giovedì 31 ottobre 2013

Das Wörterbuch der Empörten

Tradotto: Il dizionario degli scandalizzati.

È vero che vengono imboccati con le dichiarazioni di disgusto che possono fare, e poi ognuno approfitta il suo spazio di visibilità per esibirsi e e provare di valere quello che guadagna.

Ma ci sono le testoline creative, che vogliono distinguersi con frasi originali. Per distinguersi e appuntarsi. Per afferrare fiche di merito, da scambiare poi per tintinnante.

Sovvertite le regole (Lorenzin). 5
Decisione gravissima, una schifezza (Quagliarello). 4
Voto squadristico (Rotondi). 6
Violazione del principio di civiltà (Alfano). 4
Manovra del PD per andare alle elezioni (Schifani). 2
Assassinio annunciato. È morta la democrazia (Santanchè). 7
Mostro costituzionale (Bernini). 8
La decadenza è omicidio in famiglia (Sisti). 7 - voleva dire famigghia, no?

Penso a due fatti concreti:
Il voto compatto per sostenere che la gazzella del Marocco fosse nipote del presidente egiziano, e quindi la protezione diplomatica del Premier in persona fosse corretta.
Il voto contro Prodi come Presidente della Repubblica ad opera del suo stesso partito ... para per ripicca di chi vedeva D'Alema ingiustamente sepolto.

Due fatti, ma simili ragioni: Ci sono personaggi che hanno le loro gang, disposte a vendere la propria madre dopo averla sbudellata prima.

Dai primi che tipo di giudizi si possono aspettare? Se è corretto votare una gigantesca falsità per coprire una leggerezza dell'unto di Dio (leggerezza di costume, e leggerezza nell'abuso di ufficio ...) si può dire qualsiasi cosa. La ragione è ovvia: Le giustificazioni possono essere assurde e false, ma conta il risultato, che è evitare problemi al capo.

Dai secondi ci si può aspettare il tradimento, specialmente se le cose si possono fare all'ombra.

Berlusconi ha ragione: È ingiusto che venga rimosso dal carico. Giusto sarebbe, allontanare tutti gli indegni, che sarebbero la maggioranza.

mercoledì 30 ottobre 2013

Cosa è l'alto tradimento

Qualcuno dal titolo si aspetta una riflessione sull'impeachment a Napolitano, richiesto da Grillo.

Invece il tema è un altro.

Ora che finalmente si sa, che tipo di curiosità hanno i servizi segreti di sicurezza nazionale, è semplice rispondere alla domanda, cosa è l'alto tradimento.

Snowden e Manning hanno esposto i propri governi, mostrandoli come villani che infrangono le leggi, i diritti umani, e tutto per pura sete di controllo e per vantaggio economico (in Italia la notizia non è stata divulgata troppo, ma i servizi segreti inglesi avevano l'ordine di spiare l'industria italiana per cercare benefici economici per il popolo inglese.

Se non la capite (cosa che dubito altamente), beati voi che in paradiso vi sentireste anche se ardessero le fiamme dappertutto!

Snowden va catigato esemplarmente come Manning, perché si è azzardato a spifferare quanto è farabutto il suo governo.

La libertà di parola è la libertà di affermare cattiverie sul proprio governo e sui politici.
Il tradimento è fornirne le prove!

Terza parte: Showdown. Traditori sotto i riflettori.

Sbagliare pronostico oggi dovrebbe essere difficile.
E quello che segue non è un insight, ma una ovvietà.

Renzi può essere quello che si dice, ma un talento lo ha di sicuro:
Capta perfettamente gli umori della maggioranza e li cavalca con la tavoletta di surf.

Renzi ha detto "basta Berlusconi" e "niente più larghe intese".
Invece di fare lo struzzo e lasciare la testa sotto la sabbia, sperando che duri tutta la legislatura, e poi si vedrà come i propri elettori si saranno accomodati, Renzi non ha niente da difendere. Vuole arrivare lontano, e deve attaccare, diversificarsi, e mettersi alla testa degli umori per apparire come leader.
Da Grillo ha imparato molto bene ...

Sono sicuro, che la gran parte degli elettori PD è stufa di Berlusconi, del leccargli gli stivali tutto il tempo e fingere di stare in posizione eretta, e che se il PD fosse compatto in quello che fa, alla prossima opportunità si ridurrebbe a prefisso telefonico.

Renzi ha anche captato, che chiunque nasconde le mani ora, permettendo il sospetto di essere al soldo di Berlusconi, o di cercare cinicamente la sopravvivenza del governo per mantenersi la carica, firma la propria condanna a morte.

Berlusconi certamente non lo ignora.
Ma ha appena fatto esperienza sulla propria pelle, che anche tra i suoi la poltrona è una passione da colla istantanea e permanente.
Conta quindi sull'istinto di Casta, che gli permette di prendere due piccioni con una fava: Mantenere l'immunità e silurare chi lo aiuta.

È tanto strano, che i complici non se ne rendano conto?
Si, sarebbe strano. Ma i complici capiscono altrettanto bene la situazione.

E devono tentennare sul detto, meglio la gallina oggi che l'uovo domani!

Grazie a una mossa popolare veicolizzata da Grillo: Due mandati, e riduzione di stipendio.
La scelta allora è:
Sostenere Berlusconi, passare alla storia ignobile, ma farsi cinque anni di stipendio da re e vitalizio, oppure non tradire gli elettori e il paese, finire il mandato tra breve, con elezioni anticipate, e rischiare di non riconquistare il mandato, trovarsi senza rimborsi, con stipendi dimezzati e senza vitalizio.

Voi, se foste egoisti, cosa scegliereste?

I giudici politicizzati

Perché in Italia le frasi, anche quelle più sceme, che dal PdL non mi sorprendono, perché il mediocre non ama circondarsi di furbi (e Sgarbi non ci è stato per molto al gioco di ripetere fesserie), sopravvivono, e ripetute in continuazione vengono smerciate come fatti?

I giudici politicizzati.
Che interdicono Berlusconi per un "disegno politico".

Devo applaudire.
Da qualche giorno, da quando ho sentito Sgarbi che si dimostra essere l'italiano più intelligente in vita, considerandomi parecchio normale, mi sorprendo al non notare troppe voci intasarsi con la vecchia affermazione.

E quindi i giudici fanno politica di sinistra.

Mentre invece il PD?
Con chi sarebbe orchestrata politicamente la manovra del potere giudiziario, se Napolitano e PD sono disposti a smanettare nella Costituzione, per castrare la Magistratura?

Se i giudici fanno politica, i politici in maggioranza che vogliono impedire loro di condannare i politici (se Berlusconi si salva, in politica si devono ammettere tutti, e la legge Severino la possono spalmare sulla carta igienica!) cosa stanno facendo? Giustizia e lavoro legale?
E se fossero due gruppi politici (PD a braccetto con Napolitano e PdL), i giudici che sarebbero, di estrema sinistra?
Strana cosa, che gli estremisti di sinistra abbiano scelta una specifica professione.

