martedì 23 aprile 2013

Dem-A-Crazia

Scrivere demacrazia stona. Sembra aver scritto male democrazia.
Con democrazia ci si riferisce a una forma di governo dove il potere deriva dal popolo.
Strana cosa, perché tempo fa derivava da Dio, che sembra essere stato espropriato senza lamentarsi.

ll popolo il suo potere non lo esercita, perché sarebbe complicato farlo. L'individuo ha un potere irrisorio, e bisogna metterlo assieme perché da semplice idea e pensiero riesca ad essere sufficiente per muovere qualcosa.
Insomma, se uno sputa non fa nessuno differenza, solo un pò di schifo, ma se milioni sputano assieme sullo stesso punto, magari il poveretto che si trova li affoga.
O è una democrazia rappresentativa, e non è un poveretto, ma uno che raccoglie gli sputi, e con il suo potenziale inondatore può farsi strada autorevolmente.

In ogni caso, il popolo il potere praticamente non lo esercita. Lo può solo delegare.

Si può quindi ancora e correttamente parlare di popolo senza potere (che è il termine che uso io).

La cosa è abbastanza curiosa, perché siamo i proprietari del potere, ma dobbiamo trasferirlo, o lo perdiamo.
E una volta trasferito, chi lo riceve ci fa quello che vuole, senza nessuno dovere di rendiconto.

La idea democratica è vecchia, e il suo modo di funzionare non adempie lo scopo.
Possiamo buttarlo tutto a monte e confidare che i meccanismi pensati dai nuovi padri democratici siano migliori, oppure aggiustare il sistema che conosciamo.

Purtroppo anche dopo anni di proselitismo per la democrazia diretta partecipativa non ci sono rivelazioni su come funziona, e alle persone che non riescono ad infettarsi con illusioni collettive resta solo studiare maniere per correggere quello che funziona male.

Quel che è certo comunque è che la democrazia italiana funziona malissimo e non è accettabile per chi può solo votare. (Perché il voto comunque finisce col spingere Berlusconi alla sala di comando, non importa chi voti.)

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