conto, che l'articolone altro non dice, ma per tutto lo spazio usato, ripete l'insinuazione che Grillo e Berlusconi sono una coppia.

Sull'affermazione non ho molto da rispondere. Se avessi un quoziente id intelligenza di 100, mi sarebbe chiaro che l'unica cosa vera dell'articolo è appunto quella che non viene messa in risalto (come ho fatto io sopra): Che la Destra insegue e ruba (arrivando comunque dopo Grillo e il M5S) i temi del M5S per sottrargli voti alla prossima opportunità. Niente più.

Manipolativo è invece il ribadire che Grillo e Berlusconi agiscono in parallelo e come coppia.

Se avessi un quoziente di intelligenza pari a 110, sospetterei che Damilano anche lui pensa a elezioni, e l'articolo fantapolitico lo scrive per mettere il M5S sul piedistallo di Berlusconi, e indurre gli elettori a puntare la loro attenzione sulla terza grande alternativa elettorale.

Come comunicatore Damilano fa uno sbaglio madornale:
Se Renzi devi votarlo senza nemmeno nominarlo, perché Grillo e Berlusconi sono la stessa cosa, l'alternativa a Grillusconi è il nulla.
Strana strategia per confermare il giudizio brutale di vari giornalisti critici. (Tipo "Renzi, il nulla loquace ...")

Se Damilano avesse usato il suo quoziente di intelligenza per immaginarsi un lettore da 110, l'articolo lo avrebbe scritto molto più subdolamente.

E comunque, se Damilano non fosse un pusher dipendente (perché indipendente non lo è di sicuro), l'articolo lo avrebbe lasciato scrivere a qualcuno intellettualmente poco onesto.

venerdì 20 dicembre 2013

Il fattore canaglia

Giannuli fa un'analisi del sistema elettorale, senza volersi lanciare a una raccomandazione per l'Italia.
I pro e i contro di ogni proposta sono complessi, e non è affatto facile riconoscere il più idoneo tramite un punteggio.

Ma il problema è ancora più profondo. Perché non si tratta solo di particolarità tecniche e numeriche.
Ad aggravare tutto, si aggiunge la qualità umana di eletti ed elettori.

Una riforma elettorale INTELLIGENTE (non ideale o perfetta) deve cominciare dall'analisi del comportamento degli elettori, dalle ragioni per le quali sostengono determinati partiti, dai vantaggi egoistici che ne ricavano, e studiare una riforma che non sia un veicolo per arrivare ancora meglio a tali vantaggi.

La riforma chiara chiesta da Renzi ... per me è proprio un veicolo del genere.
È un veicolo comodo.


Riconosciuto il fatto, che il sistema nel quale ci si muove è quello che costituisce il limite, dovrebbe finalmente spuntare la proposta di sciogliere il sistema.

Magari cercando una soluzione che faciliti la governabilità, ma introducendo la possibilità (o varie possibilità) di intervento dell'elettore, sia in senso costruttivo, che in senso abrogativo.

Cominciando dal conteggio delle astensioni, e non assegnando seggi che non toccano a nessuno perché non sono sostenuti da un mandato.

Grillo l'abusivismo lo capisce, ma l'abusivo che sta in Parlamento con i voti rubati dagli astensionisti lo vuole mantenere, invece di accettare che la stragrande maggioranza vota no a tutti gli attori politici, e che il fatto di tenerlo in conto costituisce una fortissima pressione sui partiti e sui loro metodi.

lunedì 16 dicembre 2013

Sarebbe?

Non sono indovino e neanche un genio.
Che Renzi ha problemi per sintonizzarsi è ovvio a tanti.

Il botta e risposta per la faccenda dei rimborsi non è un momento glorioso per nessuno.
Non è servito ad avvicinarsi (cosa che comunque si fa senza punzecchiare allo stesso tempo) e comunque non cambia niente.

A parte la solita cafonata di dovere, per mantenere il linguaggio, Grillo è stato coerente.
Se Renzi fa proposte accettabili, il M5S le vota.

Quindi nulla di preoccupante ... a parte il dilettantismo e le azioni allo sbaraglio, senza capo ne coda.
Sembrano fuochetti d'artificio. Finiti uno si chiede a cosa dovevano servire.

L'unica cosa sicura è che l'amore per lo show tradisce mancanza di serietà.

venerdì 13 dicembre 2013

Misericordia e solidarietà da vangelo

Diceva il famigerato Gesù:
A chi ha, sarà dato, e a chi non ha, sarà tolto.

La citazione non calza per niente, ma per qualche ragione, e quasi proverbiale l'affermazione, che Gesù si sarebbe riferito a un premio per chi ha, e un castigo per chi ha poco.

Per il titolo quindi ci rifacciamo all'interpretazione sbagliata della parabola di Gesù.

Affermiamo, che esiste una regola di premiare i ricchi, e far patire i poveri.

O almeno così la capisce il governo, da che giorno è giorno.
E perso Berlusconi, ora ci pensa Letta a promettere clemenza agli evasori, perché da buon cristiano ricorda la parabola del figliol prodigo. Quello che quando torna pentito viene accolto con abbracci e regali, mentre a quello che ha sgobbato e pagato tutto il tempo gli si toglie l'IMU e in cambio gli si infilano una mezza dozzina di altre tasse, triplicando alla fine la tassazione anteriore.

Un pensionato da 500 Euro al mese con casa propria che non affitta paga in media 180 Ero al mese, perché le moltitudini di impiegati pubblici si debbono pagare poveretti!
E parliamo di gente ancora fortunata, perché ci sono quelli che le stangate le ricevono più pesanti.

Aspetto qualche giorno, per scoprire se il silenzio di Renzi è intenzionale, o se era troppo occupato a tenere la bocca aperta su altri temi, e ha rimandato una presa di posizione chiara sul condono ai soliti ladri.

mercoledì 11 dicembre 2013

Riepilogo (breve) di fine anno

Chi mi segue da anni può anche cercare altro da fare, sebbene la cosa sarà molto breve.

Per lasciare alle spalle un sistema collaudato di sostentamento ... bisogna vederne un altro migliore.
Quando l'altro migliore non esiste ancora ...

Immaginate uno sciame di mosche lottando per potersi posare su un piccolo pezzo di carne putrefatta, per poterne strappare un pezzetto.
L'unico modo di spostarlo é:
1) muovendo la carne
2) spruzzando DDT a fiotti sulla carne
3) mettendo un alimento ancora più ghiotto vicino alla carne.

La prima possibilità non la prendiamo in considerazione.
La seconda ... si.
Ma la frusta va solo bene se nell'altra mano si può offrire un "risarcimento" o una prospettiva allettante.

Se si vuole il cambio, bisogna presentare solidamente la visione dell'alternativa.
E annunciare gravemente la spruzzata di DDT.

Parlo di amministrazione pubblica e di costi.

E rimando ai post vecchi.

Un piccolo consiglio a Renzi

Si parla dappertutto su Renzi, anche perché Renzi parla dappertutto e di tutto.

Anche se la probabilità che gli giunga il mio consiglio è talmente remota, quanto quello di alcuna forma di vita su Plutone, come già sapete non ho la possibilità di dire la mia su certi forum italiani ... e perciò devo accontentarmi di parlare al blog, e a qualche visitante di passaggio ogni tanto.

Renzi inaugura il secondo giorno dando cannonate al fianco di Grillo.
E poi chiede al M5S di votare la sua proposta sul Senato.

Due azioni che mi sconcertano.
Perché i colpi in faccia a chiunque, senza riguardi, sono cose da Grillo, e hanno il risultato che vediamo: l'isolazione.
Che Renzi cerchi sostegno, e si introduca con un cazzotto in faccia ... mi fa dubitare della sua professionalità e delle sue capacità.

Caro Matteo,

per prima cosa, quando si cerca cooperazione, si trovano dei punti sui quali esprimere giudizi positivi.
Poi si parla di punti che si condividono, e poi si menziona quel punto o i punti sui quali si cerca consenso per ottenere una maggioranza di voti.

A Grillo invece di fargli rimproveri potevi benissimo riconoscere qualche merito (ne ha). Ai suoi potevi riconoscere coerenza e trasparenza. Potevi far notare i punti sui quali vi trovate accanto sullo stesso fronte (rottamazione della nomenclatura - anche se tra di noi sappiamo che loro vogliono rottamare il sistema, e tu invece solo rimuovere le vecchie sanguisughe per installare quelle nuove).
Dovevi sicuramente dire qualcosa sugli errori passati fatti dai tuoi predecessori del PD nei riguardi del M5S. Ovvero quella prepotenza di volere il sostegno M5S, ma poi andare a dire che se una proposta è giusta, ma presentata dal M5S voi non la potete votare.
Oggi invece hai mosso lo stesso piede. Bruttissimo errore strategico, già che su certe cose è più facile che il M5S ti sostenga, che i partner da letto di Letta.

E l'errore è pesante, perché da tempo Grillo e il M5S ribadiscono di voler votare a favore di proposte di chiunque, sempre che siano positive.
Li dovevi lodare per tale strategia, scusarti per il PD passato, che invece vota per appartenenza e non per tema, e annunciare che il tuo PD si sforzerà a seguire il buon esempio.

Comunque voglio anche riconoscere qualche punto a tuo favore:
Hai chiaramente rotto a Letta, che il suo "governo" se lo è assicurato con Alfano, e aveva intenzione di fare solo quello che Alfano (e gli amici di Berlusconi) accettano.
Hai riconosciuto, che sai che su certe cose su Alfano non ci puoi davvero contare e che sono cose che potrebbero incontrare il consenso del M5S che pensa meno alla politica, e tanto ai fatti.

Proprio per questo spero che tu riesca a comunicare coerentemente in futuro, perché in questo modo non vai da nessuna parte.

Ho detto spero, ma è un modo di dire.
Per quello che sento, ragioni per sperare in te o Grillo non ce ne sono molte.

martedì 10 dicembre 2013

Contraddizione mia

Pochi post fa avevo affermato, che gli italiani hanno ormai capito che il sistema furbi alle spalle degli altri è saturato e non si può più stiracchiare per farcene entrare un altro paio.

Poi invece affermo, che l'elezione di Renzi al comando del PD prova l'esatto contrario: Che gli italiani puntano sulla rotazione sperando che tocchi a loro l'esposizione al sole.

È una contraddizione, e ho il dovere di correggermi, sceglierne una e negare l'altro, o sintetizzare e presentare un commento attualizzato al riguardo.

Lo faccio:
Gli italiani, finché c'è anche un fiocco di speranza, fanno il tifo per un sistema che gli dia un vantaggio, anche se è sulla Costa Concordia che sta affondando.

Forse, ed è una ipotesi che richiede, che non ci sia né un vapore di pioggia all'orizzonte, sarà così fino a quando il fallimento di ognuno è realtà.
Che sotto la linea vuol dire in pratica, che la prima affermazione da me fatta è profondamente sbagliata.

Il sogno redentore degli italiani è il posticino di favore del furbetto fannullone e parassita.

lunedì 9 dicembre 2013

Grillo superficiale

Stavolta Grillo, o chi ha commentato sulla vittoria di Renzi, è stato superficiale.

Affermare che l'alta partecipazione alle primarie del PD, e il voto pesante per Renzi, relegando Civati al terzo posto sia puro piacere di "farsi prendere per il culo", è un giudizio di alta debolezza cerebrale.

Ma la constatazione molto più realista che si deve fare, ha un'altro vantaggio:
È possibile, in una sola frase, mettere in risalto in modo chiaro e comprensibile, cosa significa il risultato (la partecipazione e la vittoria) delle primarie del PD:

Gli italiani, perlomeno quelli che si importano del PD, o a queste primarie, hanno
CONFERMATO IL SISTEMA!

Renzi ha da sempre dichiarato, e lo ripete, cosa vuole fare:
Un cambio integrale e profondo di FACCE.
Lasciando intatto tutto il sistema.
Cioè le reti di privilegio e favore che sostengono il potere.