Se tempo fa i comunisti si facevano guidare dal Cremlino ... Berlusconi e Putin sono amici per finta, oppure Putin è di destra e in Russia non lo sanno?

Come dicevo, da persona normale, ma non mediocre, le frasi sceme le identifico come tali.

Il "dovere" di tirare la pietra di nascosto

Se qualcuno in nuova Zelanda seguisse le notizie italiane, direbbe che chi sta a testa in giù non sono loro, ma gli italiani.

Se temi che ti facciano fuori, chiedi il voto aperto.
Se la presunta "vittima" invece chiede che il voto sia segreto ...

Non c'è molto da spiegare.
La senatrice Bernini afferma, che il voto palese sarebbe persecutorio e ad personam.
Basta dirla una frase?

Vorrei sapere, se è più persecutorio dare il voto in pubblico, visibilmente, o poterlo dare eventualmente ocme una coltellata alle spalle.
Vorrei sapere, se c'è più possibilità di compiere atti vili se ci si deve presentare faccia a faccia, o se si può fare tutto senza mostrare la mano.

Eh si! Ci siamo: Atti vili!

Il voto segreto protegge la viltà. Protegge quello di cui ci si deve vergognare.
E la grande discussione che fa il PdL e simpatizzanti si riassume in una frase:
Il voto deve essere segreto, altrimenti parecchi non avranno il coraggio di tradire.
Berlusconi il giusto dovrebbe chiedere che i cospiratori vengano ad accoltellarlo di fronte.
Invece chiede che facciano tutto alle sue spalle.

Facile fare un parallelo:
Se il capo mafia non gode del consenso pubblico maggioritario, il sostegno non lo può chiedere pubblico. Deve chiederlo in segreto e sotto garanzia di omertà.

Berlusconi ha un talento unico:
È talmente pieno di se, da aspettarsi sul serio che coloro di cui ha bisogno commettano suicidio per salvarlo.

I grandi vili della prossima storia italiana recente saranno i partiti che proteggeranno Berlusconi contro la giustizia.

Segue una breve considerazione su un'altra enorme cretinata rifilata in continuazione.

martedì 29 ottobre 2013

Non ho la statura

Stamane alla radio, durante l'intervista di un astronomo, col quale la conduttrice si alternava citando Kant, Alberto Magno e alti filosofi, sopraggiunse una domanda da un ascoltatore, che chiese se i due erano credenti.
Alla quale prima l'astronomo rispose affermativamente (cosa che mi parve chiara per uno che legge Alberto Magno e ammira che nel tredicesimo secolo parlasse di galassie), e la conduttrice confermò con altrettanta certezza, ed ebbe anche da aggiungervi che le manca la statura per questionare Dio.

Quindi sarebbe un fatto di statura ...

E vorrei sapere, quali sono i requisiti per ottenere il permesso per farsi e fare domande.

Dovremmo allora restringere il circolo di gente sufficientemente preparata, e prendiamo per certo, che conoscere Kant e altri filosofi, e poterne parlare, non è ancora un livello sufficiente.

Questa esclusione è molto particolare.
Da un lato abbiamo una moltitudine di personaggi che nella storia si sono espresse con certezza su Dio, sulle sue qualità, sui suoi propositi, sulla storia e sulle faccende celesti (gli angeli delle potenze mondiali che lottano - libro di Daniele), che parlano dei mondi oltre quello visibile, e dall'altro, gente che riconosce di non avere la "statura" per chiedersi, se è tutto vero, o se tra le cose affermata dal clero vi potrebbe essere anche qualche balla.

Sospetto che molti ascoltatori della conduttrice risponderebbero, che ovviamente ci sono le bugie, e che generalmente ognuno ha la statura per riconoscerle.

Momento in cui la cosa si fa più complicata, perché probabilmente nessuno esprimerà una linea ufficiale, semplice e chiara, che permette di vedere le frottole nero su bianco, lasciando al contempo chiaro, quali sono le cose "elevate" sulle quali non possiamo valutare.

Una delle poche linee chiare che conosco è quella dei fondamentalisti, che affermano che la Bibbia è parola di Dio, e inferno, purgatorio e paradiso non sono descritti affatto come li conosciamo dalla Chiesa del Medioevo, per cui si possono scartare.
Spiacentemente anche li rimane il buio. Per le favole la Chiesa sempre trova la parola ispirata che perlomeno da uno spunto giustificante ai dogmi, e molte questioni di accesa controversia tra le sette cristiane sono confermate con versetti biblici da ognuna delle parti contendenti.

E rimane la critica esegetica e storica alla Bibbia, che non lascia molto in piedi da un lato, mentre da quello opposto "ricostruisce" scenari "possibili" somiglianti a quelli biblici, conciliando tutte le controversie con una infinità di congetture.
Per fare un esempio:
Nonostante il fatto, che studiosi seri riconoscono apertamente, che i quattro evangelisti NON sono contemporanei di Gesù, ne conoscono alcun contemporanei, e che raccolgono tradizioni orali e scritte, sicuramente lontane da testimoni oculari ... ci sono i mediatori che riescono a fare talmente bene lo slalom, da confermare la possibilità che i racconti dei vangeli (contrastanti tra di loro) siano tutti "possibili", nonostante la certezza che abbiamo, che i vangelisti non sono informati, e che creano conferme e eventi.

Posso dire una cosa:
La statura per esaminare contraddizioni, falsità, situazioni storiche ed esegetiche che ampliano l'orizzonte per inquadrare certi testi "sacri", la ha ogni essere intelligente.
Se sei cristiano, e al leggere il libro dei Mormoni riesci ad intravedere le frottole e le parti deboli dell'invenzione, hai anche la statura per leggere allo stesso modo le cose che ti sono state inculcate come religione dei tuoi padri. Hai solo bisogno di onestà e sincerità con te stesso.

O, per riallacciare un discorso fatto diverse volte in passato:
Dovresti ignorare la "paura originale" della tua propria fine e di quella della specie, e ragionare partendo da una posizione stoica e rassegnata.

domenica 27 ottobre 2013

Quelli senza idee, e quelli che se le fanno pagare

La rete fa delle contrazioni tremende.
Non sai quasi niente degli ultimi 30 anni in Italia, vai su Youtube, e nel giro di 3 ore trovi dichiarazioni fatte nel giro di 30-40 anni.

Non so da dove avevo cominciato, e poi si è presentato un video di Sgarbi, al quale ho fatto seguire tanti altri.

Un argomento del quale è innamorato è esprimere giudizi sulle idee degli altri.
La seconda cosa che si nota è che quando dice qualcosa ha ragione. O meglio, esprime una critica, un giudizio. Forse una deformazione personale.
Le opere d'arte non possono chiedergli parola, o correggerlo. Tocca a lui parlare senza sosta, spiegando e dando ordine.
E lo stesso fa quando parla di politica, alzando la voce e mettendo a tacere chi interrompe il suo giudizio critico.

