venerdì 25 ottobre 2013

Caro Travaglio

Siccome sul Fatto Quotidiano per ragioni totalmente a me ignote non posso commentare, lo faccio qui, pur sapendo che non ti renderai neppure conto di una risposta.

Il tuo commento intitolato "Protocollo dei savi di Silvio" (saggi sarebbe stato meglio, anche se il termine non è quello originale di Napolitano - ma in fondo l'analogia con la famosissima opera non l'ho capita ...) fa una cronologia degli eventi riguardanti le faccende di Silvio, e le reazioni di Letta e Napolitano.
Non è possibile negare, che come la elenchi tu, gli indizi conducono giustificatamente alle stesse conclusioni.
E aggiungo, che lo spazio che rimane per prendere in considerazione altre possibilità che mantengano una logica, non sono sufficientemente articolati per costruirci su una teoria altrettanto probabile.

Convengo quindi con la tua teoria, che Napolitano vuole mantenere in gioco Silvio, sembra avergli dato una prospettiva precisa, e con le reazioni mostra, che si trova in un conflitto, perché si rende conto che farlo sarebbe una porcata per tutto l'elettorato che non ha votato Silvio, ma non farlo gli creerebbe problemi con Silvio e la sua brigata.

Napolitano quindi si trova in una situazione di scacco, e tenta dare istruzioni da re, per muovere altre figure dello scacchiere, che gli evitino di fare personalmente la mossa oscena.
Una volta sono i magistrati quelli a cui raccomanda di rispettare la politica, poi spera in prescrizione, e assieme a Silvio sospetta che l'averla evitata è una cattiveria politica dei magistrati, e poi fa raccomandazioni a deputati e senatori, sistemando le cose per permettere loro senza interferenze di aggiustare quanto possibile, per calmare Silvio.
Il quale da a intendere, che non pensa affatto a lasciare la politica, ma pensa di dominarla e dettare l'agenda finché gli rimane fiato.

Quando parlate di re Giorgio quindi fate molto male.
Il personaggio con la cui caduta tutto cade sembra proprio Berlusconi.
Napolitano vuole salvare lo scacchiere e il gioco, e salvare Berlusconi gli sembra l'unica maniera di farlo.

Il commento che ci aggiungo io è breve.

Se l'Italia politica e il governo non possono permettersi di lasciare che un tipo idiota, che dopo farsi ragazzine abusa della sua autorità e cerca di sottrarle alle forze dell'ordine, per evitare di avere problemi per le sue ossessioni sessuali,
riprendo: se non possono permettersi di fargli subire le giuste conseguenze di quello che combina, perché il tipo non accetta di sottostare alle regole che valgono per tutti (includendo anche regole sull'evasione fiscale, etc.),
beh, in tal caso, il sistema che Napolitano vuole salvare,è talmente marcio, che i liquidi di putrefazione scolano da ogni parte.

Come nella favola del re nudo, fai benissimo a ripetere che non c'è solo un po di marcio, ma è tutto completamente putrido e puzzolente.

Se l'informazione la date bene, dipenderà da noi cittadini sviluppare l'atteggiamento giusto.

Per me è una posizione molto chiara e decisa:
Le cose che il governo e Napolitano stanno "combinando" senza dubbio le faranno per vie più o meno legali, ma a noi basta essere d'accordo su una cosa molto semplice:
Il nostro no a manipolazioni fatte per far sembrare dritto quello che è storto è quello che conta alla fine.
Possiamo fare uno sciopero nazionale, bloccare tutto con metodi gandhiani, e far crollare il governo in mille modi pacifici. Possiamo annunciare, che ogni porcata sarà annullata alla prima opportunità, e che tutti gli attori coinvolti saranno sottoposti all'accusa di alto tradimento. Possiamo lasciare chiaro, che il vituperio alla nazione, solo per salvare Berlusconi, sarà castigato, e i privilegi revocati.

Ma quello che fino ad ora non mi va giù è che l'unico modo per fare qualcosa sarebbe quello di seguire un utopista arrogante che non discute le sue immaginazioni sul futuro, che bisogna buttare giù il sistema rappresentativo invece di riformarlo e blindarlo meglio, e che bisogna accettare uno statuto e un programma che fanno acqua.
Mi spiace! Sono d'accordo con le tue critiche e i moniti che dai, ma la soluzione che critichi il meno possibile, solo perché temi che perderà il sostegno massivo se si comincia a discuterla e correggerla, mi spinge a dirti direttamente, che cominciare da zero pero facendo calcolo politico ... è un primo passo sbagliato, e parente dei passi vergognosi commessi nel sistema che si vuole distruggere.


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