I votanti hanno voluto un cambio.
Ma lo possiamo dire in modo più chiaro:
I VOTANTI HANNO CHIESTO UNA ROTAZIONE DI PRIVILEGI.

L'Italia è la Repubblica di quelli che magnano alle spalle degli altri.
La Repubblica delle iene e degli avvoltoi.

sabato 7 dicembre 2013

Grazie Nelson!

Quando sento "riposa in pace" mi viene in mente un audio di Elias Canetti, nel quale parla delle diverse posizioni che l'essere umano può assumere.
E quella finale è quella giacente.

Riposa in pace sarebbe in fondo una formula con la quale si potrebbe esprimere un senso di liberazione, e sarebbe più coerente se per esempio si dicesse su Hitler.

Nelson Mandela invece rimane. Non quello dell'eredità tra il suo clan.
Rimane quella parte di lui che si è sacrificata per lottare contro la discriminazione.

Ma il grazie di cuore io non lo do per la lotta. Lo do per una cosa più astratta:

Per aver mostrato, e aver dato esempio, che quella distinzione estremamente ingiusta che facciamo trai i termini umano e animale ... è dovuta proprio a pochissime persone come lui, che hanno mostrato davvero il lato umano, lottando contro la bestialità dell'homo sapiens.
Per averci dato la prova, che gli ideali, che ripetuti da noi sembrano pura ipocrisia e falsità, sono razionalmente validi e possibili.

Anche se non credo, che esempi come Gandhi e Mandela abbiano funzione enzimatica.
Sono rarità, che rimarranno nelle memorie (e nei libri di storia), ma perlomeno sono bandiere vere di quello che potrebbe essere l'essere umano, se non fosse ... tutto lo schifo che è. Anzi, lo schifo che preferisce essere.

Grazie Nelson!
Sei il fratello eterno di tutti coloro che sentono, che la vita senza cercare vantaggi sugli altri è quella che da identità.

martedì 3 dicembre 2013

Il colmo

Tempo fa ho conosciuto un ometto che oltre al lavoro si dedicava allo sport di dirti bugie in faccia e godere al vedere, che generalmente nessuno lo chiamava bugiardo.

Un gioco un poco rischioso, perché può capitarti il personaggio che i conflitti li risolve con la violenza.
Ma l'ometto aveva meno di un metro e cinquanta, e purtroppo invece di essere giudice era solo un avvocato di quarta categoria, neanche praticante.
La soddisfazione e la superiorità quindi la cercava fregando il prossimo, e dicendogli in faccia, che l'accordo era appunto quello di farsi fregare.

Una situazione che a me personalmente non piaceva, e quando toccò a me l'occasione di sentirmi le sue distorsioni, lo fermai subito, avvertendolo che la realtà non era quello che diceva lui, ma quella percepita ance dagli altri, e che rivoltare la frittata per mettermela di traverso non avrebbe funzionato con me.

La strategia non è così rara.
Funziona specialmente quando chi tenta il reframing ha il vantaggio di poter fare monologhi senza che fastidiosi obbiettori e critici interrompano o contraddicano.

Ma arriva il momento in cui anche chi non può ribattere raggiunge i limiti per saturazione.

Per Letta e compagnia la cosa non è così semplice come pensano:
Il lavaggio di cervelli funziona solo fino a quando l'indottrinamento satura le capienze delle teste, ma le tasche non sono vuote.
Stare invece a svuotare le tasche, e fare i giochini muovendo tasse da un lato all'altro, cambiando i nomi, e aumentandole ... in questo preciso istante ha creato una moltitudine popolare cosciente della pigliata in giro, e colpita gravemente dai salassi.

Una moltitudine anche cosciente del fatto, che il debito pubblico è causato dai milioni di impiegati statali accumulati in anni di favoritismi. E se fino a poco fa esisteva ancora la speranza di riuscire ad entrare nel circolo benefici di qualche politico o qualche partito, ormai la realtà è chiara a tutti: Il sistema è già al disopra delle possibilità, e non ha nessuna speranza di mantenersi.

Il crollo è pura questione di tempo, e la probabilità che sia spietato contro i parassiti e gli ideatori e protettori del parassitismo ... è alta.

Un po strano comunque, che il circolo dei privilegiati a spese pubbliche non si renda conto della ghigliottine che si stanno preparando per loro.

sabato 30 novembre 2013

I codini dei diavoli

C'è gente che sa ragionare.
Qualcuno ha il pallino di ragionare autonomamente. Che vuol dire, che il ragionamento deve sempre essere originale, e non può mai coincidere con quello di un altro.
E poi c'è molta gente che crede, che ragionare vuol dire farsi e darsi ragione.

I ragionamenti spesso si rivelano come i tamponi. Se si osservano attentamente, si scopre il filo, e se si tira, si rivela cosa dovevano tappare.
(Scusate l'analogia un pò spinta.)

Altre volte i ragionamenti sono semplicemente balordi. Non hanno a che vedere con la ragione, ma sono più che altro dei mantra. Da ripetere e inculcare. (Non omettete lettere per favore! Ma immaginandola assente, si rende l'idea.)

Quando è stata votata l'egizianità e parentela di una marocchina, molti avranno visto spuntare i codini di diavolo.
Ma bisogna correggere:

Erano solo codini di porci!

venerdì 29 novembre 2013

Sympathy for the devil

Fa parte delle lezioni basiche di psicologia la distinzione in persone che si riescono a motivare con un premio, e persone che invece reagiscono meglio se c'è il rischio di un castigo.

La simpatia per chi è scaltro perché frega tutti, ma sparte con gli amici, sicuramente qualche relazione con tale psicologia la ha.

Oso affermare, che anche se il sentimento è reale, il ragionamento sul quale si basa è sbagliato.

Facciamo un esempio:
Forse avete notato, che in località turistiche che si visitano per un giorno, nei ristoranti i camerieri poco premurosi si incontrano con maggior frequenza che in località poco frequentate.
Parlo di medie, non di casi specifici.

La ragione può essere più complessa (reazione a ospiti che non esagerano con le mance), ma in parte c'è sicuramente il ragionamento, che tanto è improbabile che torni qui, e quindi non devo sforzarmi per farti tornare.

L'egoismo in diverse situazioni è una strategia che funziona.

Ma torno ad affermare, che generalmente nelle società moderne la strategia di fregare gli altri ha dei limiti. Nello spazio e nel tempo.

Il limite di spazio è costituito dal "flusso".
Quanti fessi ti toccano statisticamente?

Immaginiamo una popolazione di 1000 personaggi, dove uno fa lo scaltro, e ha 999 vittime a disposizione.
Se un secondo individuo decide di seguirlo, le vittime potenziali diventano 499.
Immaginiamo una società, dove i furbacchiotti fanno un club perché fregare gli altri è un beneficio che si ottiene conquistando il potere democratico.
E hanno bisogno di 20-30% di sostegno per riuscirci. (Grazie al fatto, che la fede nel successo tramite l'imbroglio è diffusa, non è necessario spartire il bottino tra tutti).
In tal caso, i polli da fregare statisticamente si riducono a 4 o meno ancora.

Tornando alla realtà: Se il sistema è costruito sul fatto, che la pubblica amministrazione è una mangiatoia dove si possono servire gli amici dei furbi, si conferma che il diavolo è il miglior benefattore.
Il problema con la proliferazione dei parassiti è, che alla fine l'organismo non li può più sostenere e muore.
Pressappoco come nella fermentazione etilica del vino, che si ferma a circa 15 gradi alcolici, perché gli organismi unicellulari che la producono poi soccombono con l'alcol prodotto dalla trasformazione degli zuccheri.

Nelle società umane, è l'organismo sfruttato che raggiunto un certo punto critico decima i parassiti.

E si comincia dalle teste più grosse, ma non sono mai le uniche che vengono rase.

Il fatto che sia una storia ciclica mette in evidenza un altro fatto: Che la maggioranza dell'umanità è totalmente priva del senso sociale inteso come sensazione, che equità reca beneficio a tutti.
La cosa è specialmente evidente dopo un secolo di comunismo praticato, che al contrario di quanto predetto da Marx e Engels, è solo stato una forma di governo retto da oligarchie diverse.

Le sanguisughe si concentrano dove possono succhiare meglio, senza importarsi della bandiera.

mercoledì 27 novembre 2013

El encanto de Diabolikillo

Niente da festeggiare oggi.
Chi ha voluto Berlusconi invece dovrebbe andare in piazza con striscioni e cartelli che finalmente siano sinceri, e che dicano:
"Ci conviene la mafia, l'illegalità, e l'imbroglio."

20 anni di Berlusconi sono 20 anni di vergogna per gli italiani. Per quelli che lo hanno votato e per quelli che hanno votato un'opposizione che lo ha mantenuto per convenienza.
Berlusconi è colpa della maggioranza degli italiani, perché il sistema del favore piace a tutti.

Ma sono sicuro, che neanche 20 anni sono stati sufficienti per far capire alla gente, che fare così vuol dire vendere i propri figli.

Ora spero che la vendetta di Berlusconi sia implacabile.
Aspetto ansiosamente come ripagherà i suoi complici di un tempo, probabilmente esponendo le  loro macchie.

Tanto, agli arresti domiciliari di tempo per sgambettare e tagliare gambe ne avrà, e interesse a mantenere il governo in piedi non ne ha più. Anzi!

domenica 24 novembre 2013

Monologo e probabilità

Quando qualcuno sceglie il monologo per presentare la verità, la probabilità che invece si tratti di una grandissima frottola è talmente alta, che facciamo meglio a dire subito, che Silvio rifila balle.

La verità di Berlusconi è talmente fievole, da non essergli servita in tre istanze, con il fior fior degli avvocati. E non una volta, ma in diversi casi, dai quali si è salvato per prescrizione, mentre le carognate sono comunque state identificate.

Ora siccome io col comunismo non ho niente a che vedere, mi chiedo, come è che faccio ad essere d'accordo con i magistrati che lo hanno condannato (e per essere sincero, si merita anche sculacciate per fare il prepotente e per l'egoismo che lo induce a fregare tutto un paese cinicamente, solo perché lui ha il diritto di godersi la sua vita al massimo).
 Probabilmente sono una vittima delle bugie rosse ...

Sulla storia che la magistratura di estrema sinistra vuole arrivare al socialismo per via giudiziale ci insiste.
È una teoria complottistica talmente vaga, da destare immediatamente il sospetto, che sia il lupo cattivo che i genitori usano per controllare i bambini ribelli.
Da uno preparato come Berlusconi uno si aspetterebbe un dossier invece di "c'era una volta".

Io l'affermazione, che lasciarlo decadere equivale a mettere se stessi nelle mani di giudici inclementi l'ho interpretata come avviso, che se la Casta non abbatte la magistratura, Silvio provvederà a usare la stessa magistratura informandola delle cose indagabili di ogni attore politico di spicco che gli sta nel cammino.

giovedì 21 novembre 2013

Atti diversamente degni di fiducia

Chi ha occhi ... se non vede ancora, è una persona che vive allucinando.

Quando si presenta una spettacolo come la fiducia alla Cancellieri, e non si ha l'impressione che si assite a una cosa degna dello spirito della fiducia e conferma della nipote di Mubarak ...
il problema rimane che uno comunque può continuare a votare. Come un cieco (che mi scusino il paragone) che ha la licenza per guidare l'automobile.

La cosa può parafrasarsi anche così:
Letta disse:
Pensateci bene, perché qui la condizione per il grande magna-magna è che sulla barca ci manteniamo tutti saldi, senza buttare fuori nessuno.
O facciamo tutti le carogne, e magari fra cinque anni ci manteniamo in sella, oppure tornate a terra e rischiate di non risalire più.
Perché il magna-magna è un club dove è proibito il tradimento.
(E come evitare quello di Berlusconi senza perdere la faccia ancora non lo sappiamo.)

