lunedì 15 aprile 2013

Terrapitecus

Qualche giorno fa circolò il nome di una specie fossile rinvenuta da Matthew Berger, di nove anni, figlio di un ricercatore.
La specie Australopitecus sediba sarebbe vissuta circa due milioni di anni fa, sarebbe imparentata con il più famoso Australopitecus afarensis (rappresentato dalla famosa "Lucy"), ma ha caratteristiche un po meno umane, e forse non fa parte dei nostri antenati. Per cui, la specie sediba potrebbe essere "zia" dell'umanità.

Quando ci sono ritrovamenti del genere, gli annunci includono sempre considerazioni sull'importanza della scoperta, e sul fatto che "magari" sono specie che fanno parte dell'albero genealogico umano.
Un vizietto molto antropomorfo, perché le scimmie con qualche caratteristica umana ci interessano meno delle scimmie dalle quali si originò l'essere umano.

Ma a parte la critica, la notizia ha aspetti positivi, perché abbiamo ricuperato memoria di una specie sconosciuta che ha a che vedere con noi.

E io mi immagino fra due milioni di anni qualche scheletro che ritroveranno nella penisola italica.
Chissà se parleranno di Italopitecus!

Sappiamo che l'homo sapiens sparirà, e fra due milioni di anni non ci dovrebbe essere più.
È parecchio tempo, ma potremmo lasciare dei ricordi che non siano solamente i nostri scheletri.

E ancora meno scheletri con pallottole, bruciati dalle bombe, etc. per far subito capire che ci dedichiamo intensivamente alla violenza.
La letteratura? Biblioteche digitali? Avranno bisogno di un Champollion nel futuro per decifrarci?
Perché l'inglese di oggi tra 500 anni già non si capirà più!

E pensando al di fuori del nostro pianeta:
Sarebbe una buona idea mandare il nostro DNA in viaggio interstellare a offrirsi alla scoperta per presentarci?

La mortalità avvicina tutti gli umani.
Ci riuniremo per creare il nostro mausoleo per i millenni a venire?

Un monumento mondiale ... visibile come le linee di Nazca  ... o ancora più grande e visibile?
Un faro della nostra esistenza, della nostra morte.
Del nostro abbandono.
Un singhiozzo dell'umanità.

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