mercoledì 7 gennaio 2015

Il primo passo

"The circle"di Dave Eggers non è certamente un'opera letteraria come "Brave new world" di Aldous Huxley o "1984" di George Orwell.
Ma sulle opere di tali autori ha un grandissimo vantaggio:
Il futuro totalitario del controllo totale di Eggers è estremamente realista.
Eggers ha infatti un vantaggio gigantesco: È un autore contemporaneo, e ha potuto inventare "il primo passo" che dal presente porta al controllo totale usando uno scenario molto credibile.

Rubo quindi l'idea del "primo passo" da Eggers, pensando a un cambiamento del presente a un futuro un poco migliore, per spiegare, quanto la mia ossessione sia il primo passo più realista da perseguire per ottenere un cambio.

Ho letto alcuni articoli di Barnard, che invece di criticare posso usare proprio per far notare quanto sia difficile da pensare, progettare e realizzare la rivoluzione per togliere dalla sala comandi la lobby del denaro.
Barnard descrive una specie di "cospirazione" avvenuta a partire degli anni settanta, con la quale la destra capitalista riprese in mano il controllo, e consolidandolo fino a questi giorni.
Credo che non è per niente necessario confutare Barnard nei dettagli.
Sarebbe come litigare con chi vuole migliorare le cose per le stesse persone.
Pero le spiegazioni di Barnard fanno intuire che la situazione per la quale il mondo occidentale è soggetto agli interessi, è psicologica, segue tendenze naturali umane, e offre sfogo (individualismo o vipismo come lo chiama Barnard) a chi lo cerca, mentre mantiene sotto controllo le grandi masse, avendole trasformate in clientela teleguidata.

Addentrarsi nella questione potrebbe essere un tema interessante per una tesi di laurea, ma si esaurirebbe li.

Io invece torno sulla domanda, con quale primo, leggero e lieve passo si può ridare il controllo all'elettore.
Credo che la proposta di far contare l'astensione e mantenere seggi liberi, e ridurre i romborsi, sia un "primo passo" che soddisfa sia il reuisito di non voler cambiare con un colpo di spugna l'ordine mondiale, sia di non fare nessun danno, e infine, di offrire la possibilità, nel giro di circa 10-15 anni, di indurre i politici a trattare l'elettore in modo completamente diverso, perché la quota di astenuti sarà una potente forza che obbligherà i politici a soddisfare altri tipi di aspettative.

Aspettarsi l'educazione (o indottrinazione) degli elettori per raggiungere un livello di partecipazione o volontà democratica superiore, è fantascientifico!
Per fare un passo tale, ci vorrebbero gli stivali delle sette leghe!

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