Civati poi la fiducia la da, ma ci tiene a metterci il puntino e dira la sua.
Anche su di lui si può fare una previsione:
Una volta che si rende conto, che il PD non si può riformare (per ora mantiene il sogno) non gli rimarrà che fare la sua strada, che fortunatamente non potrà essere nel M5S.

lunedì 18 novembre 2013

Istruzioni per riconoscere quando un politico mente

Segue una regola molto specifica che permette di riconoscere quando un politico mente:

Requisiti:
Un politico in stato formale (ovvero cosciente di attuare come politico).

Quando il politico muove le labbra per fare una dichiarazione.
Ecco il momento preciso in cui mente.

Purtroppo la regola è talmente complessa, da sfuggire alla gran maggioranza di italiani.

Se invece sapessero applicarla, avremmo sicuramente un modo di misurare la percentuale di bugie dette da un politico, o meglio, il grado di ingannevolezza (perché anche col silenzio si inganna) col quale il politico fa dichiarazioni.

Fassina per esempio, se tutti sapessimo individuare gli inganni, oggi avrebbe evitato di rimproverare Civati. La motivazione è altrettanto stupida quanto l'altra, che la Cancellieri non si può sfiduciare perché lo ha chiesto il M5S.
Fassina dice che cose così il PD le sviluppa organicamente.
Certo: Come quella faccenda di Prodi!
Insomma, il PD è il modello della coerenza e delle decisioni prese responsabilmente!
E Civati non ha ragione di essere impaziente!

Il furbo di Renzi invece continua a dire, ma quando si tratta di Casta, si limita alle parole.

Se l'italiano avesse un grano di sale in zucca, farebbe una differenza tra chi si muove per pulire, e chi invece promette rottamazione da anni, ma nei casi concreti non muove un dito.

Che Sgarbi reputa di essere intelligentissimo non è sorprendente.
Gli elettori ogni volta gli confermano, quanto è imbecille il cittadino italiano!

giovedì 14 novembre 2013

La censura dei "migliori"

Da quasi quattro mesi, dopo un episodio de due mesi, il Fatto Quotidiano non mi permette di commentare.
Il tutto senza previo avviso. email alla redazione e ad alcuni dei giornalisti di spicco non hanno avuto effetto.

Visto che per me attenermi alla "netiquette" non è un problema, perché ho la fobia contro le offese e gli attacchi personali, e bado anche a come mi esprimo, l'unica ragione per la quale sono un azia commentatore indesiderato ... lo conoscete.
Al Fatto Quotidiano non piace il profilo:
Astensionista, scettico e critico verso il M5S, convinto che la democrazia diretta partecipativa non funziona, per niente convinto che il limite a due mandati sia intelligente (un sollievo sapere che Bernini al massimo ci sarà per due mandati, ma congedare Di Battista dopo due mandati mi pare idiota!), per niente convinto che pagare 2,500 Euro ai deputati sia il massimo della genialità, scettico rispetto all'azzeramento dei rimborsi e finanziamenti ai partiti, poco convinto dalle sfuriate sull'Euro, quando si arriva a promettere il futuro migliore senza Euro.

In tutti questi punti non mi trovo affatto sulle posizioni di chi difende lo stato attuale, ma le posizioni di Grillo e Casaleggio, che tutti gli eletti devono seguire alla lettera, mi sembrano estreme, poco pensate, e a rischio.

Ripassando la lista dei venti punti, su parecchi mi trovo aperto a ogni posizione.
Dipenderebbe dai dettagli, a volte tecnici, a volte logici.

Oggi ho letto le risposte twitterate da Renzi, che è un campione di ambiguità. Ma a domande dirette ha risposto direttamente.
E se nell'attitudine (di apertura) mi trovo in sintonia, nel concreto non sono affatto d'accordo.

Quindi, se devo rilevare quali sono le cose marcanti della mia posizione che possono dare fastidio, devo andare su quelle cose sulle quali ho una posizione molto salda:
- Corruzione. No in assoluto. Peccato che non ci sia la fucilazione per alto tradimento, ma la corruzione per me è alto tradimento, e i politici dovrebbero avere terrore alla solo idea di farsi corrompere.
- Favori. No in assoluto. Meriti, capacità, ma non favori e favoretti e nepotismo. Una cosa schifosa, fatta sulle spalle di chi paga le tasse, che per me sono sacre.
O meglio: I soldi degli altri sono sacri, e se si usano, si devono usare al meglio senza sgarrare.
- Sovvenzioni. Quelle ai mezzi di informazione politica no in assoluto.
Sosterrei quelle ai mezzi scientifici e culturali, ma in misura. Eviterei le sovvenzioni per creare posti di lavoro, e l'unico obbiettivo sarebbe il beneficio sociale.
- Spese militari. Se in tavola manca il pane, è immorale comprarsi le sigarette, e preoccupante se si comprano armi. L'esercito attualizzato, per usarlo come strumento per guadagnarsi appoggio politico estero ... sarà una pratica consolidata, ma è di zero utilità agli elettori, È un giocattolo costosissimo che i politici mantengono per ottenere appoggio da altri paesi.
- Giustizia. il PdL e Berlusconi hanno ragione: La giustizia italiana è pietosa!
Ma al contrario di quello che lamentano loro! 1E incredibile, quanti farabutti, corrotti e sporchi faccendieri possano girare liberamente e continuare a mantenere le loro reti per fare intrallazzi!
La giustizia è inefficiente perché alcune migliaia di cittadini sono privilegiati e intoccabili.
- Sistema politico. La democrazia rappresentativa, con molta più partecipazione, e possibilità di accesso e reazione dell'elettorato, mi sembra il sistema migliore in paesi dove la gran maggioranza degli elettori è passiva e non ha nessuna intenzione di partecipare.
La democrazia esclusivamente partecipativa sarebbe una oligarchia dell'1-5% dell'elettorato, dove grandi gruppi possono essere gestiti anonimamente dalle lobby.
Un rappresentante è visibile, e deve dare ragione di quello che fa.
Semmai va reso trasparente quello che fanno gli eletti (voto sempre palese, registro delle votazioni con possibilità di ricerca storica dei voti dati!)

Parlavo del Fatto Quotididiano.
Deve disturbare che insisto, che la democrazia diretta ha più buchi di un colino,
che insisto sul fatto, che l'astensione deve divenire una scelta politica che conta,
che insisto che prima di voler spartie e regalare bisogna tagliare radicalmente tutte le spese superflue (e sono quelle della pubblica amministrazione).

Cose che a me sembravano opinioni comuni, ma che a quanto capisco, disturbano un mezzo di "informazione" che evidentemente vuole "indirizzare" prima di informare.

Cari Travaglio, Gomez, Padellaro, Scanzi % Co:
Vi si può giudicare con una frase:
Criticate il potere altrui, ma amate il potere ... e ve lo difendete!

mercoledì 13 novembre 2013

L'impossibilità di acchiappare due piccioni con una fava

Angelino Alfano è mio pasesano.
(Shame on me!)

Evidentemente fino ad oggi non ha capito una cosa ormai chiara a tutti:
Se decide di sostenere chi taglia le gambe al Cavaliere, si mette contro di lui.

Evidentemente 2, ha delle reticenze a fare il salto del fosso, e crede che con una pubblica dichiarazione di lealtà può anche sostenere il governo Letta, disubbidendo a Berlusconi.

Evidentemente 3, è perfettamente informato, ma non capisce.
L'arma del Cavaliere non è la ragione, ma il ricatto.
La decadenza la si deve evitare, e la immunità la si deve mantenere, perché gli "amici" non possono fargli lo sgambetto.

E sgambetto è, che continuano a governare mentre lui perde l'immunità, e viene relegato alla retroguardia.

Caro Ciullino, nun ci voli assai ciriveddu pi capiri chi si ti piaci u travaggiu di viceministru, ta mentiri in contra du Berlusconi, i è megghiu chi ci fai i scappi.

Chiaro il messaggio?

Perché i due piccioni non li acchiapperai neanche se ti aiuta Padre Pio.
Invece rischi di pigghiarra tu nta chiddu postu si nun ti fai scattru.

martedì 12 novembre 2013

Tutti amici

Anni fa uno dei clienti che andavo a visitare in Brasile non la smetteva di fare le sue osservazioni spiritose sugli italiani.

Una volta cominció affermando, che le donne brasiliane sono le più buone do mundo.
Cosa sulla quale non volli rinfacciargli di essere machista, per cui tacqui.
Seguì, che il calcio brasiliano è o melhor do mundo.
Siccome il calcio non mi interessa, potrei anche dargli una percentuale di ragione, e tacqui.
Fu quindi la volta della pizza brasiliana, anche quella a melhor do mundo.
Il buon uomo ovviamente cercava di provocarmi. E gli lasciai passare anche la pizza.
Allora si azzardò ad affermare, che il panettone brasiliano è il migliore del mundo.
E siccome li avevo provati tutti, gli risposi come meritava: "Ma fammi il piacere!"
Che nel suo dialetto, dato che amava esprimersi così tutto il tempo, suonava tipo: "Vai se fodê."

L'altra cosa che ripeteva spesso, forse ogni volta che mi incontrava, era che gli italiani sono "tutti amici".
E credevo che lo facesse per mostrare che lo sapeva pronunciare correttamente.

Oggi invece penso che la cosa fosse un po più profonda.
Sicuramente l'aveva imparata da qualcuno, ma con una spiegazione.
Che gli italiani le cose preferiscono farle in "amicizia".
Favori e piaceri tra amici.
E come diceva (l'attribuzione non è sicura) il loro presidente Getúlio Vargas:
"Aos amigos tudo, aos inimigos a lei!"
gli italiani già sono proverbialmente conosciuti come quelli che le cose preferiscono farle tra amici.

Amici per dire.

Amici che possono essere molto grandi.
Il grande amico, che poi è anche il grande fratello.
Almeno in due partiti.
Nel terzo invece è il burattinaio che tira i fili, a sgambettare se lo trascurano.

Fatto sta, che con questa storia che tutto si ottiene per amicizia, l'Italia non va molto bene, perché l'amicizia su scala nazionale costa parecchio, e perché magari si estende geograficamente, ma non quantitativamente.
Per farsi un bel po di amici votanti infatti, una maggioranza è rimasta fuori, e anche molto fottuta.

La storia ci insegna, che quando le società declinano, tocca anche alle classi privilegiate. A volte in maniera cruenta, altre volte con purghe meno corporali.
Ma come dicono i brasiliani, quando giunge il momento che la cricca di amici che si fanno i favori, si liberano dal carcere, e si spartono la torta perde il controllo, e il controllo passa a quelli prima soppressi, la piccola cerchia di amici è quella che viene per prima identificata come "nemici".
E saranno trattati con la frusta della legge.

domenica 10 novembre 2013

Scagli la prima pietra

E Gesù disse: "Chi è senza peccato scagli la prima pietra."

Una volta inquadrata così la cosa, chi si sarebbe permesso di affermare dinanzi a tutti, di essere senza peccato?

Ma c'è anche la situazione capovolta.
Quella dove i giudici si suppone che sono puliti, e non amici dei criminali.
Li allora ... chi è il fesso che sotto gli sguardi di tutti accetterebbe di farsi vedere che le pietre non le tira?

La questione della decadenza è pura formalità. I processi ci sono stati, e la condanna è definitiva.
Girarci attorno e prendere fiato, dare svolte, volerlo considerare, e specialmente non volersi fare vedere quando si rifiuta l'applicazione della legge ...
in gergo rivela semplicemente, che sono questioni interne di una cricca, che spiacentemente deve rendere conto a esterni.

Berlusconi sulla salvezza all'ultimo secondo ci conta. Ma non capisce una cosa: Nel film la scena della salvezza in extremis è una tra le più visibili.
Napolitano, dopo 60 anni di carriera, anche se di vita gli rimangono solo un paio di anni, non vuole certamente farsi vedere nel commettere l'atto "disgustoso che causa desolazione" (usando parole del profeta Daniele).