Ho trovato due video. Prima quello dove afferma che Grillo ha idee, e che Di Pietro è stato silurato dalla Gabanelli. E poi altri, dove afferma che Grillo idee non ne ha (come neanche Berlusconi e tutto il PdL), o un altro, dove fa eco alle accuse della Gabanelli per annientare Di Pietro, o dove urla che Grillo è condannato per omicidio.

Vedere 30 anni di Sgarbi concentrati fa un effetto strano.
Magari è uno dei più intelligenti d'Italia. Cosa che può giudicare solo lui.
Facile a chiunque invece giudicare le idee di Sgarbi.
La polarità positiva dei suoi giudizi sembra essere determinata dal potenziale di beneficio che può aspettarsi.
Di evoluzione di idee con certezza non si può parlare.

sabato 26 ottobre 2013

B.: Difficile Collaborare con chi mi fa decadere.

È il titolo di una notizia.

Che non dovrebbe esserci, perché è più che ovvio, che non far decadere Berlusconi equivale a favoreggiamento e violenza alla giustizia e alle istituzioni.

Come dire che Riina avvisa:
Non posso fare governo con chi mi tiene in carcere!

L'unica differenza tra Riina e Berlusconi è, che l'ultimo lo hanno votato nove milioni di italiani.
Da una parte (le statistiche dicono che lo voterebbero nuovamente) un gruppo molto numeroso di persone che non rispettano la legalità, e dall'altra un criminale che da ciò deduce che ha diritto di sottrarsi alle sanzioni.

E la terza parte, altrettanto vergognosa, costituita dai suoi soci al governo, incluso il Presidente, che accettano il compromesso di non farl odecadere per poter mantenere in vita il governo.

Che comunque si confronterà ancora diverse volte con situazioni identiche, in processi futuri, e con ricatti regolari per approvare riforme e leggi pensate per togliere il collo di Berlusconi dai cappi della giustizia.

E già che siamo in tema di "difficoltà":

È così difficile per la maggioranza degli italiani manifestare in modo più che udibile, che Berlusconi, soci e amici hanno esaurito il loro tempo, e non saranno più votati?

Gli elettori del PD sono talmente rincitrulliti, da vedere solo la possibilità di continuare a votare per la propria squadra?

Perché esiste l'alternativa: PD pro Berlusconi, niente voto (a nessuno).
Per me fare da stampella di Berlusconi è un atto di complicità grave.

Riforma elettorale Renzi. Puntata 2 Casta

Renzi pochi giorni fa ha chiesto una riforma elettorale che permetta identificare un partito vincitore, e che permetta a tale partito di governare per cinque anni.

Non ho incontrato commenti allarmanti al rispetto, e sembra che quello che dice Renzi è solo importante per informare che ha detto qualcosa (da aggiungere alle tante che dice) e per mantenerlo presente sui mezzi di comunicazione.

La riforma che chiede Renzi chiede, se non aggiunge che parla di doppio turno, è il Superporcellum.

E ci vuole un quoziente di intelligenza al disotto della media per capirlo.

Col turno unico, qualsiasi percentuale di voti, purché maggiore di ogni altro partito o coalizione, otterrebbe premio di maggioranza,
Alle ultime elezione il PD, vincitore al Parlamento, non è riuscito a ottenere il governo da solo.
Renzi quindi chiede una riforma che alle elezioni passate avrebbero permesso al PD di governare per 5 anni, senza preoccuparsi di nessuno. Che sarebbero delle regole peggiori del Porcellum.
L'aggiunta, che vuole assicurarsi di poter governare per cinque anni implica anche, che non ci dovrebbero essere dissidenti interni che possono fare cadere il governo.
L'ideale allora sarebbe un partito come il PdL come lo era fino ad alcune settimane fa.

Se Renzi pensa a un secondo turno, le cose non sono migliori.
Il concetto di proposta politica che piace a lui e ad ogni altro politico è che o mangi o crepi, senza che colui che cucina debba preoccuparsi del giudizio dei commensali.

Come dice Giannuli e tanti altri specialisti, non c'è il sistema ideale, per questo in qualsiasi democrazia possiamo trovarci peli e travi.
Ma l'introduzione della quota astensionista davvero cambierebbe lo scenario, senza intralciare niente.

È una gran differenza avere un turno nico o doppio, dove alla fine solo metà dei seggi sono occupati, e si crea possibilità a modi diversi di fare politica e occuparsi della cosa pubblica di entrare la volta successiva.

Finché le proposte che fanno si limitano a cercare modi per permettere a un partito di governare, evitando all'elettore di porre segnali di rifiuto, il cammino rimarrà lo stesso, e la Casta prospererà. Anche sulla miseria del paese, perché il sistema che non deve tenere conto delle obiezioni può ignorare completamente il dissenso.

Intermezzo - Giustificazione dell'alienazione dalla legalità.

Avevo menzionato, che abbiamo aspettative molto basse.
Si deve al fatto, che non riteniamo che le leggi si debbano rispettare, perché in certi casi le leggi ci sembrano esagerate, assurde o non applicabili.

Vado immediatamente al fulcro della questione:
Neanche io credo che NON evadere le tasse sia intelligente.
Facciamo un esempio con numeri:

Se per mantenere funzionale una società di cento cittadini, sono necessari cento ducati di tasse, ad ogni cittadino toccherebbe pagarne uno.
Ma ci sono categorie di cittadini ai quali vengono riconosciute ragioni per non pagarle.
Sono preti, handicappati (inclusi quelli finti), privilegiati, etc.
E già le tasse toccano solo a ottanta cittadini.
Dei quali per amicizie una parte si fa esonerare tramite stratagemmi speciali. E ne rimangono settantacinque.
Visti i 25 furbi, dei 75 rimanenti chi riesce, fa il furno a modo suo ed evade.
E rimangono quelli che nonostante siano anche loro furbi, non possono evaderle.
E alla fine 40 devono pagare i cento ducati, e da un ducato diventano due e mezzo quelli che devono pagare, perché pagano per un secondo furbacchione, e per metà di un terzo furbacchione.
E corretto fars itassare e tartassare in questo modo? No. Non lo è!

La mancanza di rispetto non comincia da una parte. È una situazione relazionale che cresce e si sviluppa
La mancanza di rispetto è una reazione, che ovviamente confeziona la risposta che otterrà.

Concentrato di egoisti furboni - Parte seconda

La continuazione che doveva seguire:

Ho divagato, arrivando a offendere il buon popolo. E ho peccato, facendo un esempio col 90%.
Gli elettori di Grillo sono un 20% (mi spiace, ma non escludo gli astensionisti come me!).
Corretto allora è dire, che gli stronzi siamo l'80%, e i puri sono il 20% di elettori del M5S.
(Un momento! E perché gli astensionisti sarebbero stronzi?)

Vabbè, chi ho offeso ho offeso, e chi ho sfottuto (sopra) ho sfottuto.

