venerdì 22 febbraio 2013

Vocine smorzate

Nelle dittature anche le piccole critiche sono vietate.
E non è per cattiveria. È strategia di conservazione.
La parola si moltiplica, si fa coro e poi valanga.
Valanga non di parole, ma di pressioni talmente forti, da distruggere argini, muri e eserciti.

Oggi mi sono sorpreso al rendermi conto, che sul forum del Fatto Quotidiano vengono cancellati commenti dopo essere stati pubblicati, e unicamente per contenere argomenti e ragionamenti critici.

Per non cambiare una sola virgola, riporto il commento censurato dal moderatore del Fatto, per permettervi di farvi la vostra opinione senza necessità di essere imboccati da me.

Si tratta di un commento all'autrice di un blog pubblicato sul Fatto, dove l'autrice annuncia di astenersi dal voto, e poi prende parte alle discussioni.

Ecco il testo:


Signora Collevecchio,

Il foro usato da FQ è difficile da sfogliare, per cui uno anche su discussioni interessanti perde la pazienza e sbircia solo un poco.

Ma ho visto un suo commento dove afferma due cose:
Che ha "studiato" il M5S e che nonostante la democrazia dal basso le proposte sono le stesse da tre anni;
Che le sue proposte sul foro di Grillo sono rimaste senza risposta.

Ammetto di non aver seguito i dibattiti, ma vedo che lei si è lamentata degli attacchi dei tifosi di Grillo.

Voglio confermare completamente i suoi giudizi, e stavolta, invece di chiamarle solo "impressioni", dire che a me risulta lo stesso.

Il foro "democratico" che dovrebbe essere strumento per "reclutare", canalizzare e sviluppare proposte ...
NON ESISTE!
Il foro di Grillo paragonato con quello del FQ è un immondezzaio di testi.
Farci una proposta seria è tempo sprecato.

Vado oltre:
Quando entra al foro in capo trova 3 proposte molto votate.
Credo che quelle siano proposte alibi, e che siano "truccate".
Non sono certamente "elevate" democraticamente dai partecipanti al foro, perché è assolutamente impossibile che un foro senza alcuna moderazioni riesca a far "emergere" proposte, quando in pratica ogni proposta dura al massimo 2 ore prima di sparire sommersa da dozzine di "testi" (che per bontà non voglio chiamare diversamente).

Se lei come psicologa ci vede una strategia di manipolazione e di inganno ... ha tutte le ragioni per farlo.
E la diffidenza è giustificata.

A me il M5S sembra (definizione mite e relativizzante) un movimento che consiste principalmente di campagna elettorale basata su monologhi viscerali, attivismo di base orientato a questioni locali gestite "democraticamente", ma probabilmente a proposito per "presentare" il tutto come "atto" iperdemocratico di avanguardia.
Le regole che invece tagliano e sminuiscono i candidati, sono castrative, e rivelano chiare intenzioni di affossare il politico e i partiti.

Voglio supporre che non ci sono intenzioni malvagie, ne interessi economici gravi, e che c'è una buona dose di sincerità da pescare nelle dichiarazioni fatte nel tempo:
Grillo e Casaleggio vogliono di fatto smontare la democrazia di partiti e politici, e introdurre una democrazia esercitata da un gruppo anonimo, aperto ma ridotto di "interessati" volontari e non rimunerati, con un gruppo di delegati che "eseguono e rappresentano" come deputati.
Il lavoro e i progetti democratici quindi non sono frutto del lavoro dei candidati eletti, ma della "base" amorfa.

Il tutto, nel più benevolo dei termini, è una democrazia sperimentale e utopica, pensata e immaginata senza tener conto dell'essere umano. Di quello manipolatore e vorace, che troverà come innestarsi in un tale sistema, e di quello egoista o interessato, che cercherà vantaggi.

Nessun commento:

Posta un commento