La domanda quindi è solo, chi si farà beccare mentre getta la scaletta di salvezza al villano, e la faccenda è piuttosto chiara:
In primo luogo, i complici ufficiali continueranno recitando la loro commedia. (Gente che vota che una marocchina è nipote del Presidente egiziano è gente con statura morale di livello inferiore a quello necessario per spurgare pozzi neri.
Poi ci sono quelli che riescono ad aiutare nell'ombra.
E infine quelli che tra l'alternativa di subire atti vendicativi, o riempirsi di materiale settico, ritengono che l'ultima è l'opzione migliore.

Torniamo a Gesù e all'adattazione che abbiamo dovuto fare.
 Nella scena si deve aggiungere un nuovo dettaglio:
Il terzo livello di persone, cioè quelli che osservano lo spettacolo ...
anche quelli hanno una pietra in mano, e aspettano con ansia il loro turno.


giovedì 7 novembre 2013

Berlusconi's family suffers prosecution like Jews in Nazi Germany

I hoped to find, on international media, mention of Mr. Berlusconi's recent statement, that his children are prosecuted like Jews in national socialist Germany.
At least on German newspapers.

In Italy there are some "troublemakers" who are horrified by the analogy between the Shoah and increased attention to the Berlusconi clan.
But armies of politicians and sympathetic journalists defend Berlusconi, some of them commenting that it is just figurative talking.

If there is a way to push the topic to the attention of international newsreaders and listen to their comments, perhaps the isolated italians grasp that with much softer statements a politician elsewhere would be forced to give up his carreer.

giovedì 31 ottobre 2013

Das Wörterbuch der Empörten

Tradotto: Il dizionario degli scandalizzati.

È vero che vengono imboccati con le dichiarazioni di disgusto che possono fare, e poi ognuno approfitta il suo spazio di visibilità per esibirsi e e provare di valere quello che guadagna.

Ma ci sono le testoline creative, che vogliono distinguersi con frasi originali. Per distinguersi e appuntarsi. Per afferrare fiche di merito, da scambiare poi per tintinnante.

Sovvertite le regole (Lorenzin). 5
Decisione gravissima, una schifezza (Quagliarello). 4
Voto squadristico (Rotondi). 6
Violazione del principio di civiltà (Alfano). 4
Manovra del PD per andare alle elezioni (Schifani). 2
Assassinio annunciato. È morta la democrazia (Santanchè). 7
Mostro costituzionale (Bernini). 8
La decadenza è omicidio in famiglia (Sisti). 7 - voleva dire famigghia, no?

Penso a due fatti concreti:
Il voto compatto per sostenere che la gazzella del Marocco fosse nipote del presidente egiziano, e quindi la protezione diplomatica del Premier in persona fosse corretta.
Il voto contro Prodi come Presidente della Repubblica ad opera del suo stesso partito ... para per ripicca di chi vedeva D'Alema ingiustamente sepolto.

Due fatti, ma simili ragioni: Ci sono personaggi che hanno le loro gang, disposte a vendere la propria madre dopo averla sbudellata prima.

Dai primi che tipo di giudizi si possono aspettare? Se è corretto votare una gigantesca falsità per coprire una leggerezza dell'unto di Dio (leggerezza di costume, e leggerezza nell'abuso di ufficio ...) si può dire qualsiasi cosa. La ragione è ovvia: Le giustificazioni possono essere assurde e false, ma conta il risultato, che è evitare problemi al capo.

Dai secondi ci si può aspettare il tradimento, specialmente se le cose si possono fare all'ombra.

Berlusconi ha ragione: È ingiusto che venga rimosso dal carico. Giusto sarebbe, allontanare tutti gli indegni, che sarebbero la maggioranza.

mercoledì 30 ottobre 2013

Cosa è l'alto tradimento

Qualcuno dal titolo si aspetta una riflessione sull'impeachment a Napolitano, richiesto da Grillo.

Invece il tema è un altro.

Ora che finalmente si sa, che tipo di curiosità hanno i servizi segreti di sicurezza nazionale, è semplice rispondere alla domanda, cosa è l'alto tradimento.

Snowden e Manning hanno esposto i propri governi, mostrandoli come villani che infrangono le leggi, i diritti umani, e tutto per pura sete di controllo e per vantaggio economico (in Italia la notizia non è stata divulgata troppo, ma i servizi segreti inglesi avevano l'ordine di spiare l'industria italiana per cercare benefici economici per il popolo inglese.

Se non la capite (cosa che dubito altamente), beati voi che in paradiso vi sentireste anche se ardessero le fiamme dappertutto!

Snowden va catigato esemplarmente come Manning, perché si è azzardato a spifferare quanto è farabutto il suo governo.

La libertà di parola è la libertà di affermare cattiverie sul proprio governo e sui politici.
Il tradimento è fornirne le prove!

Terza parte: Showdown. Traditori sotto i riflettori.

Sbagliare pronostico oggi dovrebbe essere difficile.
E quello che segue non è un insight, ma una ovvietà.

Renzi può essere quello che si dice, ma un talento lo ha di sicuro:
Capta perfettamente gli umori della maggioranza e li cavalca con la tavoletta di surf.

Renzi ha detto "basta Berlusconi" e "niente più larghe intese".
Invece di fare lo struzzo e lasciare la testa sotto la sabbia, sperando che duri tutta la legislatura, e poi si vedrà come i propri elettori si saranno accomodati, Renzi non ha niente da difendere. Vuole arrivare lontano, e deve attaccare, diversificarsi, e mettersi alla testa degli umori per apparire come leader.
Da Grillo ha imparato molto bene ...

Sono sicuro, che la gran parte degli elettori PD è stufa di Berlusconi, del leccargli gli stivali tutto il tempo e fingere di stare in posizione eretta, e che se il PD fosse compatto in quello che fa, alla prossima opportunità si ridurrebbe a prefisso telefonico.

Renzi ha anche captato, che chiunque nasconde le mani ora, permettendo il sospetto di essere al soldo di Berlusconi, o di cercare cinicamente la sopravvivenza del governo per mantenersi la carica, firma la propria condanna a morte.

Berlusconi certamente non lo ignora.
Ma ha appena fatto esperienza sulla propria pelle, che anche tra i suoi la poltrona è una passione da colla istantanea e permanente.
Conta quindi sull'istinto di Casta, che gli permette di prendere due piccioni con una fava: Mantenere l'immunità e silurare chi lo aiuta.

È tanto strano, che i complici non se ne rendano conto?
Si, sarebbe strano. Ma i complici capiscono altrettanto bene la situazione.

E devono tentennare sul detto, meglio la gallina oggi che l'uovo domani!

Grazie a una mossa popolare veicolizzata da Grillo: Due mandati, e riduzione di stipendio.
La scelta allora è:
Sostenere Berlusconi, passare alla storia ignobile, ma farsi cinque anni di stipendio da re e vitalizio, oppure non tradire gli elettori e il paese, finire il mandato tra breve, con elezioni anticipate, e rischiare di non riconquistare il mandato, trovarsi senza rimborsi, con stipendi dimezzati e senza vitalizio.

Voi, se foste egoisti, cosa scegliereste?

I giudici politicizzati

Perché in Italia le frasi, anche quelle più sceme, che dal PdL non mi sorprendono, perché il mediocre non ama circondarsi di furbi (e Sgarbi non ci è stato per molto al gioco di ripetere fesserie), sopravvivono, e ripetute in continuazione vengono smerciate come fatti?

I giudici politicizzati.
Che interdicono Berlusconi per un "disegno politico".

Devo applaudire.
Da qualche giorno, da quando ho sentito Sgarbi che si dimostra essere l'italiano più intelligente in vita, considerandomi parecchio normale, mi sorprendo al non notare troppe voci intasarsi con la vecchia affermazione.

E quindi i giudici fanno politica di sinistra.

Mentre invece il PD?
Con chi sarebbe orchestrata politicamente la manovra del potere giudiziario, se Napolitano e PD sono disposti a smanettare nella Costituzione, per castrare la Magistratura?

Se i giudici fanno politica, i politici in maggioranza che vogliono impedire loro di condannare i politici (se Berlusconi si salva, in politica si devono ammettere tutti, e la legge Severino la possono spalmare sulla carta igienica!) cosa stanno facendo? Giustizia e lavoro legale?
E se fossero due gruppi politici (PD a braccetto con Napolitano e PdL), i giudici che sarebbero, di estrema sinistra?
Strana cosa, che gli estremisti di sinistra abbiano scelta una specifica professione.

Se tempo fa i comunisti si facevano guidare dal Cremlino ... Berlusconi e Putin sono amici per finta, oppure Putin è di destra e in Russia non lo sanno?

Come dicevo, da persona normale, ma non mediocre, le frasi sceme le identifico come tali.

Il "dovere" di tirare la pietra di nascosto

Se qualcuno in nuova Zelanda seguisse le notizie italiane, direbbe che chi sta a testa in giù non sono loro, ma gli italiani.

Se temi che ti facciano fuori, chiedi il voto aperto.
Se la presunta "vittima" invece chiede che il voto sia segreto ...

Non c'è molto da spiegare.
La senatrice Bernini afferma, che il voto palese sarebbe persecutorio e ad personam.
Basta dirla una frase?

Vorrei sapere, se è più persecutorio dare il voto in pubblico, visibilmente, o poterlo dare eventualmente ocme una coltellata alle spalle.
Vorrei sapere, se c'è più possibilità di compiere atti vili se ci si deve presentare faccia a faccia, o se si può fare tutto senza mostrare la mano.

Eh si! Ci siamo: Atti vili!

Il voto segreto protegge la viltà. Protegge quello di cui ci si deve vergognare.
E la grande discussione che fa il PdL e simpatizzanti si riassume in una frase:
Il voto deve essere segreto, altrimenti parecchi non avranno il coraggio di tradire.
Berlusconi il giusto dovrebbe chiedere che i cospiratori vengano ad accoltellarlo di fronte.
Invece chiede che facciano tutto alle sue spalle.

Facile fare un parallelo:
Se il capo mafia non gode del consenso pubblico maggioritario, il sostegno non lo può chiedere pubblico. Deve chiederlo in segreto e sotto garanzia di omertà.

Berlusconi ha un talento unico:
È talmente pieno di se, da aspettarsi sul serio che coloro di cui ha bisogno commettano suicidio per salvarlo.

I grandi vili della prossima storia italiana recente saranno i partiti che proteggeranno Berlusconi contro la giustizia.

Segue una breve considerazione su un'altra enorme cretinata rifilata in continuazione.

martedì 29 ottobre 2013

Non ho la statura

Stamane alla radio, durante l'intervista di un astronomo, col quale la conduttrice si alternava citando Kant, Alberto Magno e alti filosofi, sopraggiunse una domanda da un ascoltatore, che chiese se i due erano credenti.
Alla quale prima l'astronomo rispose affermativamente (cosa che mi parve chiara per uno che legge Alberto Magno e ammira che nel tredicesimo secolo parlasse di galassie), e la conduttrice confermò con altrettanta certezza, ed ebbe anche da aggiungervi che le manca la statura per questionare Dio.

Quindi sarebbe un fatto di statura ...

E vorrei sapere, quali sono i requisiti per ottenere il permesso per farsi e fare domande.

Dovremmo allora restringere il circolo di gente sufficientemente preparata, e prendiamo per certo, che conoscere Kant e altri filosofi, e poterne parlare, non è ancora un livello sufficiente.

Questa esclusione è molto particolare.
Da un lato abbiamo una moltitudine di personaggi che nella storia si sono espresse con certezza su Dio, sulle sue qualità, sui suoi propositi, sulla storia e sulle faccende celesti (gli angeli delle potenze mondiali che lottano - libro di Daniele), che parlano dei mondi oltre quello visibile, e dall'altro, gente che riconosce di non avere la "statura" per chiedersi, se è tutto vero, o se tra le cose affermata dal clero vi potrebbe essere anche qualche balla.