Più importante della spiegazione, perché nella Casta si concentra gente scaltra ed egoista, mi pare invece un fenomeno inconsueto di interazione tra Casta e chi non ha privilegi,

Sappiamo benissimo come funziona in Germania o Inghilterra:
Metti nel conto spese il parrucchiere ... ed è garantito, che non duri molto come deputato/a, perché non te lo accettano.
Fai una tesi di dottorato scopiazzando, invece di menzionare nella bibliografia tutte le citazioni o parafrasi, e amche se sei ministro, e la tesi è di oltre trenta anni fa ... tanto fanno i nanerottoli dell'opinione pubblica, che alla fine sei insostenibile e ti devi ritirare dalla politica.
Se ti fanno una multa per eccesso di velocità, tenta di fare il furbo e convinci tua moglie a dichiararsi colpevole per evitarti il ritiro della patente. Potrai dire addio al tuo seggio, e anche la prigione ti tocca.

Facciamo una piccola prova:
Gli esempi di sopra ... vi sembrano esagerati?
Suvvia!
Scommetto che a una maggioranza sembreranno reazione quasi fanatiche.
A me no.\
Ed eccovi un primo spunto sul quale riflettere:
Low expectations attract low performances.
E lo diceva Machiavelli: Per raggiungere un obbiettivo lontano. l'arciere punta molto più in alto.

Le maggioranze di cittadini che hanno silurato i loro politici per "piccolezze" si mostrano molto esigenti e grazie alla loro severità limitano il campo per individui svergognati.

Se qualcuno si ti mette davanti, e ti racconta bugie in faccia, o distorce fatti per fregarti e assicurarsi un bottino, è perché prima di venire verso di te sa che il rischio che gli spaccherai la faccia è bassissimo.

In Italia la maggioranza di governo può fingere un caso diplomatico, e votare sulla nazionalità di una minorenne, per coprire un premier che nel tempo libero fa il pascià senza verificare l'età delle donnicciole che ammette al suo harem del giorno e pi poco accortamente commette abuso di ufficio per evitare che si stappi una situazione che potrebbe portarlo a una indagine e un processo.

Lasciamo stare tutto quello che è possibile in Italia.
Importa il fatto, che è possibile alla luce del sole, alla faccia di tutti noi.
Noi non siamo le vittime.
Cosi come esistono i codipendenti e co-alcolici, noi siamo la controparte del farabuttismo. Siamo il complemento. Se non avessimo la forma che combacia con la sfacciataggine e il farabuttismo, non ci sarebbe sufficiente campo per tanti farabutti.

Il Berlusconismo quindi è quello che fiorisce sullo strato sociale che siamo noi.
E siccome le due parti siamo complementari, ci capiamo senza parlarci.
E Berlusconi può fare il suo finimondo e rifiutare quello che gli tocca per essere un evasore non sufficientemente furbo, e un arrapato poco accorto, perché la peggior risposta che potrebbe venirgli dal sustrato elettorale è la battuta rassegnata o l'indignazione calcolata per fini elettorali.

Il rifiuto categorico, e l'opposizione decisa, senza possibilità di scappatoie invece ... che cosa sconosciuta!

Il motivo più profondo per una tale assenza di principi condivisi è che gli italiani non condividono.
Gli italiani praticano lo sport del dissenso per principio.
Miracolo che Grillo ha trovato nove milioni di elettori d'accordo sul fatto, che la Casta deve essere presa a calci nel sedere. (il dissenso poteva crearsi sul fatto se devono essere calci, pugni, schiaffi o fucilazione, e poi, se devono essere in culo, nella pancia, in faccia, etc.)

Nella terza parte parlerò della familiarizzazione con gli svergognati.


venerdì 25 ottobre 2013

Caro Travaglio

Siccome sul Fatto Quotidiano per ragioni totalmente a me ignote non posso commentare, lo faccio qui, pur sapendo che non ti renderai neppure conto di una risposta.

Il tuo commento intitolato "Protocollo dei savi di Silvio" (saggi sarebbe stato meglio, anche se il termine non è quello originale di Napolitano - ma in fondo l'analogia con la famosissima opera non l'ho capita ...) fa una cronologia degli eventi riguardanti le faccende di Silvio, e le reazioni di Letta e Napolitano.
Non è possibile negare, che come la elenchi tu, gli indizi conducono giustificatamente alle stesse conclusioni.
E aggiungo, che lo spazio che rimane per prendere in considerazione altre possibilità che mantengano una logica, non sono sufficientemente articolati per costruirci su una teoria altrettanto probabile.

Convengo quindi con la tua teoria, che Napolitano vuole mantenere in gioco Silvio, sembra avergli dato una prospettiva precisa, e con le reazioni mostra, che si trova in un conflitto, perché si rende conto che farlo sarebbe una porcata per tutto l'elettorato che non ha votato Silvio, ma non farlo gli creerebbe problemi con Silvio e la sua brigata.

Napolitano quindi si trova in una situazione di scacco, e tenta dare istruzioni da re, per muovere altre figure dello scacchiere, che gli evitino di fare personalmente la mossa oscena.
Una volta sono i magistrati quelli a cui raccomanda di rispettare la politica, poi spera in prescrizione, e assieme a Silvio sospetta che l'averla evitata è una cattiveria politica dei magistrati, e poi fa raccomandazioni a deputati e senatori, sistemando le cose per permettere loro senza interferenze di aggiustare quanto possibile, per calmare Silvio.
Il quale da a intendere, che non pensa affatto a lasciare la politica, ma pensa di dominarla e dettare l'agenda finché gli rimane fiato.

Quando parlate di re Giorgio quindi fate molto male.
Il personaggio con la cui caduta tutto cade sembra proprio Berlusconi.
Napolitano vuole salvare lo scacchiere e il gioco, e salvare Berlusconi gli sembra l'unica maniera di farlo.

Il commento che ci aggiungo io è breve.

Se l'Italia politica e il governo non possono permettersi di lasciare che un tipo idiota, che dopo farsi ragazzine abusa della sua autorità e cerca di sottrarle alle forze dell'ordine, per evitare di avere problemi per le sue ossessioni sessuali,
riprendo: se non possono permettersi di fargli subire le giuste conseguenze di quello che combina, perché il tipo non accetta di sottostare alle regole che valgono per tutti (includendo anche regole sull'evasione fiscale, etc.),
beh, in tal caso, il sistema che Napolitano vuole salvare,è talmente marcio, che i liquidi di putrefazione scolano da ogni parte.

Come nella favola del re nudo, fai benissimo a ripetere che non c'è solo un po di marcio, ma è tutto completamente putrido e puzzolente.

Se l'informazione la date bene, dipenderà da noi cittadini sviluppare l'atteggiamento giusto.

Per me è una posizione molto chiara e decisa:
Le cose che il governo e Napolitano stanno "combinando" senza dubbio le faranno per vie più o meno legali, ma a noi basta essere d'accordo su una cosa molto semplice:
Il nostro no a manipolazioni fatte per far sembrare dritto quello che è storto è quello che conta alla fine.
Possiamo fare uno sciopero nazionale, bloccare tutto con metodi gandhiani, e far crollare il governo in mille modi pacifici. Possiamo annunciare, che ogni porcata sarà annullata alla prima opportunità, e che tutti gli attori coinvolti saranno sottoposti all'accusa di alto tradimento. Possiamo lasciare chiaro, che il vituperio alla nazione, solo per salvare Berlusconi, sarà castigato, e i privilegi revocati.

