sabato 7 dicembre 2013

Grazie Nelson!

Quando sento "riposa in pace" mi viene in mente un audio di Elias Canetti, nel quale parla delle diverse posizioni che l'essere umano può assumere.
E quella finale è quella giacente.

Riposa in pace sarebbe in fondo una formula con la quale si potrebbe esprimere un senso di liberazione, e sarebbe più coerente se per esempio si dicesse su Hitler.

Nelson Mandela invece rimane. Non quello dell'eredità tra il suo clan.
Rimane quella parte di lui che si è sacrificata per lottare contro la discriminazione.

Ma il grazie di cuore io non lo do per la lotta. Lo do per una cosa più astratta:

Per aver mostrato, e aver dato esempio, che quella distinzione estremamente ingiusta che facciamo trai i termini umano e animale ... è dovuta proprio a pochissime persone come lui, che hanno mostrato davvero il lato umano, lottando contro la bestialità dell'homo sapiens.
Per averci dato la prova, che gli ideali, che ripetuti da noi sembrano pura ipocrisia e falsità, sono razionalmente validi e possibili.

Anche se non credo, che esempi come Gandhi e Mandela abbiano funzione enzimatica.
Sono rarità, che rimarranno nelle memorie (e nei libri di storia), ma perlomeno sono bandiere vere di quello che potrebbe essere l'essere umano, se non fosse ... tutto lo schifo che è. Anzi, lo schifo che preferisce essere.

Grazie Nelson!
Sei il fratello eterno di tutti coloro che sentono, che la vita senza cercare vantaggi sugli altri è quella che da identità.

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