giovedì 22 agosto 2013

La riforma elettorale

Mi sono sempre limitato a una sola richiesta da aggiungere alla riforma elettorale, senza mai analizzare il Porcellum e le alternative che attualmente si discutono.

Non è perché non ci penso, ma perché è un tema dove ogni proposta ha pro e contro.
Ma oggi ho voglia di puntare il dito sulla riforma elettorale.

La riforma elettorale la faranno i partiti. Ragione per la quale finora non l'hanno fatta.
La riforma elettorale ideale per i partiti è quella che permette loro di governare facilmente, anche se hanno solo il 18-20% di voti dei cittadini.

Siccome li sta il cadavere nascosto, lo ripeto:
I partiti da anni cercano una riforma elettorale che permetta loro di governare evitando dover fare compromessi. E siccome i voti che riescono a racimolare si aggirano sul 30% per coalizione, che in realtà corrisponde a poco più del 20% degli elettori, alla fine sono arrivati al Porcellum, e neanche di quello sono soddisfatti.

È anche ovvio, che in questo momento non saprebbero come formulare un Superporcellum che permetta loro di riuscire in quello che neanche il Porcellum è riuscito.

L'ideale sarebbe se l'elettore avesse un minimo di scelta, vota il partito, e poi il partito gestisce tutto da solo, e fa quello che vuole.
Ma siccome l'elettore non è ancora totalmente annebbiato, bisogna dargli l'impressione che il suo voto detta ai partiti quello che devono fare su incarico suo. (Sappiamo che gli italiani hanno voluto il governo Letta Pd+PdL.)

Spero che sia quindi chiaro, che il Porcellum per i partiti non è ancora sufficiente, ma se faranno nuove proposte si scosteranno solo poco, o cercheranno formulazionie furbe, che comunque contengano vantaggi per governare.

E per fare il Pappagallo di Letta, che sa quello che pensano e sognano gli italiani, è ovvio che tutti vogliamo una legge elettorale che al partito votato dal 20% dia il comando totale del paese!

In un certo senso i partiti hanno ragione:
L'opinione pubblica si aspettava un governo PD-M5S. E l'opinione pubblica continua ad essere in maggioranza contro il PdL al governo. (Ma da astenuto posso ricordare, che il principale sostenitore del PdL sono stati il Presidente della Repubblica e il PD. Grillo avrà avuto responsabilità, ma non è mai stato in prima linea.)

Se facessimo un sondaggi, un grandissimo numero di elettori non vuole che il loro partito faccia coalizioni o alleanze DOPO le elezioni, perché desiderano al governo esattamente il gruppo che hanno votato.

A questi elettori un Porcellum revisited andrà benissimo.

Dobbiamo ora dedicarci alle Coalizioni. Perché la politica alla Highlander la abbiamo analizzata sopra.
Cosa costerebbe, se alla scheda elettorale, che comunque é già gigante, si aggiungesse una domanda addizionale?
Molto semplice:
Indica partito per partito quale coalizione accetteresti!

Sarebbe una scelta democratica espressa in percentuale, che ai partiti darebbe una idea reale del sostegno che i propri elettori danno a una cooperazione con altri partiti.
E potrebbe evitare il secondo turno.

Tocca ora al secondo turno, appena menzionato.
Il secondo turno è un Superporcellum annacquato.
Fa il favore ai partiti di permettere ai due gruppi più forti di decidere in un deathmatch chi potrà governare da solo. Si otterrebbe in tal modo un governo molto più stabile.
Il secondo vantaggio è, che alla fine saranno gli elettori a concentrarsi su due sole liste.
Ma la parte criticabile è che tutte le altre proposte politiche cadrebbero fuori.
Si creerebbe un oligopolio del potere di 2-3 partiti, che probabilmente escluderebbe partiti minoti con proposte molto valide, alle quali l'elettore deve rinunciare.
Il secondo turno in realtà è un campionato di partiti, e ... anche se è studiato per dare la parola finale agli elettori, è uno sbarramento radicale, che lascia passare solo due liste.
Se prendiamo la realtà attuale, abbiamo come possibilità le due liste che stanno governando assieme e il M5S. Probabilmente ci sarebbero accordi pre e post elettorali, e - ovviamente i partiti - farebbero regole favorevoli a loro. Perché è da ricordare: L'elettore dopo aver votato idealmente muore, perché anzitutto non ha più voce e potere, e poi se protesta da fastidio.

Il doppio turno costringerebbe i partiti a fare accordi prima delle elezioni, e l'elettore anche se costretto a scegliere alla fine da un menu di due piatti, perlomeno decide davvero chi governerà.

Qui torno a chiedere il conteggio dell'astensione e del voto invalido, bianco o nullo.
Se un secondo turno attrae meno del 50% degli elettori, per me non raggiunge un quorum democratico. I no alle due liste sono maggiori che i si.

E alla fine menzioniamo la riforma che vorrebbero gli elettori:
1) I candidati vengono portati avanti dagli elettori e scelti dagli elettori. Non dai segretari e dai padroni!
2) Gli elettori di un partito serio di pensionati, che raggiungono il 3% di voti, vorrebbero i loro votati, anche se pochi gatti, alle Camere per difendere i loro interessi e presentare le loro preoccupazioni. Gli sbarramenti sono antidemocratici.
Sarebbe utile la mia proposta di preferenze per alleanze da presentare al primo turno, per permettere a piccoli gruppi l'entrata alle Camere tramite condensazioni decise secondo le preferenze degli elettori.

Chi dovrebbe governare?
Darò una risposta utopica:
Dovrebbero governare tutti nel senso che le proposte valide dovrebbero vincere.
Ma siamo talmente maltrattati dalla realtà, da sapere che:
Ormai il vizio di legiferare tramite decreti legge invece di leggi discusse e costruite in Parlamento ... è la prassi, e vogliono renderla regola. (Secondo turno per avere chi comanda e ha i numeri per approvare i propri decreti. )

Mi sono dilungato, ma c'è molto più da considerare.
Dobbiamo includere clausole che aumentano il potere degli elettori, e stare attenti alle clausole e regole che alla fine prevarranno, per evitare che siano di favore ai partiti, che finiranno governando senza doveri verso gli elettori.

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