Ma quello che fino ad ora non mi va giù è che l'unico modo per fare qualcosa sarebbe quello di seguire un utopista arrogante che non discute le sue immaginazioni sul futuro, che bisogna buttare giù il sistema rappresentativo invece di riformarlo e blindarlo meglio, e che bisogna accettare uno statuto e un programma che fanno acqua.
Mi spiace! Sono d'accordo con le tue critiche e i moniti che dai, ma la soluzione che critichi il meno possibile, solo perché temi che perderà il sostegno massivo se si comincia a discuterla e correggerla, mi spinge a dirti direttamente, che cominciare da zero pero facendo calcolo politico ... è un primo passo sbagliato, e parente dei passi vergognosi commessi nel sistema che si vuole distruggere.


giovedì 24 ottobre 2013

System specs

Lo studio scientifico è sistematico. Consiste de varie sezioni, e chiede imperativamente ordine e logica.

Stanotte, con lievi emicranie (è un vizio), voglio solo dare una spinta, e forse un altro giorno sarò in grado di farlo meglio.

Voglio descrivere "il sistema" della Casta, e con la descrizione parlare anche di come funziona.

La Casta non è altro che l'ammucchiata di persone confluite in posizioni privilegiate.
Il privilegio è il beneficio. Stipendio superlativo e "royalties".

Con appendici per ogni lato, perché le sanguisughe mantengono attorno a se un gregge di gregari di prima classe.

Tutto si regge sulla teoria, che chi decide ... in primo luogo decide il meglio per sè stesso.
Dopo l'io viene il resto, ma la pappa migliore tocca a chi la passa tra le mani.

Oltre al beneficio, appartenere alla Casta vuol anche dire essere posti ad un livello diverso. Cominciando dall'immunità, e arrivando alla possibilità di ignorare le interazioni "normali". Chi è della Casta può "dare le carte", e comandare il gioco (mediatico o comunicativo).

Ma farei uno sbaglio se tralasciassi di ribadire che il fenomeno Casta non è quello che esce dalla scatola nera "sistema".
Ovvero:
Il "sistema" non è una macchinetta che per forza produce una Casta.
Che lo faccia ha una sola ragione:
Il problema è chi ci entra.
E vista la antichità della Casta, non pecco se dico che è dimostrato da decenni di pratica, che in Italia nel sistema ci entrano solo quelli che diventeranno Casta.
 Se cerchiamo la ragione potremmo dare due spiegazioni:
Una sul tenore, che gli stronzi vengono a galla e il resto affonda. Cioè che chi ce la fa ad arrivare alle porte del sistema ha già fatto un percorso. Cioè si arriva con vocazione e molta pratica da Casta.

Io invece propendo verso una spiegazione statistica:
Se peschi a casaccio e alla cieca in un acquario dove il 90% dei pesci sono sardine, la probabilità di pescare sardine è del 90%.

Siccome già sapete che non mi piace l'utopia di educare i maleducati, io sul tavolo sul serio porrei come dato di fatto, che il sistema democratico gestisce una popolazione altamente egoista e cinica, e che si tratta di una costante.

Continuazione segue ...

mercoledì 23 ottobre 2013

Sincerità sottosuolo

Le opinioni sorgono spesso a partire dalle opinioni di altri.
E i promotori di opinioni sono parecchi.

Ogni giorno spreco parte del mio tempo per conoscere opinioni altrui.
E mi rendo conto, che la redazione di opinioni avviene principalmente con lo scopo di schierare.

Un fatto che mi stona, perché personalmente io inseguo la chiarezza. Rendere le cose più chiare e me o ad altri, distogliere dalle distrazioni per focalizzare su certi fatti, intenzioni o significati.

In questo momento d'improvviso mi confronto e sento le differenze.

E mi rendo conto, che il disagio che spesso provo leggendo commenti "commerciali" (ovvero di professione o parte) è dovuto al fatto che rilevo chiaramente il basso grado di sincerità.

E voglio davvero cercare il pelo nell'uovo.
Non considero neppure "Libero" e "Il giornale", dove ho letto articoli sommamente manipolativi, rozzi e offensivamente mediocri nei metodi.
Preferisco prendere un esempio dal Fatto Quotidiano:
Come fa un giornalista a chiudere due e più occhi su crepacci visibili nell'operato e nel programma Cinque Stelle, e a rendersi complice dell'omertà massima del circolo dirigente dei Cinque Stelle, cioè su come funzionerebbe l'Italia partecipativa?

So che non si tratta di una domanda che non è mai sorta.
Si è apparsa diverse volte per mano di lettori nei commenti.
Ma i giornalisti di punta non ne vogliono parlare.
E solo me lo spiego se assumo che ci hanno già pensato, e bene.
E hanno perlomeno tanti dubbi quanto me sulla fattibilità della cosa.

Cosa li spinge allora a sostenere l'azione di Grillo?
Pragmatismo, perché è perlomeno l'unico ariete che davvero potrebbe sfollare la Casta?
Strano! Non credo neppure per un momento, che davvero abbiano un secondo la speranza, che la Casta dispersa non si forma nuovamente con facce nuove a fare esattamente le stesse cose che ha fatto fino ad ora!

Sarà allora cinismo nell'accettare, che cacciare la Casta e poi tentare qualcosa che non funzionerà sarà una sufficiente tabula rasa per incamminarsi in seguito verso un sistema nuovo e diverso, possibilmente di carattere partecipativo, ma attualmente indefinibile?

Un "medico" che vuole convincere pazienti e familiari a un intervento chirurgico, del quale non ha affatto esperienza, idee, ne conoscenze teoriche, solo perché ha la sola certezza, che si deve tagliare, aprire e vedere, per poi decidere cosa è meglio fare ...
descritto cosi non ci sembra affatto affidabile, ne etico.

Giornalisti omertosi forse non meritano un due come voto, ma dal sei sono molto ma molto lontani, tanto, da meritare la bocciatura.

Sospetto confermato!

Un blog come il mio, che nel giro di pochi minuti dal pubblicare un commento ha già 26 lettori ... o è letto da migliaia di persone (non lo è!), oppure i lettori sono "automatici", perché sono scanner programmati per rilevare contenuti su internet e riportarli alla centrale.

Nel post precedente ho fatto il nome del Presidente Obama. E lo rifaccio, per confermare tra qualche istante, che 26 scanner sono entrati in allerta al sentire il nome.

Tempo fa avrei detto, che gli americani sono dei poveri terrorizzati, ma ora posso essere più preciso:
Sono ossessionati col voler controllare e sapere tutto di tutti.
O meglio: Sono ossessionati per il potere!

God's own country.

Dio è onnipotente, vede quello che facciamo in segreto, e conosce ogni nostro pensiero.

