giovedì 5 settembre 2013

Automi economici

È talmente evidente, che lo hanno notato quasi tutti.
Meno i discepoli incalliti.

Se sei un eletto del M5S ... devi seguire le direttive della base.
Non devi agire di testa tua.
Sei solo un burattino mosso ... da quasi nove milioni di elettori.
Perché l'idea è che li ci sei per fare esattamente quello che ti chiede l'elettorato, e non quello che piace a te.

Però ... un momento!
Abbiamo chiaramente capito, che non devi fare quello che vogliono i nove milioni di elettori, bensì quello che vuole il 50% + 1.

La democrazia diretta partecipativa quindi è un sistema che chiede a tutti di partecipare e votare, ma trascurerà sempre le minoranze.

Cominciamo:
La maggioranza è a favore dei matrimoni gay?
Devo essere sincero: Per me è di secondaria importanza, se la maggioranza elettorale è educata, se capisce i diritti umani, e se è sufficientemente intelligente da capire che argomenti come le adozioni da parte di gay sono argomenti costruiti dalle lobby religiose, che rifiutano di riconoscere qualsiasi tipo di sessualità consenziente tra persone maggiorenne come legittima, e con tutte le ragioni disponibili fanno opinione contro l'omosessualità.

La maggioranza vuole sapere i segreti dei servizi segreti?
Anche io! Ma ... a cosa servirebbero i servizi segreti, se i segreti li devono rendere pubblici?

Non è altrettanto valido un altro ragionamento?
Se gli eletti M5S sono burattini, devono eseguire 1:1 la volontà dei propri elettori.
Trattative con il PD? 60% no, 40% si?
Allora il 60% deve rifiutare, e il 40% deve accettare e cercare il dialogo ...

L'incoerenza dell'obbligo unanime del M5S sta nel fatto, che
1) I votanti non hanno affatto "costruito" il programma del M5S. Quello lo ha messo su un team di specialisti di marketing.
È completamente da vedere, se i nove milioni di elettori hanno chiesto la realizzazione dei venti punti del programma!

Ci troviamo quindi l'assurda richiesta di non discordare dai punti del programma, ma i punti non sono mai stati votati dai nove milioni di elettori, e non è neanche permesso di continuare a discuterli, perfezionarli, o aggiornarsi.
Il popolo partecipante nel M5S non c'è. È il popolo votante di tutti gli altri partiti.

2) La seconda assurdità è che in teoria il cittadino esprime volontà e vota, ma l'eletto perde la qualità di cittadino, e non ha più libertà di opinione.
Insomma, alla soglia del mandato M5S sul frontespizio del portone sta scritto: Lasciate ogni volontà e ragionamento proprio voi ch'intrate!

Il bello è che gente costretta a tanta strategia schizofrenica ... costa poco!

Quindi tutti contenti, che l'Italia è sistemata!

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