lunedì 15 aprile 2013

I genitori alieni

La storia si ripete ...
Non so se è vero.
È vero invece, che l'animo umano prova un numero limitato di emozioni, ha reazioni limitate, e che a certe situazioni si ripete la risposta.
Si ripetono le risposte storiche.
E se la storia dell'umanità non è bella da raccontare, sono le "domande" e le risposte a non essere belle.

Eric Berne in "Games people play" credo che non parla esplicitamente di un gioco collettivo che decora la storia dell'umanità: La rivoluzione.
Il gioco si presenta in diverse varianti.
Comincia con l'assioma:
"Occupiamo lo stesso spazio, e non possiamo tollerarci."
La seconda caratteristica è che chi fa la rivoluzione poi si comporta come una specie aliena, arrivata da un altro pianeta, estranea alla situazione e alle dinamiche, e con diffidenza verso ogni tipo di logistica sociale che non conosce.
Tabula rasa si fa per azzerare e per disinfettare. Per non lasciare il primitivo contagioso.

La passione per la distruzione invece tradisce il quadro logico.
È solo vendetta e paura di ricaduta nella condizione anteriore.
La vendetta deriva dal gioco anteriore, che consisteva nella separazione di due gruppi. Uno che può e l'altro che deve.

E ora vorremmo chiedere a Berne, quale strategia consiglia, lasciando aperto a chi si potrebbe rivolgere.

E lui probabilmente chiederebbe a tutti di evolversi, lasciare le interazioni genitore-bambino, rinunciare all'inversione di ruoli, e puntare sulla maturità, per un faccia a faccia tra adulti.

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