giovedì 13 giugno 2013

Quadro completo

I commenti sul nuovo dramma M5S si possono riunire in diverse categorie, alle quali non neghiamo logica e ragione.

Ieri commentavo in numeri che oggi riprendo, per rendere più chiaro il concetto che ho in mente:

Il M5S elettorale senza dubbio è al 95% Grillo.
Chi ha votato ha votato Grillo. Il M5S come movimento di partecipazione cittadina da solo è insignificante.

Nella campagna comunque Grillo ha dovuto ribadire e mostrare in continuazione, che quello che avrebbe fatto poi il lavoro politico, era un movimento nazionale, capillare, strutturato, e organizzato.
Grillo non avrebbe potuto chiedere voti senza un movimento operativo e reale sullo sfondo.

Molti di quelli che hanno scelto M5S sulla scheda, avevano presente la rete di personale di attivisti, ma la spinta a decidere per il M5S è venuta decisivamente dallo show politico di Grillo.

Come ho detti diverse volte, il mandato del voto era adempiere la promessa: Rovinare la festa agli altri partiti. Ridurli, limitarli, controllarli. Tagliare le ali alla Casta.

Non credo che ci sia gente che nega, che i candidati eletti ... sono personaggi senza profilo, che hanno avuto la fortuna di ottenere un pugno di voti dai membri iscritti e poi una volta sulle liste nazionali, sono stati spinti ai seggi dal consenso ottenuto da Grillo.

Devono il seggio a Grillo? SI!
Cioè: Senza Grillo non lo avrebbero.

La grande schiera di coloro che rinfacciano ingratitudine ai dissidenti, e spesso ribadiscono l'obbligo della fedeltà per il legame originatosi dall'aver ottenuto il beneficio e la nomina solo grazie a Grillo, è un chiaro esempio di quello che è l'Italia che non cambia:
Io ti do il posto e tu fai quello che dico io.
Si chiama clientelismo, e se vi sono coinvolti certi personaggi è un fenomeno mafioso.

Un'altra categoria ricorda l'impegno preso all'accettare uno statuto e sottoscrivere delle regole, e che criticare è un tradimento.
Non ho dubbi, che questa gente si considera adulta, matura e responsabile. Ma mi permetto porlo in dubbio.
Una persona adulta e responsabile sa che non esistono verità e soluzioni perfette e assolute. La politica, cioè occuparsi delle faccende della società per regolarla e (in teoria) crearle il miglior contesto possibile, è esattamente una sintonia continua che funziona meglio se non deve sottostare a assiomi (ma si regge su certe visioni e ragionamenti.)
Insomma: Politica non è emettere leggi divine, perfette ed eterne, ma scegliere possibilità a secondo delle necessità del momento.
Le regole e lo Statuto del M5S a me non sembrano affatto impressionanti.
Tutte le regole che riguardano i tagli di costi della politica mi sembrano eccessive, e la realtà mostra che creano tensione.
Ripeto la mia affermazione, che Grillo sembra volere la setta dei Testimoni di Geova della politica.

Ammessa l'ipotesi che Grillo e Casaleggio possono anche sbagliare ... forse sbagliare strategia, che è una cosa molto grave, non è assolutamente un fatto positivo che nel M5S non ci sia discussione e dibattito su tutto e i candidati debbano vivere col terrore di avere punti di vista e giudizi propri.
Io nel PdL unito nel difendere il proprio capo che usa la propria posizione politica per far liberare una minorenne prostituta, dichiarandola nipote di un Presidente estero, lo vedo come esempio abominevole di quello a cui si può arrivare quando si deve essere grati, e si è gregari di un leader indiscusso.
Grillo sembra un polipo che si è dovuto munire di un centinaio di tentacoli artificiali per fare quello che gli pare giusto, e quando i tentacoli vogliono ragionare, li taglia, perché il cervello che può dirigere è solo uno.

Il motto "uno vale uno" non ha trovato riscontro nei pochi mesi di spettacolo dato da Grillo e il suo Movimento.
Il giudizio comune invece è che il Movimento si riduce a uno.

D'altra parte sono d'accordo con quelli che dicono che il Movimento non si può separare da Grillo e che senza Grillo il Movimento diviene politicamente microscopico.
Ma in un senso diverso.
Il limite del Movimento è Grillo.
In termini chiari e semplici: Cosa è il Movimento e cosa offre ... lo si è visto in tre mesi.

Caro Beppe, eccoti la risposta di chi si è reso conto di quanto può aspettarsi.

È un fatto, che il Movimento deve il potere (25% di voti) a te.
Ma è altrettanto un fatto, che risulta che il Movimento sei solo tu, e che il Movimento NON FA NIENTE.

Razionalizzare, spiegare, rimproverare non serve a niente. Senza consenso non si ottiene potere, e Grillo se lo è giocato.
Ogni passo nella stessa direzione confermerà che è un fanatico, e aumenterà il numero di coloro che si allontaneranno dal Movimento.
A Grillo e Casaleggio manca l'esperienza e la capacità di autoanalisi politica. Che ha a che vedere con marketing. Sembra che Casaleggio sia in vacanza, oppure il suo talento di marketing si limita ad attirare clienti, ma non a mantenerli.

Cari Signori del M5S: Mi spiace, ma non ho nessuna ricetta per voi.
Solo se vi mettete d'accordo con Grillo, che dovrebbe smetterla di obbligarvi a non poter funzionare come funziona il potere, avete possibilità di mantenere il livello di consenso.
Se Grillo invece continua a fare Zeus, avete i giorni contati.

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