Sospetto che molti ascoltatori della conduttrice risponderebbero, che ovviamente ci sono le bugie, e che generalmente ognuno ha la statura per riconoscerle.

Momento in cui la cosa si fa più complicata, perché probabilmente nessuno esprimerà una linea ufficiale, semplice e chiara, che permette di vedere le frottole nero su bianco, lasciando al contempo chiaro, quali sono le cose "elevate" sulle quali non possiamo valutare.

Una delle poche linee chiare che conosco è quella dei fondamentalisti, che affermano che la Bibbia è parola di Dio, e inferno, purgatorio e paradiso non sono descritti affatto come li conosciamo dalla Chiesa del Medioevo, per cui si possono scartare.
Spiacentemente anche li rimane il buio. Per le favole la Chiesa sempre trova la parola ispirata che perlomeno da uno spunto giustificante ai dogmi, e molte questioni di accesa controversia tra le sette cristiane sono confermate con versetti biblici da ognuna delle parti contendenti.

E rimane la critica esegetica e storica alla Bibbia, che non lascia molto in piedi da un lato, mentre da quello opposto "ricostruisce" scenari "possibili" somiglianti a quelli biblici, conciliando tutte le controversie con una infinità di congetture.
Per fare un esempio:
Nonostante il fatto, che studiosi seri riconoscono apertamente, che i quattro evangelisti NON sono contemporanei di Gesù, ne conoscono alcun contemporanei, e che raccolgono tradizioni orali e scritte, sicuramente lontane da testimoni oculari ... ci sono i mediatori che riescono a fare talmente bene lo slalom, da confermare la possibilità che i racconti dei vangeli (contrastanti tra di loro) siano tutti "possibili", nonostante la certezza che abbiamo, che i vangelisti non sono informati, e che creano conferme e eventi.

Posso dire una cosa:
La statura per esaminare contraddizioni, falsità, situazioni storiche ed esegetiche che ampliano l'orizzonte per inquadrare certi testi "sacri", la ha ogni essere intelligente.
Se sei cristiano, e al leggere il libro dei Mormoni riesci ad intravedere le frottole e le parti deboli dell'invenzione, hai anche la statura per leggere allo stesso modo le cose che ti sono state inculcate come religione dei tuoi padri. Hai solo bisogno di onestà e sincerità con te stesso.

O, per riallacciare un discorso fatto diverse volte in passato:
Dovresti ignorare la "paura originale" della tua propria fine e di quella della specie, e ragionare partendo da una posizione stoica e rassegnata.

domenica 27 ottobre 2013

Quelli senza idee, e quelli che se le fanno pagare

La rete fa delle contrazioni tremende.
Non sai quasi niente degli ultimi 30 anni in Italia, vai su Youtube, e nel giro di 3 ore trovi dichiarazioni fatte nel giro di 30-40 anni.

Non so da dove avevo cominciato, e poi si è presentato un video di Sgarbi, al quale ho fatto seguire tanti altri.

Un argomento del quale è innamorato è esprimere giudizi sulle idee degli altri.
La seconda cosa che si nota è che quando dice qualcosa ha ragione. O meglio, esprime una critica, un giudizio. Forse una deformazione personale.
Le opere d'arte non possono chiedergli parola, o correggerlo. Tocca a lui parlare senza sosta, spiegando e dando ordine.
E lo stesso fa quando parla di politica, alzando la voce e mettendo a tacere chi interrompe il suo giudizio critico.

Ho trovato due video. Prima quello dove afferma che Grillo ha idee, e che Di Pietro è stato silurato dalla Gabanelli. E poi altri, dove afferma che Grillo idee non ne ha (come neanche Berlusconi e tutto il PdL), o un altro, dove fa eco alle accuse della Gabanelli per annientare Di Pietro, o dove urla che Grillo è condannato per omicidio.

Vedere 30 anni di Sgarbi concentrati fa un effetto strano.
Magari è uno dei più intelligenti d'Italia. Cosa che può giudicare solo lui.
Facile a chiunque invece giudicare le idee di Sgarbi.
La polarità positiva dei suoi giudizi sembra essere determinata dal potenziale di beneficio che può aspettarsi.
Di evoluzione di idee con certezza non si può parlare.

sabato 26 ottobre 2013

B.: Difficile Collaborare con chi mi fa decadere.

È il titolo di una notizia.

Che non dovrebbe esserci, perché è più che ovvio, che non far decadere Berlusconi equivale a favoreggiamento e violenza alla giustizia e alle istituzioni.

Come dire che Riina avvisa:
Non posso fare governo con chi mi tiene in carcere!

L'unica differenza tra Riina e Berlusconi è, che l'ultimo lo hanno votato nove milioni di italiani.
Da una parte (le statistiche dicono che lo voterebbero nuovamente) un gruppo molto numeroso di persone che non rispettano la legalità, e dall'altra un criminale che da ciò deduce che ha diritto di sottrarsi alle sanzioni.

E la terza parte, altrettanto vergognosa, costituita dai suoi soci al governo, incluso il Presidente, che accettano il compromesso di non farl odecadere per poter mantenere in vita il governo.

Che comunque si confronterà ancora diverse volte con situazioni identiche, in processi futuri, e con ricatti regolari per approvare riforme e leggi pensate per togliere il collo di Berlusconi dai cappi della giustizia.

E già che siamo in tema di "difficoltà":

È così difficile per la maggioranza degli italiani manifestare in modo più che udibile, che Berlusconi, soci e amici hanno esaurito il loro tempo, e non saranno più votati?

Gli elettori del PD sono talmente rincitrulliti, da vedere solo la possibilità di continuare a votare per la propria squadra?

Perché esiste l'alternativa: PD pro Berlusconi, niente voto (a nessuno).
Per me fare da stampella di Berlusconi è un atto di complicità grave.

Riforma elettorale Renzi. Puntata 2 Casta

Renzi pochi giorni fa ha chiesto una riforma elettorale che permetta identificare un partito vincitore, e che permetta a tale partito di governare per cinque anni.

Non ho incontrato commenti allarmanti al rispetto, e sembra che quello che dice Renzi è solo importante per informare che ha detto qualcosa (da aggiungere alle tante che dice) e per mantenerlo presente sui mezzi di comunicazione.

La riforma che chiede Renzi chiede, se non aggiunge che parla di doppio turno, è il Superporcellum.

E ci vuole un quoziente di intelligenza al disotto della media per capirlo.

Col turno unico, qualsiasi percentuale di voti, purché maggiore di ogni altro partito o coalizione, otterrebbe premio di maggioranza,
Alle ultime elezione il PD, vincitore al Parlamento, non è riuscito a ottenere il governo da solo.
Renzi quindi chiede una riforma che alle elezioni passate avrebbero permesso al PD di governare per 5 anni, senza preoccuparsi di nessuno. Che sarebbero delle regole peggiori del Porcellum.
L'aggiunta, che vuole assicurarsi di poter governare per cinque anni implica anche, che non ci dovrebbero essere dissidenti interni che possono fare cadere il governo.
L'ideale allora sarebbe un partito come il PdL come lo era fino ad alcune settimane fa.

Se Renzi pensa a un secondo turno, le cose non sono migliori.
Il concetto di proposta politica che piace a lui e ad ogni altro politico è che o mangi o crepi, senza che colui che cucina debba preoccuparsi del giudizio dei commensali.

Come dice Giannuli e tanti altri specialisti, non c'è il sistema ideale, per questo in qualsiasi democrazia possiamo trovarci peli e travi.
Ma l'introduzione della quota astensionista davvero cambierebbe lo scenario, senza intralciare niente.

È una gran differenza avere un turno nico o doppio, dove alla fine solo metà dei seggi sono occupati, e si crea possibilità a modi diversi di fare politica e occuparsi della cosa pubblica di entrare la volta successiva.

Finché le proposte che fanno si limitano a cercare modi per permettere a un partito di governare, evitando all'elettore di porre segnali di rifiuto, il cammino rimarrà lo stesso, e la Casta prospererà. Anche sulla miseria del paese, perché il sistema che non deve tenere conto delle obiezioni può ignorare completamente il dissenso.

Intermezzo - Giustificazione dell'alienazione dalla legalità.

Avevo menzionato, che abbiamo aspettative molto basse.
Si deve al fatto, che non riteniamo che le leggi si debbano rispettare, perché in certi casi le leggi ci sembrano esagerate, assurde o non applicabili.

Vado immediatamente al fulcro della questione:
Neanche io credo che NON evadere le tasse sia intelligente.
Facciamo un esempio con numeri:

Se per mantenere funzionale una società di cento cittadini, sono necessari cento ducati di tasse, ad ogni cittadino toccherebbe pagarne uno.
Ma ci sono categorie di cittadini ai quali vengono riconosciute ragioni per non pagarle.
Sono preti, handicappati (inclusi quelli finti), privilegiati, etc.
E già le tasse toccano solo a ottanta cittadini.
Dei quali per amicizie una parte si fa esonerare tramite stratagemmi speciali. E ne rimangono settantacinque.
Visti i 25 furbi, dei 75 rimanenti chi riesce, fa il furno a modo suo ed evade.
E rimangono quelli che nonostante siano anche loro furbi, non possono evaderle.
E alla fine 40 devono pagare i cento ducati, e da un ducato diventano due e mezzo quelli che devono pagare, perché pagano per un secondo furbacchione, e per metà di un terzo furbacchione.
E corretto fars itassare e tartassare in questo modo? No. Non lo è!

La mancanza di rispetto non comincia da una parte. È una situazione relazionale che cresce e si sviluppa
La mancanza di rispetto è una reazione, che ovviamente confeziona la risposta che otterrà.

Concentrato di egoisti furboni - Parte seconda

La continuazione che doveva seguire:

Ho divagato, arrivando a offendere il buon popolo. E ho peccato, facendo un esempio col 90%.
Gli elettori di Grillo sono un 20% (mi spiace, ma non escludo gli astensionisti come me!).
Corretto allora è dire, che gli stronzi siamo l'80%, e i puri sono il 20% di elettori del M5S.
(Un momento! E perché gli astensionisti sarebbero stronzi?)

Vabbè, chi ho offeso ho offeso, e chi ho sfottuto (sopra) ho sfottuto.

Più importante della spiegazione, perché nella Casta si concentra gente scaltra ed egoista, mi pare invece un fenomeno inconsueto di interazione tra Casta e chi non ha privilegi,

Sappiamo benissimo come funziona in Germania o Inghilterra:
Metti nel conto spese il parrucchiere ... ed è garantito, che non duri molto come deputato/a, perché non te lo accettano.
Fai una tesi di dottorato scopiazzando, invece di menzionare nella bibliografia tutte le citazioni o parafrasi, e amche se sei ministro, e la tesi è di oltre trenta anni fa ... tanto fanno i nanerottoli dell'opinione pubblica, che alla fine sei insostenibile e ti devi ritirare dalla politica.
Se ti fanno una multa per eccesso di velocità, tenta di fare il furbo e convinci tua moglie a dichiararsi colpevole per evitarti il ritiro della patente. Potrai dire addio al tuo seggio, e anche la prigione ti tocca.

Facciamo una piccola prova:
Gli esempi di sopra ... vi sembrano esagerati?
Suvvia!
Scommetto che a una maggioranza sembreranno reazione quasi fanatiche.
A me no.\
Ed eccovi un primo spunto sul quale riflettere:
Low expectations attract low performances.
E lo diceva Machiavelli: Per raggiungere un obbiettivo lontano. l'arciere punta molto più in alto.

Le maggioranze di cittadini che hanno silurato i loro politici per "piccolezze" si mostrano molto esigenti e grazie alla loro severità limitano il campo per individui svergognati.

Se qualcuno si ti mette davanti, e ti racconta bugie in faccia, o distorce fatti per fregarti e assicurarsi un bottino, è perché prima di venire verso di te sa che il rischio che gli spaccherai la faccia è bassissimo.