E allora Obama, che è credente, da cittadino del paese di Dio, deve aver pensato, che per stare in onda gli Stati Uniti devono sintonizzarsi e conoscere tutto di tutti.
Così possono cercare i cattivi con facilità.

Poi vediamo, che tra i cattivi annovera la Presidentessa Dilma del Brasile, Calderón ex Presidente del Messico, e Peña-Nieto, attuale Presidente del Messico.
Probabilmente non sono gli unici, e chissà sapremo di altri personaggi di prima linea spiati integralmente grazie a diretto ed esplicito permesso di Obama.

Che per non farla lunga, dopo il Nobel per la pace ci fa una figura peggio di pessima.
Altro che meritevole del Nobel della pace!
Voyeur, ficcanaso, stronzo e cornuto è! (Immagino Lando Buzzanca dirlo in uno dei vecchi film che soleva fare.)

Io dico solo che è vergognoso, e che Obama si è rivelato altamente indegno del premio.
Sto pensando di iniziare su avaaz una mozione per ritirarglielo.

Attualizzazione: Fatto!
Ecco il link per la petizione!

http://www.avaaz.org/en/petition/Revoke_Presidents_Obama_Nobel_price/?eceltbb

lunedì 21 ottobre 2013

Nodi di gratitudine

Da meno di due ore ho 48 anni. Cominciati con emicranie.
Fortuna che ci sono le pillole.

Stare in silenzio permette di evitare di sentire se stessi. E a volte si ascoltano ;e voci degli altri, si riesce a osservarli ... e a capirli.

E stavolta, con tutto che si meritano ironia, condanna e la gogna, sento solo il prurito di spiegarli.

La rottura di Scelta Civica e l'uscita di Monti.
Le parole della Santanchè, che Napolitano è traditore, perché prima si è fatto votare alla Presidenza dal PdL, e poi abbandona Berlusconi.
Gli eletti grillini, che "devono" tutto a Grillo.

Tutto sullo stesso identico piano.
Gli obiettivi, le ideologie, la direzione sono diverse, ma tutto avviene sullo stesso strato emotivo.

No, è una bugia della Costituzione, che gli eletti esercitano un mandato libero.
Quella è pura teoria.
In Italia esiste il favore, e il vincolo.
Il posto che hai lo devi a qualcuno, e hai un debito di lealtà.
E per questo i traditori sono isolati.

E per questo Berlusconi non ha inventato il Berlusconismo.
lo ha solo allargato.
L'unica cosa che disturba di Berlusconi è che la Cricca la forma con gli avvocati che lo difendono, e quelli che gli procurano piaceri personali (anche intimi).
Li sta la blasfemia.
Ma non sta affatto nel crearsi i fedeli.
Quelli li ha esibiti anche (probabilmente, perché è una congettura) D'Alema quando Prodi è stato silurato ... perché Renzi avrebbe fatto un passo avanti, eclissando D'Alema.
La cricca di D'Alema è grande.

Ha ragione Grillo al chiamarla Casta, e al definire come funziona. E al diffidare.
E siccome è il modo come funziona l'Italia, la gratitudine per il beneficio materiale è anche quello che sostiene la lealtà nel M5S e spinge a epurazioni.

Una cosa in tutto questo mi sembra terribile:
La chiamo gratitudine, ma è invece calcolo personale.
Casini vuole lanciare la scialuppa solo perché la salita a bordo garantirà il posto anche a lui.

Vedo una brama di poltrona cinica e disposta a tutto. La poltrona è l'ideologia che unisce tutti.

Per il mio compleanno mi faccio il regalo di pensarci su.
Come riuscire a tirare il sistema alle sabbie mobili.
La mia proposta sull'astensione è una parte, ma ci vuole di più.
L'egoismo deve essere reso autolesionista.

domenica 13 ottobre 2013

Mio!

È un bel coro di critica a Grillo e Casaleggio.
Gli ho dato retta per due giorni, ma ora che mi accingo a scriverci su, prevale la voglia di fare l'avvocato del diavolo.

Grillo e Casaleggio hanno ragione!
La maggioranza degli italiani quelli diversi non li vuole vedere.
Non si sente ad agio sentendoli parlare in lingue incomprensibili!
Dalle continue notizie sa, che parecchi sono criminali. Che molti sono venuti perché c'è più campo per delinquere.
Le narrazioni sull'eccellenza criminale degli stranieri sono numerose, popolari e molto comuni.
Chissà, forse oltre i due terzi degli italiani diffidano molto, e ritengono che gli stranieri riducono l'offerta di lavoro.

Considerato sotto questo aspetto, è poco accorto innalzarsi a paladini dei clandestini.

Ho anche sentito parlare bene degli stranieri.
Lavorano sodo, non si lamentano e accettano salari bassi :)
(Quindi averne a disposizione un certo numero, una massa critica, potrebbe anche fare comodo a qualcuno.)

Dove Grillo e Casaleggio sbagliano è quando insistono che il tema non è contenuto nel programma e non ci entra finché c'è una nuova campagna e gli elettori registrati sul blog non hanno elaborato delle direttive al riguardo.

L'insistenza probabilmente si deve al fatto che considerano l'attuazione attuale sufficiente, senza necessità di modifiche. Cioè danno ad intendere, che per l'elettore il clandestino non è una necessità programmatica, perché viene già gestita secondo la volontà della maggioranza.

Sbaglio aggravato dal fatto di essersi lanciati in un rimprovero emotivo e pubblico, quando le intenzioni dei senatori non erano certamente umanistiche, e potevano facilmente essere interpretate in chiave idonea per mantenere alto il consenso elettorale.
Grillo e Casaleggio quindi hanno avuto  il grilletto facile, aprendo fuoco amico sulla propria gente.
Fatto festeggiato e vivisezionato in ogni particolare da ogni mezzo di comunicazione, anche da quelli favorevoli.
Strategicamente allontanare gli eletti da Grillo è una mossa vittoriosa.

Le dichiarazioni di Grillo comunque hanno anche un altro strato:
L'eletto fa male a seguire la propria coscienza, e deve interpretare anche la meschinità, i timori e l'egoismo del suo elettorato.

sabato 12 ottobre 2013

Lo svantaggio dell'essere papa

Lo spunto me lo da Bergoglio, ma la riflessione non ha a che vedere con lui ne con la chiesa.

Diventi papa!
Cosa faresti?

Ti do alcuni minuti di tempo, e poi certamente mi presenterai una lista gigantesca.
E sappiamo entrambi, che a meno che contenga cose come chiedere a Dio di farsi sentire e vedere da tutti, sono cose che probabilmente potresti fare.
A meno ovviamente di essere un Benedetto XVI incatenato al verbo.

Bergoglio infatti è partito a tutta potenza e segue il suo cammino.

Deve essere una gran sensazione di realizzazione poter andare avanti e rimodellare il mondo!

Ma di Bergoglio mi interessa solo lo stato emozionale e la situazione.
Deve trovarsi a un livello di altissima motivazione, come un ingegnere in fase di costruzione, dopo aver immaginato e progettato per decenni.

