venerdì 9 maggio 2014

Vilipendio al cittadino

Immaginate:
Al Ristorante vi offrono pietanze disgustose, putride, veri rifiuti che neanche un cane mangerebbe, e quando rifiutate, vi ammoniscono, che rifiutare "sarebbe un errore".

Il Presidente Napolitano, abituato a credere che l'unica persona che non deve essere vilipendiata è lui, deduce che ha il diritto di vilipendiare l'intelligenza di metà dei cittadini italiani, che considerano che andare a votare, per segnalare a una banda composta da cialtroni, incompetenti, parassiti, delinquenti, venduti, fanatici, etc. (la varietà è grande, ma la squadra in totale è pietosa), confermando tutta la miseria e lo schifo che conosciamo tramite i mezzi di informazione è un errore ...

Si, il Signor Napolitano, abituato a 60 anni di uso di parole per girare le frittate, ora offende noi al dirci, che facciamo male a dire no allo schifo sul quale presiede.

Le spiego, caro Signor Presidente, cosa vuol dire l'astensione:
Vuol dire RIFIUTO.
Ed è una azione surrogatoria!
Perché lei e i suoi colleghi avete avuto la sfacciataggine di toglierci il diritto di rifiutare.
Il nostro rifiuto vuol dire, che quel 35-40% di gente che andranno anche a nostro nome a guadagnare stipendi, e in modo sbandato votare a dritta e a manca, senza una visione chiara e proposte solide, ci va abusivamente!

L'errore è costituito da voi, mercanti di politica, che offrite un prodotto che disgusta quasi la metà degli elettori!

Il nostro rifiuto, se non fosse stato provvisionalmente neutralizzato, sarebbe il verdetto che dice, che VOI NON CI DOVETE STARE!

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