In Italia la maggioranza di governo può fingere un caso diplomatico, e votare sulla nazionalità di una minorenne, per coprire un premier che nel tempo libero fa il pascià senza verificare l'età delle donnicciole che ammette al suo harem del giorno e pi poco accortamente commette abuso di ufficio per evitare che si stappi una situazione che potrebbe portarlo a una indagine e un processo.

Lasciamo stare tutto quello che è possibile in Italia.
Importa il fatto, che è possibile alla luce del sole, alla faccia di tutti noi.
Noi non siamo le vittime.
Cosi come esistono i codipendenti e co-alcolici, noi siamo la controparte del farabuttismo. Siamo il complemento. Se non avessimo la forma che combacia con la sfacciataggine e il farabuttismo, non ci sarebbe sufficiente campo per tanti farabutti.

Il Berlusconismo quindi è quello che fiorisce sullo strato sociale che siamo noi.
E siccome le due parti siamo complementari, ci capiamo senza parlarci.
E Berlusconi può fare il suo finimondo e rifiutare quello che gli tocca per essere un evasore non sufficientemente furbo, e un arrapato poco accorto, perché la peggior risposta che potrebbe venirgli dal sustrato elettorale è la battuta rassegnata o l'indignazione calcolata per fini elettorali.

Il rifiuto categorico, e l'opposizione decisa, senza possibilità di scappatoie invece ... che cosa sconosciuta!

Il motivo più profondo per una tale assenza di principi condivisi è che gli italiani non condividono.
Gli italiani praticano lo sport del dissenso per principio.
Miracolo che Grillo ha trovato nove milioni di elettori d'accordo sul fatto, che la Casta deve essere presa a calci nel sedere. (il dissenso poteva crearsi sul fatto se devono essere calci, pugni, schiaffi o fucilazione, e poi, se devono essere in culo, nella pancia, in faccia, etc.)

Nella terza parte parlerò della familiarizzazione con gli svergognati.


venerdì 25 ottobre 2013

Caro Travaglio

Siccome sul Fatto Quotidiano per ragioni totalmente a me ignote non posso commentare, lo faccio qui, pur sapendo che non ti renderai neppure conto di una risposta.

Il tuo commento intitolato "Protocollo dei savi di Silvio" (saggi sarebbe stato meglio, anche se il termine non è quello originale di Napolitano - ma in fondo l'analogia con la famosissima opera non l'ho capita ...) fa una cronologia degli eventi riguardanti le faccende di Silvio, e le reazioni di Letta e Napolitano.
Non è possibile negare, che come la elenchi tu, gli indizi conducono giustificatamente alle stesse conclusioni.
E aggiungo, che lo spazio che rimane per prendere in considerazione altre possibilità che mantengano una logica, non sono sufficientemente articolati per costruirci su una teoria altrettanto probabile.

Convengo quindi con la tua teoria, che Napolitano vuole mantenere in gioco Silvio, sembra avergli dato una prospettiva precisa, e con le reazioni mostra, che si trova in un conflitto, perché si rende conto che farlo sarebbe una porcata per tutto l'elettorato che non ha votato Silvio, ma non farlo gli creerebbe problemi con Silvio e la sua brigata.

Napolitano quindi si trova in una situazione di scacco, e tenta dare istruzioni da re, per muovere altre figure dello scacchiere, che gli evitino di fare personalmente la mossa oscena.
Una volta sono i magistrati quelli a cui raccomanda di rispettare la politica, poi spera in prescrizione, e assieme a Silvio sospetta che l'averla evitata è una cattiveria politica dei magistrati, e poi fa raccomandazioni a deputati e senatori, sistemando le cose per permettere loro senza interferenze di aggiustare quanto possibile, per calmare Silvio.
Il quale da a intendere, che non pensa affatto a lasciare la politica, ma pensa di dominarla e dettare l'agenda finché gli rimane fiato.

Quando parlate di re Giorgio quindi fate molto male.
Il personaggio con la cui caduta tutto cade sembra proprio Berlusconi.
Napolitano vuole salvare lo scacchiere e il gioco, e salvare Berlusconi gli sembra l'unica maniera di farlo.

Il commento che ci aggiungo io è breve.

Se l'Italia politica e il governo non possono permettersi di lasciare che un tipo idiota, che dopo farsi ragazzine abusa della sua autorità e cerca di sottrarle alle forze dell'ordine, per evitare di avere problemi per le sue ossessioni sessuali,
riprendo: se non possono permettersi di fargli subire le giuste conseguenze di quello che combina, perché il tipo non accetta di sottostare alle regole che valgono per tutti (includendo anche regole sull'evasione fiscale, etc.),
beh, in tal caso, il sistema che Napolitano vuole salvare,è talmente marcio, che i liquidi di putrefazione scolano da ogni parte.

Come nella favola del re nudo, fai benissimo a ripetere che non c'è solo un po di marcio, ma è tutto completamente putrido e puzzolente.

Se l'informazione la date bene, dipenderà da noi cittadini sviluppare l'atteggiamento giusto.

Per me è una posizione molto chiara e decisa:
Le cose che il governo e Napolitano stanno "combinando" senza dubbio le faranno per vie più o meno legali, ma a noi basta essere d'accordo su una cosa molto semplice:
Il nostro no a manipolazioni fatte per far sembrare dritto quello che è storto è quello che conta alla fine.
Possiamo fare uno sciopero nazionale, bloccare tutto con metodi gandhiani, e far crollare il governo in mille modi pacifici. Possiamo annunciare, che ogni porcata sarà annullata alla prima opportunità, e che tutti gli attori coinvolti saranno sottoposti all'accusa di alto tradimento. Possiamo lasciare chiaro, che il vituperio alla nazione, solo per salvare Berlusconi, sarà castigato, e i privilegi revocati.

Ma quello che fino ad ora non mi va giù è che l'unico modo per fare qualcosa sarebbe quello di seguire un utopista arrogante che non discute le sue immaginazioni sul futuro, che bisogna buttare giù il sistema rappresentativo invece di riformarlo e blindarlo meglio, e che bisogna accettare uno statuto e un programma che fanno acqua.
Mi spiace! Sono d'accordo con le tue critiche e i moniti che dai, ma la soluzione che critichi il meno possibile, solo perché temi che perderà il sostegno massivo se si comincia a discuterla e correggerla, mi spinge a dirti direttamente, che cominciare da zero pero facendo calcolo politico ... è un primo passo sbagliato, e parente dei passi vergognosi commessi nel sistema che si vuole distruggere.


giovedì 24 ottobre 2013

System specs

Lo studio scientifico è sistematico. Consiste de varie sezioni, e chiede imperativamente ordine e logica.

Stanotte, con lievi emicranie (è un vizio), voglio solo dare una spinta, e forse un altro giorno sarò in grado di farlo meglio.

Voglio descrivere "il sistema" della Casta, e con la descrizione parlare anche di come funziona.

La Casta non è altro che l'ammucchiata di persone confluite in posizioni privilegiate.
Il privilegio è il beneficio. Stipendio superlativo e "royalties".

Con appendici per ogni lato, perché le sanguisughe mantengono attorno a se un gregge di gregari di prima classe.

Tutto si regge sulla teoria, che chi decide ... in primo luogo decide il meglio per sè stesso.
Dopo l'io viene il resto, ma la pappa migliore tocca a chi la passa tra le mani.

Oltre al beneficio, appartenere alla Casta vuol anche dire essere posti ad un livello diverso. Cominciando dall'immunità, e arrivando alla possibilità di ignorare le interazioni "normali". Chi è della Casta può "dare le carte", e comandare il gioco (mediatico o comunicativo).

Ma farei uno sbaglio se tralasciassi di ribadire che il fenomeno Casta non è quello che esce dalla scatola nera "sistema".
Ovvero:
Il "sistema" non è una macchinetta che per forza produce una Casta.
Che lo faccia ha una sola ragione:
Il problema è chi ci entra.
E vista la antichità della Casta, non pecco se dico che è dimostrato da decenni di pratica, che in Italia nel sistema ci entrano solo quelli che diventeranno Casta.
 Se cerchiamo la ragione potremmo dare due spiegazioni:
Una sul tenore, che gli stronzi vengono a galla e il resto affonda. Cioè che chi ce la fa ad arrivare alle porte del sistema ha già fatto un percorso. Cioè si arriva con vocazione e molta pratica da Casta.

Io invece propendo verso una spiegazione statistica:
Se peschi a casaccio e alla cieca in un acquario dove il 90% dei pesci sono sardine, la probabilità di pescare sardine è del 90%.

Siccome già sapete che non mi piace l'utopia di educare i maleducati, io sul tavolo sul serio porrei come dato di fatto, che il sistema democratico gestisce una popolazione altamente egoista e cinica, e che si tratta di una costante.

Continuazione segue ...

mercoledì 23 ottobre 2013

Sincerità sottosuolo

Le opinioni sorgono spesso a partire dalle opinioni di altri.
E i promotori di opinioni sono parecchi.

Ogni giorno spreco parte del mio tempo per conoscere opinioni altrui.
E mi rendo conto, che la redazione di opinioni avviene principalmente con lo scopo di schierare.

Un fatto che mi stona, perché personalmente io inseguo la chiarezza. Rendere le cose più chiare e me o ad altri, distogliere dalle distrazioni per focalizzare su certi fatti, intenzioni o significati.

In questo momento d'improvviso mi confronto e sento le differenze.

E mi rendo conto, che il disagio che spesso provo leggendo commenti "commerciali" (ovvero di professione o parte) è dovuto al fatto che rilevo chiaramente il basso grado di sincerità.

E voglio davvero cercare il pelo nell'uovo.
Non considero neppure "Libero" e "Il giornale", dove ho letto articoli sommamente manipolativi, rozzi e offensivamente mediocri nei metodi.
Preferisco prendere un esempio dal Fatto Quotidiano:
Come fa un giornalista a chiudere due e più occhi su crepacci visibili nell'operato e nel programma Cinque Stelle, e a rendersi complice dell'omertà massima del circolo dirigente dei Cinque Stelle, cioè su come funzionerebbe l'Italia partecipativa?

So che non si tratta di una domanda che non è mai sorta.
Si è apparsa diverse volte per mano di lettori nei commenti.
Ma i giornalisti di punta non ne vogliono parlare.
E solo me lo spiego se assumo che ci hanno già pensato, e bene.
E hanno perlomeno tanti dubbi quanto me sulla fattibilità della cosa.

Cosa li spinge allora a sostenere l'azione di Grillo?
Pragmatismo, perché è perlomeno l'unico ariete che davvero potrebbe sfollare la Casta?
Strano! Non credo neppure per un momento, che davvero abbiano un secondo la speranza, che la Casta dispersa non si forma nuovamente con facce nuove a fare esattamente le stesse cose che ha fatto fino ad ora!

Sarà allora cinismo nell'accettare, che cacciare la Casta e poi tentare qualcosa che non funzionerà sarà una sufficiente tabula rasa per incamminarsi in seguito verso un sistema nuovo e diverso, possibilmente di carattere partecipativo, ma attualmente indefinibile?

Un "medico" che vuole convincere pazienti e familiari a un intervento chirurgico, del quale non ha affatto esperienza, idee, ne conoscenze teoriche, solo perché ha la sola certezza, che si deve tagliare, aprire e vedere, per poi decidere cosa è meglio fare ...
descritto cosi non ci sembra affatto affidabile, ne etico.

Giornalisti omertosi forse non meritano un due come voto, ma dal sei sono molto ma molto lontani, tanto, da meritare la bocciatura.

Sospetto confermato!

Un blog come il mio, che nel giro di pochi minuti dal pubblicare un commento ha già 26 lettori ... o è letto da migliaia di persone (non lo è!), oppure i lettori sono "automatici", perché sono scanner programmati per rilevare contenuti su internet e riportarli alla centrale.