Lo svantaggio lo vedrà solo il fallito. Quello esiliato dal successo. Quello che al massimo può vedere dall'altro lato del vetro ... della tele o dello schermo del computer.

Eppure il vicolo cieco c'è.

L'azione da papa è solitaria. È gerarchica. Può seguire decenni di interazioni e feedback, ma lo stato di papa il feedback costruttivo non lo conosce.

Il papa è alieno alle parole di Machado: "no hay camino. El camino se hace al andar."
Ha si la possibilità di creare una strada ideale, ma ... larga e affollata è la strada che porta alla distruzione, e se quella che porta alla salvezza fosse facile e larga, probabilmente non sarebbe comunque affollata.

Perché le forze che guidano l'essere umano sono quelle che gli fanno la strada, e dove conducono lo vediamo.

Io in quello che ascolto non ci trovo nulla di strano. È la sintonia della storia e della specie umana.
Se mi stona, è perché sono alieno. Come molti altri, ma siamo minoranza.

Lo svantaggio dell'essere papa è che ti induce a compiere opere complementari alle tue illusioni.

Come si riconosce un film porno

Torno al famoso saggio di Umberto Eco, ma con uno scopo diverso.

Il riferimento lo provoca
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/11/m5s-e-setta-test-analitico-per-rispondere/740672/
Marco Venturini sul Fatto Quotidiano.

Secondo lui il M5S e una setta hanno in comune una buona dozzina di caratteristiche importanti.
E una differenza (le sette non hanno elettori), sufficiente a darci la certezza che il M5S non è una setta.

Potrebbe darsi, che il dementi finale è da immaginarsi scritto ammiccando l'occhio.
Che non convince è chiaro.
Potrebbe essere il segnale per riconoscere, che l'analisi è fatta seriamente, e che usare una divergenza di tale livello è una tecnica usata per rafforzarla.

Da cosa riconosci una setta politica?
Studia il M5S!

Piranha, squali, balene, molluschi e granchi. Tutti.

No, non lo capiscono.
E io ripeto le stesse cose, ma con altre parole.

Gli eletti non possono decidere su argomenti delicati che spaccano il paese.
Se ne rendono conto solo dopo il rimprovero pubblico, ma perlomeno una parte sì riconosce le priorità.

Di argomenti che spaccano il paese ce n'è diversi.
Dovrebbero fare la lista segreta, per farci un bel giro attorno.
Perché non è il progetto originale ed unico quello di cercare spaccature.
Al contrario!
Dove ci sono spaccature ci si buttano foglie secche, si parla di ponti o di convergenze.

E i venti punti del programma sono un pretesto per darsi una faccia.
Il vero obbiettivo è la democrazia diretta.
Quella ha bisogno del 51% dei voti, e comunque, come già detto parecchie volte, è composta da chi i clandestini e chi li salva li vuole sotto processo, e chi invece vuole ordine e sicurezza, ma con misura e intelligenza. E ancora più in la, chi solo vede il lato umanitario e non vuole sapere niente di problemi, e solo pensa alle necessità del primo momento.

Grillo è coerente.
Ha bisogno di ancora più voti. Vuole la democrazia diversa, e mette su un secondo piano anche le sue preferenze.

Osserva qualcuno, che a Grillo preoccupano i gesti che fanno perdere gli elettori razzisti, discriminanti o egoisti.
È vero. E lo ha confessato.
E ...
ha anche reso chiaro, che se si vuole qualsiasi elettore, l'elettore non interessa oltre il voto, e quando parla di educarlo ... mente.
Non vuole un elettorato educato, ma un elettorato che elegge la democrazia diretta partecipativa. Senza saperlo.

Vado oltre le parole dette, o è vero che:
1) Grillo non crede nella evoluzione dell'elettore.
2) Grillo sparge ovunque per adescare elettori, perché cerca il voto.
3) Grillo e Casaleggio non ritengono conveniente mettere le carte in tavola. Non ci pensano nemmeno a spiegare e convincere. L'elettore deve solo delegare al loro movimento. Poi loro attueranno le loro visioni.
Da ripetere: Grillo e Casaleggio ritengono che elaborare le proprie visioni dinanzi ai propri elettori è un rischio. Perle ai porci.

lunedì 7 ottobre 2013

Lettore immediato

Ho avuto due lettori nel giro di un minuto. E non sono io, perché i lettori sono situati negli USA.

Fatemi il favore e siate buoni: Un breve commento per capire se siete persone o se è un software che succhia subito quello che scrivo!

Scanner NSA

È un pò strano che appena finisco di scrivere un articolo, nel giro di un minuto lo visitano alcuni lettore dagli Stati Uniti.

Voglio aiutare i lettori automatici, facendogli trovare le parole che cercano.

(E un caro saluto all'impiegato che deve leggere poi per stabilire se il testo è da allarme rosso).

Se mi chiedono di Allah e della guerra santa preferisco lasciar stare.
È già troppo vivere in un mondo dove uccidere per una convinzione religiosa è un fatto, e dove sterminare civile e donne e bambini viene ritenuto un motivo di gloria.
Maometto non credo abbia pensato a cose del genere, ma i suoi interpreti odierni credono che essere servi completi del Dio include il martirio.

Sullo spionaggio della NSA, sull'accanimento contro Snowden ho già detto in passato, che mi sorprende l'attitudine con la quale il governo americano risponde, come se fosse totalmente legittimo andare a ficcare il naso ovunque, e schedare chiunque.
Ai politici di ogni paese, incluso quelli americani, chiedo se sono davvero chiedo se sono davvero convinti, che la loro vita personale viene esclusa dai controlli automatici.
Chiedo se davvero pensano, che solo i mie click su internet vengono registrati, e non i loro.
E vorrei sapere, se a loro piace quello attaccato alle spalle, sbirciando sempre per vedere quello che si fa.

Magari ora per innervosire l'impiegato, devo dire che queste situazioni mi fanno venire voglia di studiare come si costruiscono le bombe, per mandargliene una come regalo di Natale.
O qualcosa che mi faccia sembrare pericoloso.
E in teoria i loro controlli dovrebbero concentrarsi maggiormente su di me, aumentando il traffico web dagli Stati Uniti d'America sulla mia pagina di blog.

Non vi mando da nessuna parte, perché in quel paese ci siete già! Rimaneteci e godetevelo! Non ve lo invidio, e mi fate pena per la paura che avete, e per la sete di potere che non riuscite mai a saziare.

domenica 6 ottobre 2013

Piccola prova

Noto che i lettori del blog sono in prevalenza statunitensi e che trovano velocemente nuovi articoli che scrivo.

Mi sovviene allora il sospetto, che i 'lettori" invece sono automatici, alla ricerca di certe parole.

Non vi meravigliate quindi se il prossimo articolo sarà stranissimo, e fatemi il piccolo, davvero piccolo favore di commentare con una frase (non questo articolo, ma quello che segue), per sapere che siete persone reali.
Se davvero tutti commentate, riesco a distinguere se ci sono programmi che perlustrano internet e verificano i contenuti.

