giovedì 14 luglio 2016

Democrazia partecipativa di consumo interattivo

Ovvio che ho intenzione di criticare e prendere in giro!
Un titolo così non si può pensare per un discorso serio!

Voglio rendere onore a quel popolo digitale che "partecipa" a grandi quesiti dell'attualità.
È un popolo misto.
Ci sono gli informati informatori. I più interessanti, perché ti fanno conoscere cose che non avevi letto prima.
E i tifosi, che succeda quel che succeda, difendono sempre la loro squadra, prendendo Di Maio a esempio.
E gli illuminati, che sono serbatoi di informazione, ma ne usano solo poche gocce per mettersele come medaglie, e ovviamente si fanno vedere per farti capire la dimensione della tua nullità.
E i pisciatori digitali, che censura permettendo, hanno la missione di versare le fogne di cui sono pieni su qualsiasi utente alla vista.

Sono tutti consumatori mediatici.
Appena un gradino sopra quello del televidente, perché cercano l'interazione, ma solo quella possibile da dietro il vetro blindato.
Le motivazioni sono tassativamente onanistiche.
È completamente esclusa la possibilità di sviluppo della "partecipazione" virtuale in azioni o progetti che non siano altro che cliccabili.

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