Nel post precedente ho fatto il nome del Presidente Obama. E lo rifaccio, per confermare tra qualche istante, che 26 scanner sono entrati in allerta al sentire il nome.

Tempo fa avrei detto, che gli americani sono dei poveri terrorizzati, ma ora posso essere più preciso:
Sono ossessionati col voler controllare e sapere tutto di tutti.
O meglio: Sono ossessionati per il potere!

God's own country.

Dio è onnipotente, vede quello che facciamo in segreto, e conosce ogni nostro pensiero.

E allora Obama, che è credente, da cittadino del paese di Dio, deve aver pensato, che per stare in onda gli Stati Uniti devono sintonizzarsi e conoscere tutto di tutti.
Così possono cercare i cattivi con facilità.

Poi vediamo, che tra i cattivi annovera la Presidentessa Dilma del Brasile, Calderón ex Presidente del Messico, e Peña-Nieto, attuale Presidente del Messico.
Probabilmente non sono gli unici, e chissà sapremo di altri personaggi di prima linea spiati integralmente grazie a diretto ed esplicito permesso di Obama.

Che per non farla lunga, dopo il Nobel per la pace ci fa una figura peggio di pessima.
Altro che meritevole del Nobel della pace!
Voyeur, ficcanaso, stronzo e cornuto è! (Immagino Lando Buzzanca dirlo in uno dei vecchi film che soleva fare.)

Io dico solo che è vergognoso, e che Obama si è rivelato altamente indegno del premio.
Sto pensando di iniziare su avaaz una mozione per ritirarglielo.

Attualizzazione: Fatto!
Ecco il link per la petizione!

http://www.avaaz.org/en/petition/Revoke_Presidents_Obama_Nobel_price/?eceltbb

lunedì 21 ottobre 2013

Nodi di gratitudine

Da meno di due ore ho 48 anni. Cominciati con emicranie.
Fortuna che ci sono le pillole.

Stare in silenzio permette di evitare di sentire se stessi. E a volte si ascoltano ;e voci degli altri, si riesce a osservarli ... e a capirli.

E stavolta, con tutto che si meritano ironia, condanna e la gogna, sento solo il prurito di spiegarli.

La rottura di Scelta Civica e l'uscita di Monti.
Le parole della Santanchè, che Napolitano è traditore, perché prima si è fatto votare alla Presidenza dal PdL, e poi abbandona Berlusconi.
Gli eletti grillini, che "devono" tutto a Grillo.

Tutto sullo stesso identico piano.
Gli obiettivi, le ideologie, la direzione sono diverse, ma tutto avviene sullo stesso strato emotivo.

No, è una bugia della Costituzione, che gli eletti esercitano un mandato libero.
Quella è pura teoria.
In Italia esiste il favore, e il vincolo.
Il posto che hai lo devi a qualcuno, e hai un debito di lealtà.
E per questo i traditori sono isolati.

E per questo Berlusconi non ha inventato il Berlusconismo.
lo ha solo allargato.
L'unica cosa che disturba di Berlusconi è che la Cricca la forma con gli avvocati che lo difendono, e quelli che gli procurano piaceri personali (anche intimi).
Li sta la blasfemia.
Ma non sta affatto nel crearsi i fedeli.
Quelli li ha esibiti anche (probabilmente, perché è una congettura) D'Alema quando Prodi è stato silurato ... perché Renzi avrebbe fatto un passo avanti, eclissando D'Alema.
La cricca di D'Alema è grande.

Ha ragione Grillo al chiamarla Casta, e al definire come funziona. E al diffidare.
E siccome è il modo come funziona l'Italia, la gratitudine per il beneficio materiale è anche quello che sostiene la lealtà nel M5S e spinge a epurazioni.

Una cosa in tutto questo mi sembra terribile:
La chiamo gratitudine, ma è invece calcolo personale.
Casini vuole lanciare la scialuppa solo perché la salita a bordo garantirà il posto anche a lui.

Vedo una brama di poltrona cinica e disposta a tutto. La poltrona è l'ideologia che unisce tutti.

Per il mio compleanno mi faccio il regalo di pensarci su.
Come riuscire a tirare il sistema alle sabbie mobili.
La mia proposta sull'astensione è una parte, ma ci vuole di più.
L'egoismo deve essere reso autolesionista.

domenica 13 ottobre 2013

Mio!

È un bel coro di critica a Grillo e Casaleggio.
Gli ho dato retta per due giorni, ma ora che mi accingo a scriverci su, prevale la voglia di fare l'avvocato del diavolo.

Grillo e Casaleggio hanno ragione!
La maggioranza degli italiani quelli diversi non li vuole vedere.
Non si sente ad agio sentendoli parlare in lingue incomprensibili!
Dalle continue notizie sa, che parecchi sono criminali. Che molti sono venuti perché c'è più campo per delinquere.
Le narrazioni sull'eccellenza criminale degli stranieri sono numerose, popolari e molto comuni.
Chissà, forse oltre i due terzi degli italiani diffidano molto, e ritengono che gli stranieri riducono l'offerta di lavoro.

Considerato sotto questo aspetto, è poco accorto innalzarsi a paladini dei clandestini.

Ho anche sentito parlare bene degli stranieri.
Lavorano sodo, non si lamentano e accettano salari bassi :)
(Quindi averne a disposizione un certo numero, una massa critica, potrebbe anche fare comodo a qualcuno.)

Dove Grillo e Casaleggio sbagliano è quando insistono che il tema non è contenuto nel programma e non ci entra finché c'è una nuova campagna e gli elettori registrati sul blog non hanno elaborato delle direttive al riguardo.

L'insistenza probabilmente si deve al fatto che considerano l'attuazione attuale sufficiente, senza necessità di modifiche. Cioè danno ad intendere, che per l'elettore il clandestino non è una necessità programmatica, perché viene già gestita secondo la volontà della maggioranza.

Sbaglio aggravato dal fatto di essersi lanciati in un rimprovero emotivo e pubblico, quando le intenzioni dei senatori non erano certamente umanistiche, e potevano facilmente essere interpretate in chiave idonea per mantenere alto il consenso elettorale.
Grillo e Casaleggio quindi hanno avuto  il grilletto facile, aprendo fuoco amico sulla propria gente.
Fatto festeggiato e vivisezionato in ogni particolare da ogni mezzo di comunicazione, anche da quelli favorevoli.
Strategicamente allontanare gli eletti da Grillo è una mossa vittoriosa.

Le dichiarazioni di Grillo comunque hanno anche un altro strato:
L'eletto fa male a seguire la propria coscienza, e deve interpretare anche la meschinità, i timori e l'egoismo del suo elettorato.

sabato 12 ottobre 2013

Lo svantaggio dell'essere papa

Lo spunto me lo da Bergoglio, ma la riflessione non ha a che vedere con lui ne con la chiesa.

Diventi papa!
Cosa faresti?

Ti do alcuni minuti di tempo, e poi certamente mi presenterai una lista gigantesca.
E sappiamo entrambi, che a meno che contenga cose come chiedere a Dio di farsi sentire e vedere da tutti, sono cose che probabilmente potresti fare.
A meno ovviamente di essere un Benedetto XVI incatenato al verbo.

Bergoglio infatti è partito a tutta potenza e segue il suo cammino.

Deve essere una gran sensazione di realizzazione poter andare avanti e rimodellare il mondo!

Ma di Bergoglio mi interessa solo lo stato emozionale e la situazione.
Deve trovarsi a un livello di altissima motivazione, come un ingegnere in fase di costruzione, dopo aver immaginato e progettato per decenni.

Lo svantaggio lo vedrà solo il fallito. Quello esiliato dal successo. Quello che al massimo può vedere dall'altro lato del vetro ... della tele o dello schermo del computer.

Eppure il vicolo cieco c'è.

L'azione da papa è solitaria. È gerarchica. Può seguire decenni di interazioni e feedback, ma lo stato di papa il feedback costruttivo non lo conosce.

Il papa è alieno alle parole di Machado: "no hay camino. El camino se hace al andar."
Ha si la possibilità di creare una strada ideale, ma ... larga e affollata è la strada che porta alla distruzione, e se quella che porta alla salvezza fosse facile e larga, probabilmente non sarebbe comunque affollata.

Perché le forze che guidano l'essere umano sono quelle che gli fanno la strada, e dove conducono lo vediamo.

Io in quello che ascolto non ci trovo nulla di strano. È la sintonia della storia e della specie umana.
Se mi stona, è perché sono alieno. Come molti altri, ma siamo minoranza.

Lo svantaggio dell'essere papa è che ti induce a compiere opere complementari alle tue illusioni.

Come si riconosce un film porno

Torno al famoso saggio di Umberto Eco, ma con uno scopo diverso.

Il riferimento lo provoca
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/11/m5s-e-setta-test-analitico-per-rispondere/740672/
Marco Venturini sul Fatto Quotidiano.

Secondo lui il M5S e una setta hanno in comune una buona dozzina di caratteristiche importanti.
E una differenza (le sette non hanno elettori), sufficiente a darci la certezza che il M5S non è una setta.

Potrebbe darsi, che il dementi finale è da immaginarsi scritto ammiccando l'occhio.
Che non convince è chiaro.
Potrebbe essere il segnale per riconoscere, che l'analisi è fatta seriamente, e che usare una divergenza di tale livello è una tecnica usata per rafforzarla.

Da cosa riconosci una setta politica?
Studia il M5S!

Piranha, squali, balene, molluschi e granchi. Tutti.

No, non lo capiscono.
E io ripeto le stesse cose, ma con altre parole.

Gli eletti non possono decidere su argomenti delicati che spaccano il paese.
Se ne rendono conto solo dopo il rimprovero pubblico, ma perlomeno una parte sì riconosce le priorità.

Di argomenti che spaccano il paese ce n'è diversi.
Dovrebbero fare la lista segreta, per farci un bel giro attorno.
Perché non è il progetto originale ed unico quello di cercare spaccature.
Al contrario!
Dove ci sono spaccature ci si buttano foglie secche, si parla di ponti o di convergenze.

E i venti punti del programma sono un pretesto per darsi una faccia.
Il vero obbiettivo è la democrazia diretta.
Quella ha bisogno del 51% dei voti, e comunque, come già detto parecchie volte, è composta da chi i clandestini e chi li salva li vuole sotto processo, e chi invece vuole ordine e sicurezza, ma con misura e intelligenza. E ancora più in la, chi solo vede il lato umanitario e non vuole sapere niente di problemi, e solo pensa alle necessità del primo momento.

Grillo è coerente.
Ha bisogno di ancora più voti. Vuole la democrazia diversa, e mette su un secondo piano anche le sue preferenze.

Osserva qualcuno, che a Grillo preoccupano i gesti che fanno perdere gli elettori razzisti, discriminanti o egoisti.
È vero. E lo ha confessato.
E ...
ha anche reso chiaro, che se si vuole qualsiasi elettore, l'elettore non interessa oltre il voto, e quando parla di educarlo ... mente.
Non vuole un elettorato educato, ma un elettorato che elegge la democrazia diretta partecipativa. Senza saperlo.

Vado oltre le parole dette, o è vero che:
1) Grillo non crede nella evoluzione dell'elettore.
2) Grillo sparge ovunque per adescare elettori, perché cerca il voto.
3) Grillo e Casaleggio non ritengono conveniente mettere le carte in tavola. Non ci pensano nemmeno a spiegare e convincere. L'elettore deve solo delegare al loro movimento. Poi loro attueranno le loro visioni.
Da ripetere: Grillo e Casaleggio ritengono che elaborare le proprie visioni dinanzi ai propri elettori è un rischio. Perle ai porci.

lunedì 7 ottobre 2013

Lettore immediato

Ho avuto due lettori nel giro di un minuto. E non sono io, perché i lettori sono situati negli USA.

Fatemi il favore e siate buoni: Un breve commento per capire se siete persone o se è un software che succhia subito quello che scrivo!

Scanner NSA

È un pò strano che appena finisco di scrivere un articolo, nel giro di un minuto lo visitano alcuni lettore dagli Stati Uniti.