Buon fine settimana!

mercoledì 2 ottobre 2013

Sui commenti di Scanzi a Di Battista

Sul Fatto Quotidiano (che ha bloccato i miei commenti), Scanzi si rivolge a Di Battista per ripetere la sua richiesta di "presentare" mediaticamente un governo Cinque Stelle, e dare segnale di voler governare e non solo rifiutare.

Del suo articolo voglio solo trattare la parte dove afferma che Di Battista "presenta" le ragioni M5S per non voler allearsi con nessuno.
Perché dove Scanzi vede una giustificazione, e una comunicazione, io non la vedo affatto.

La mancanza di comunicazione del M5S è gravissima, e profondissima.
Non si tratta del fatto, che gli italiani ragionano con la pancia, e che non sono pronti a cimentarsi con utopie.
Si tratta del fatto, che la proposta utopica non c'è mai stata.
La campagna elettorale di Grillo è stata costruita sulla promessa di mandare i malfattori a casa, e castigarli togliendo loro il potere.

La strategia di non alleanza del M5S e le sue ragioni logiche, INTENZIONALMENTE non vengono chiarite e giustificate, perché renderebbero necessario COMUNICARE.
E comunicare vuol dire esporsi, perché solo in un regime fascista si possono recitare i manifesti, senza doversi importare dei ragionamenti e delle critiche mosse da chi ascolta.

Il M5S dovrebbe spiegare in modo facile, che il suo primo e principale obiettivo è la democrazia diretta partecipativa come forma di Stato.
Dovrebbe spiegare, che in teoria, tutte le ideologie e partiti dovrebbero amministrarsi sotto la democrazia diretta, e che se invece decidono di allearsi, si trovano nella situazione paradossale di funzionare dentro un sistema che invece vogliono sostituire con un altro, e che temono che farlo sia dannoso a loro come movimento e come politici, perché ... rischiano di ottenere risultati dentro di un sistema che condannano a priori.

Non so se siete anche voi andati avanti un pò, ma appena si accetta di spiegare e giustificare, ovvero, ci si apre alla critica e nolenti o volenti al dialogo e alle obiezioni, cominciano a sbocciare incongruenze e contraddizioni del M5S. E il problema di fondo delle contraddizioni è proprio la democrazia partecipativa diretta universale blabla ...

Il problema di fondo è il sogno di Casaleggio, che ha annunciato la propria uscita dal movimento, se si azzarda a fare una coalizione o alleanza. Cosa che lascia chiaro, che Casaleggio non è un Realpolitiker, e non "vive" o partecipa alle preoccupazioni dei cittadini di oggi, ma a tavolino, e quando dorme, fluttua in un mondo di idee e non di persone.
Casaleggio non è il tipo che prende un cacciavite e viene a dirci: Qui c'è una vite che va stretta un poco di più per far funzionare meglio la macchina.
È uno che ha inventato un aggeggio totalmente nuovo, non congegnato, e non ha neppure i disegni, i progetti e i calcoli, ma è riuscito, con un locutore eccezionale, a convincere una buona parte di popolo, a dargli l'appalto per costruirlo.
E su quella linea continua e deve continuare, perché
i disegni, i progetti e i calcoli ancora non ci sono, e non ci saranno (perché appena si cerca di farli ... nascono dubbi e le cose non tornano).

Io di Scanzi non capisco, se il suo è un rifiuto cosciente ad inoltrarsi per l'idea democratica del M5S, o se l'utopia davvero non gli stona, e la accetta come paradiso in terra.
Voglio supporre l'ultima, e poi devo chiedermi, perché uno che dice di ragionare con la testa, e critica le moltitudini che vanno a pancia, alla fine si rivela uno che tiene la ragione subordinata alla lingua. Il cervello lo usa perché gli serve per creare frasi, e sono le frasi il suo obbiettivo.

Alla dichiarazione di Di Battista io personalmente do un 2. Meglio di Grillo e del M5S che meritano uno zero, ma neanche lontanamente vicino alla sufficienza.
Il M5S sulla democrazia diretta è assolutamente impreparato.

Acabou em pizza

Quando i Brasiliani dicono che una cosa è finita in pizza, vogliono dire che è un casino.

L'ultima svolta di Berlusconi oggi non è una conclusione.
È la conferma di uno stato incasinato.
È la conferma di uno Stato incasinato.

Si potrebbe fare ironia sulla commedia scadentissima alla quale si è assistito.
Ma gli attori non meritano affatto che si parli della performance.

Che Berlusconi a sorpresa abbia deciso di far tornare il PdL nelle file ha una sola ragione:
Il capobranco ha capito che parte del branco non lo avrebbe seguito, e che lui con i fedeli avrebbe lasciato il potere, per non contare più.
Meglio allora mantenere il branco compatto, sperando di tornare a guidarlo dove gli serve meglio.

La manovra è logica, ma temo che sia tardi.
Non credo che i giorni di enorme pressione e l'aperta ribellione si possano coprire.
E i ribelli non sono stupidi: Tornare sotto il padrone vuol dire dargli le spalle per farsi accoppare alla prima opportunità.
I ribelli sono segnati, e lo sanno.
Intelligente quindi anche la volontà di Formigoni, di costituire un gruppo autonomo.

Nonostante tutta la confusione, è ormai chiarissima una cosa:
Le vicende giudiziarie di Berlusconi non sono più difese da tutto il centrodestra.
C'è una bella fetta di partito che preferisce continuare a governare, e ritiene che i cavoli di Berlusconi sono cavoli suoi, che non vogliono piantare tra se e il potere.

Numericamente, la situazione è molto chiara:
Il partito di Berlusconi mantenuto alle Camere dagli italiani costa una decina di milioni di Euro al mese (stipendi e rimborsi spese).
Se Berlusconi avesse voluto mantenerli a bacchetta, avrebbe dovuto promettere loro 4 anni e mezzo di stipendio a spese proprie, cosa che gli sarebbe costata oltre mezzo miliardo. E senza la pensione vitalizia.

Ognuno avrà fatto i conti per se stesso. Diversi parlamentari e senatori di Berlusconi il vitalizio lo hanno già assicurato. Ma non deve essere piaciuto loro la certezza di affondarsi assieme a Berlusconi, solo perché al capo servono come deterrente per costringere il paese in ginocchio dinanzi a lui, ed evitargli le sentenze.
E l'aria che tira è chiara: Di sentenze ne seguiranno altre, qualcuna decisamente dovuta a ragazzate e azioni immensamente stupide di Berlusconi (Ruby), e doverlo assecondare in continuazione in cose del genere, quando è possibile affermarsi per conto proprio (ormai sono eletti, e se vogliono, mantenersi lo stipendio per qattro anni dipende da loro), non è una prospettiva attraente. (Il voto per l'egizianizzazione di Ruby e le dimostrazioni continue contro i magistrati non credo siano cose per le quali ci sia una motivazione inesauribile.)

Il Silvio forever si è trasformato in Silvio fuck off!