Voglio aiutare i lettori automatici, facendogli trovare le parole che cercano.

(E un caro saluto all'impiegato che deve leggere poi per stabilire se il testo è da allarme rosso).

Se mi chiedono di Allah e della guerra santa preferisco lasciar stare.
È già troppo vivere in un mondo dove uccidere per una convinzione religiosa è un fatto, e dove sterminare civile e donne e bambini viene ritenuto un motivo di gloria.
Maometto non credo abbia pensato a cose del genere, ma i suoi interpreti odierni credono che essere servi completi del Dio include il martirio.

Sullo spionaggio della NSA, sull'accanimento contro Snowden ho già detto in passato, che mi sorprende l'attitudine con la quale il governo americano risponde, come se fosse totalmente legittimo andare a ficcare il naso ovunque, e schedare chiunque.
Ai politici di ogni paese, incluso quelli americani, chiedo se sono davvero chiedo se sono davvero convinti, che la loro vita personale viene esclusa dai controlli automatici.
Chiedo se davvero pensano, che solo i mie click su internet vengono registrati, e non i loro.
E vorrei sapere, se a loro piace quello attaccato alle spalle, sbirciando sempre per vedere quello che si fa.

Magari ora per innervosire l'impiegato, devo dire che queste situazioni mi fanno venire voglia di studiare come si costruiscono le bombe, per mandargliene una come regalo di Natale.
O qualcosa che mi faccia sembrare pericoloso.
E in teoria i loro controlli dovrebbero concentrarsi maggiormente su di me, aumentando il traffico web dagli Stati Uniti d'America sulla mia pagina di blog.

Non vi mando da nessuna parte, perché in quel paese ci siete già! Rimaneteci e godetevelo! Non ve lo invidio, e mi fate pena per la paura che avete, e per la sete di potere che non riuscite mai a saziare.

domenica 6 ottobre 2013

Piccola prova

Noto che i lettori del blog sono in prevalenza statunitensi e che trovano velocemente nuovi articoli che scrivo.

Mi sovviene allora il sospetto, che i 'lettori" invece sono automatici, alla ricerca di certe parole.

Non vi meravigliate quindi se il prossimo articolo sarà stranissimo, e fatemi il piccolo, davvero piccolo favore di commentare con una frase (non questo articolo, ma quello che segue), per sapere che siete persone reali.
Se davvero tutti commentate, riesco a distinguere se ci sono programmi che perlustrano internet e verificano i contenuti.

Buon fine settimana!

mercoledì 2 ottobre 2013

Sui commenti di Scanzi a Di Battista

Sul Fatto Quotidiano (che ha bloccato i miei commenti), Scanzi si rivolge a Di Battista per ripetere la sua richiesta di "presentare" mediaticamente un governo Cinque Stelle, e dare segnale di voler governare e non solo rifiutare.

Del suo articolo voglio solo trattare la parte dove afferma che Di Battista "presenta" le ragioni M5S per non voler allearsi con nessuno.
Perché dove Scanzi vede una giustificazione, e una comunicazione, io non la vedo affatto.

La mancanza di comunicazione del M5S è gravissima, e profondissima.
Non si tratta del fatto, che gli italiani ragionano con la pancia, e che non sono pronti a cimentarsi con utopie.
Si tratta del fatto, che la proposta utopica non c'è mai stata.
La campagna elettorale di Grillo è stata costruita sulla promessa di mandare i malfattori a casa, e castigarli togliendo loro il potere.

La strategia di non alleanza del M5S e le sue ragioni logiche, INTENZIONALMENTE non vengono chiarite e giustificate, perché renderebbero necessario COMUNICARE.
E comunicare vuol dire esporsi, perché solo in un regime fascista si possono recitare i manifesti, senza doversi importare dei ragionamenti e delle critiche mosse da chi ascolta.

Il M5S dovrebbe spiegare in modo facile, che il suo primo e principale obiettivo è la democrazia diretta partecipativa come forma di Stato.
Dovrebbe spiegare, che in teoria, tutte le ideologie e partiti dovrebbero amministrarsi sotto la democrazia diretta, e che se invece decidono di allearsi, si trovano nella situazione paradossale di funzionare dentro un sistema che invece vogliono sostituire con un altro, e che temono che farlo sia dannoso a loro come movimento e come politici, perché ... rischiano di ottenere risultati dentro di un sistema che condannano a priori.

Non so se siete anche voi andati avanti un pò, ma appena si accetta di spiegare e giustificare, ovvero, ci si apre alla critica e nolenti o volenti al dialogo e alle obiezioni, cominciano a sbocciare incongruenze e contraddizioni del M5S. E il problema di fondo delle contraddizioni è proprio la democrazia partecipativa diretta universale blabla ...

Il problema di fondo è il sogno di Casaleggio, che ha annunciato la propria uscita dal movimento, se si azzarda a fare una coalizione o alleanza. Cosa che lascia chiaro, che Casaleggio non è un Realpolitiker, e non "vive" o partecipa alle preoccupazioni dei cittadini di oggi, ma a tavolino, e quando dorme, fluttua in un mondo di idee e non di persone.
Casaleggio non è il tipo che prende un cacciavite e viene a dirci: Qui c'è una vite che va stretta un poco di più per far funzionare meglio la macchina.
È uno che ha inventato un aggeggio totalmente nuovo, non congegnato, e non ha neppure i disegni, i progetti e i calcoli, ma è riuscito, con un locutore eccezionale, a convincere una buona parte di popolo, a dargli l'appalto per costruirlo.
E su quella linea continua e deve continuare, perché
i disegni, i progetti e i calcoli ancora non ci sono, e non ci saranno (perché appena si cerca di farli ... nascono dubbi e le cose non tornano).

Io di Scanzi non capisco, se il suo è un rifiuto cosciente ad inoltrarsi per l'idea democratica del M5S, o se l'utopia davvero non gli stona, e la accetta come paradiso in terra.
Voglio supporre l'ultima, e poi devo chiedermi, perché uno che dice di ragionare con la testa, e critica le moltitudini che vanno a pancia, alla fine si rivela uno che tiene la ragione subordinata alla lingua. Il cervello lo usa perché gli serve per creare frasi, e sono le frasi il suo obbiettivo.

Alla dichiarazione di Di Battista io personalmente do un 2. Meglio di Grillo e del M5S che meritano uno zero, ma neanche lontanamente vicino alla sufficienza.
Il M5S sulla democrazia diretta è assolutamente impreparato.

Acabou em pizza

Quando i Brasiliani dicono che una cosa è finita in pizza, vogliono dire che è un casino.

L'ultima svolta di Berlusconi oggi non è una conclusione.
È la conferma di uno stato incasinato.
È la conferma di uno Stato incasinato.

Si potrebbe fare ironia sulla commedia scadentissima alla quale si è assistito.
Ma gli attori non meritano affatto che si parli della performance.

Che Berlusconi a sorpresa abbia deciso di far tornare il PdL nelle file ha una sola ragione:
Il capobranco ha capito che parte del branco non lo avrebbe seguito, e che lui con i fedeli avrebbe lasciato il potere, per non contare più.
Meglio allora mantenere il branco compatto, sperando di tornare a guidarlo dove gli serve meglio.

La manovra è logica, ma temo che sia tardi.
Non credo che i giorni di enorme pressione e l'aperta ribellione si possano coprire.
E i ribelli non sono stupidi: Tornare sotto il padrone vuol dire dargli le spalle per farsi accoppare alla prima opportunità.
I ribelli sono segnati, e lo sanno.
Intelligente quindi anche la volontà di Formigoni, di costituire un gruppo autonomo.

Nonostante tutta la confusione, è ormai chiarissima una cosa:
Le vicende giudiziarie di Berlusconi non sono più difese da tutto il centrodestra.
C'è una bella fetta di partito che preferisce continuare a governare, e ritiene che i cavoli di Berlusconi sono cavoli suoi, che non vogliono piantare tra se e il potere.

Numericamente, la situazione è molto chiara:
Il partito di Berlusconi mantenuto alle Camere dagli italiani costa una decina di milioni di Euro al mese (stipendi e rimborsi spese).
Se Berlusconi avesse voluto mantenerli a bacchetta, avrebbe dovuto promettere loro 4 anni e mezzo di stipendio a spese proprie, cosa che gli sarebbe costata oltre mezzo miliardo. E senza la pensione vitalizia.

Ognuno avrà fatto i conti per se stesso. Diversi parlamentari e senatori di Berlusconi il vitalizio lo hanno già assicurato. Ma non deve essere piaciuto loro la certezza di affondarsi assieme a Berlusconi, solo perché al capo servono come deterrente per costringere il paese in ginocchio dinanzi a lui, ed evitargli le sentenze.
E l'aria che tira è chiara: Di sentenze ne seguiranno altre, qualcuna decisamente dovuta a ragazzate e azioni immensamente stupide di Berlusconi (Ruby), e doverlo assecondare in continuazione in cose del genere, quando è possibile affermarsi per conto proprio (ormai sono eletti, e se vogliono, mantenersi lo stipendio per qattro anni dipende da loro), non è una prospettiva attraente. (Il voto per l'egizianizzazione di Ruby e le dimostrazioni continue contro i magistrati non credo siano cose per le quali ci sia una motivazione inesauribile.)

Il Silvio forever si è trasformato in Silvio fuck off!

domenica 29 settembre 2013

Strattone alla corda

Ma quale atto folle!

Quale sarebbe la logica di un partito che serve a tutelare gli interessi del suo leader, se il leader decade e va a fondo, e il partito invece partecipa e prospera?

Io non volevo credere, che a Napolitano e alla maggioranza del PD una cosa del genere non fosse chiara da anni.
Ma la reazione stizzosa di Napoletano mi fa ricredere.
Pare che davvero non abbia capito fino ad ora, che la realtà non è uguale per tutti. Che esistono realtà diverse, e anche molto condivise da molti.

La logica a me dice, che un padrone che lascia correre il cane dove vuole, un giorno non sarà più il padrone.
Mi dice anche, che Berlusconi sarebbe uno stupido, se lasciasse che quelli che lui ha fatto politici e messo alle poltrone possano muoversi liberamente, quando fino ad ora si muovevano sincronizzati, votando addirittura assurdità come la nazionalità di una ragazzina dai costumi leggeri.

Se Berlusconi li lascia fare le larghe intese, rinuncerebbe allo strumento che ha creato per ben altro proposito.

Insomma, dopo averci praticato per 18 anni, non hanno capito che il PdL è la bacchetta di Berlusconi? Come fanno ad aspettarsi un comportamento "responsabile" verso la nazione, se per 18 anni il PdL ha mostrato solo interesse verso le cose che interessavano Berlusconi?

Devo correggere: il PdL non è la bacchetta di Berlusconi. È la sua arma carica e pronta a colpire!
Come cavolo si fa a credere, che Berlusconi rinunci ad essa?
Se qualcuno credeva che può controllarla da casa, fraintende ... vuole fraintendere le cose: Berlusconi non è un direttore politico.
Il problema non è affatto che non può "presentarsi".
Di fatto, non si presenta!

Il PdL è l'arma con la quale Berlusconi protegge la sua libertà.

A Berlusconi conviene molto più mantenere tutti in situazione precaria, cioè partecipi della sua preoccupazione, che lasciarli belli sistemati a fare qualche tentativo per lui.
L'arma in mano, caricata e col dito sul grilletto è quella più efficiente.
Il PdL lotterà con molto più accanimento per Berlusconi, se Berlusconi lega le sue sorti direttamente alle sue.
Se il PdL non si deve preoccupare, non farà la fine del mondo per Berlusconi.
Se invece la fine di Berlusconi è la fine del PdL ... la lotta sarà vera ed accanita.

 Si, Berlusconi ha dato uno strattone alla corda, e ha trasformato il suo partito in una orda di cani rabbiosi.

È chiaro o no?